lunedì 8 agosto 2011
Spina di Campello sul Clitunno: "TRANSUMANZA ED USI CIVICI DEL TERRITORIO"
Pascolo libero
Sabato 6 agosto u.s., nel pomeriggio, come da programma si è svolto alla Spina di Campello, nell'ambito della "Festa del Tartufo e dei Prodotti Tipici", un interessante convegno sulla "Transumanza e gli usi civici del Territorio del Comune di Campello sul Clitunno". Erano presenti i Consiglieri Provinciali, Laura Zampa, che ha portato i saluti dell'assessore Regionale Bertini e Gianpiero Panfili, che ha messo in evidenza l'assenza delle istituzioni comunali ( Sindaco ed Assessori) del Comune di Campello, assenza rimarcata anche dai relatori e dal pubblico. Presenti invece al Convegno anche il consigliere comunale di Spoleto Angelo Loretoni e il dott. Rialti ex dirigente della Regione Umbria. Ineressante l'approfondimento sulla Transumanza, portato avanti dal ricercatore del CEDRAV, Agostino Lucidi, che ha parlato in maniera assai puntuale dell'uso del trasferimento delle greggi, per ragioni di pascolo, dal monte al piano e viceversa, a secondo delle stagioni.
Interessante la relazione anche dell'Archivista e Storico Giuseppe Guerrini, sull'antico statuto comunale della Spina.
E' fuor di dubbio che l'origine della transumanza risalga alla preistoria, e leggenda vuole, che siano stati proprio i pastori, che stanziavano stabilmente nelle campagne romane, a fondare Roma, giustificando così anche il Ratto delle Sabine.
Le terre montane, hanno avuto per secoli un'economia basata sulla ricchezza data dal bosco e dall'allevamento ovino, caprino e bovino ed è per questo che nel passato erano densamente popolate.
Un tempo la Strada della Spina era una grande via di comunicazione che dalle Marche giungeva sino a Roma passando da Amelia. Non è da sottovalutare l'ipotesi che i Santi Pietro e Paolo, per le numerose chiese a loro dedicate, siano giunti ad Ancona dalla Palestina, e poi attraverso la Spina verso Roma.
Numerosi erano anche i fortilizi lungo il percorso: a Bazzano, all'Acera, alla Spina, ad Agliano e a Cammoro. L'Ecomuseo di cui fanno parte molti Comuni della Valnerina, e dove recentemente si sono aggiunti anche Spoleto e Foligno, ha come simbolo il "Maialino Cintato", una specie autoctona ormai scomparsa, ma che l'Università di Perugia sta tentando di reinserire, con opportuni incroci, anche attraverso la "Cinta Senese". Particolare inedito raccontato dal Dott. Agostino Lucidi, era la prassi di legare al collo di un maialino un campanellino, che lo identificava e al quale tutti davano da mangiare, per poi sacrificarlo al momento opportuno e fare una festa che aggregasse tutta la comunità.
Per organizzare la transumanza erano indispensabili grandi Masserie in cui confluivano anche più di mille capi di bestiame al vertice della quale v'era il Vergaro, e sotto di lui diversi pastori con compiti differenziati a seconda dell'attività che dovevano svolgere.
Interessante anche la relazione del signor Fagotti, ex Presidente della Comunità Montana, che ha parlato degli "Usi Civici " del territorio. Questo modo di "Possedere" in modo collettivo, garantiva ad ogni componente di una certa comunità di potersi approvvigionare di legna, di portare il bestiame al pascolo,di raccogliere la ghianda per i maiali, o il tartufo ed altri prodotti del bosco come castagne e bacche. Nel 1985 la Legge Galasso, poneva definitivamente il vincolo su tutto il territorio ad uso civico,con l'impossibilità di non poterci costruire o di adibirlo ad usi difformi di quelle che erano le linee guida, della tutela e della conservazione del paesaggio. Con questa legge si è potuto salvare il 10 % del patrimonio naturale italiano e di quello umbro. Il Convegno è stato fortemente voluto dal Presidente della "Pro Loco Spina di Campello", Santino Fortunati, ed è stato particolarmente apprezzato dagli abitanti e dal pubblico convenuto.
Grande successo si prevede anche questa sera, lunedì 8 agosto, per lo spettacolo dell'Orchestra dell'Associazione Culturale Bisse, che non mancherà di sorprendere il pubblico con la professionalità che la distingue, unita ad una grande carica di creatività.
Tutti alla Spina dunque, per una cena conviviale tra amici e per apprezzare spettacoli di indubbia originalità e di intrattenimento.
Uff Stampa Pro-Loco Spina di Campello - info@cantoanchio.com
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