La dittatura “democratica”
afferma se stessa. Italia e Grecia, le due pedine bovine del
sistema, tirano il carro delle “necessarie riforme”. Il NWO
pianifica le mosse ed i lacchè ubbidiscono proni.
Tsipras in Grecia
e renzie in Italia si preparano ad allargare le loro “maggioranze”
verso il “centro”, ovvero con quei “responsabili” che
prosperano nella corruzione e nel masaniellismo.
Messe a tacere le
opposizioni per garantire la “governabilità”, cioè per
garantire l'esecuzione dei dettami UE, NATO e USA, si accorpano i
proci. E nessuna forza politica, che meriti questo nome, minaccia ed
attua le dimissioni di massa dal parlamento.
I “nominati” ci
tengono alla paga ed alla pensione.
E l'alfano a Roma ha buon gioco e
si fa promotore della grande ammucchiata, definita nuova
“Margherita”. Il nome promette bene viste le corruttele e i
ladrocini perpetrati con quel marchio. Il rottamatore potrà star
tranquillo che nessuno disturberà il suo piano distruttivo della
nazione.
Intanto le truppe d'invasione dei “rifugiati”
crescono e la loro sistemazione coatta ed a caro prezzo diventa
legge su tutto il territorio nazionale, Padania compresa. Si noti
bene che delle centinaia di migliaia di “profughi” che fuggono
dalla “fame” solo il 6 per mille sono donne e bambini, gli altri
son tutti giovani maschi robusti ed abili alle armi, espatriati per
ragioni oscure, paganti dai 7 ai 15 mila euro per la traversata. Se
veramente avessero fame con quelle cifre in Africa potrebbero campare
da re.
Evidentemente c'è una mano nera dietro a questa emigrazione
di massa: qualcuno finanzia l'operazione con la connivenza dei
governi che accolgono queste bande mercenarie...
Mi viene in mente,
per analogia, l'invasione dei longobardi, essi riuscirono a
distruggere l'impianto unitario che in qualche modo era stato
mantenuto nella penisola e si sparpagliarono un po' su tutto il
territorio senza però amalgamarsi con la popolazione preesistente,
erano bande di predoni che non riconoscevano una vera autorità
centrale. Le loro azioni “comuni” erano le razzie e
l'oppressione degli autoctoni romani. La differenza sostanziale è
che a quel tempo c'erano forze che a loro si opponevano:
Costantinopoli ed il papato. Ma oggi...
Paolo D'Arpini
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