Mentre il sole radente del primo mattino illumina il tavolino del mio coffee quotidiano, sia IL FRIULI che il MV danno notizia del mega contratto della DEAL (de Eccher) per costruire a Mumbay una viadotto davanti alla baia della metropoli indiana.
Quando atterrai per la prima volta in India nel gennaio del 1983, NON AVREI MAI IMMAGINATO che questo Paese potesse evolvere così rapidamente e in modo stravolgente verso la nostra cosidetta "modernità". In quegli anni nell'immaginario giovanile era ancora viva l'idea dell'India mistica, dei -magic bus- degli hippies che a migliaia facevano rotta ad Oriente alla ricerca di una "verità" e di uno stile di vita che l'Occidente sembrava non offrire.;oppure bevavamo le migliaia di foto di lebbrosi che la -caritas- cristiana sventolava sui media per tirar su elemosina per aiutare questi sfortunati.
Già sull'aereo partito da Fiumicino,con grande stupore vidi due bianchi allungare un tappetino nella corsia centrale del jumbo Alitalia e fare la preghiera islamica: avevano in testa la classica scodellina di cotone lavorato e occhi pieni di fede e fiducia nel futuro (voluto da Allah). Forse perchè ero barbuto come loro mi adottarono subito per raccontarmi la loro mission: andare ad Ajanta ed Ellora per guadagnare un sacco di dollari. Io non conoscevo ancora queste località Unesco e soprattutto mi sembrava un sacrilegio andare in India per "fare soldi". L'India allora per me era quella del misticismo e di folle immense di "morti di fame", punto. Non solo, nel sedile avanti il mio si era seduto un tipo magrolino alla gandhi, aveva indosso pantaloni e camicetta estiva (era gennaio!) ed un sacco da spalla da girovago mendicante. Anche lui attaccò bottone e mi invitò a seguirlo a Jillellamudi per conoscere Amma Anasuya Devi, avatar femminile. Beh, per me l'India mistica era il guru: maschio, anziano e barbuto come la icona del Maharishi che aveva sedotto pure i Beatles con la sua Meditazione Trascendentale. Una donna guru? E pure Avatar? (comunque alla fine ci andai... https://bioregionalismo.blogspot.com/2021/02/amma-anasuya-devi-of-jillellamudi.html)
Bombay era per le guide turistiche soprattutto il Gateway of India, dove sbarcarono gli Inglesi colonialisti non molto tempo prima. Avevan costruito lì il loro "arco di trionfo"davanti l'oceano, o meglio la Bay, dove allora non si rispecchiavano sul mare le decine di grattacieli cresciuti rapidamente sulla Marina road e dove al tramonto. quando la calura si attenuava e lo specchio d'acqua si colorava d'arancio. la città sembrava non solo un calderone di polvere ,miseria e sporcizia ma una stupenda cartolina che poteva affascinare in qualsiasi depliant turistico sull' India.
OH INDIA ...
Poi nei successivi decenni di anno in anno ho visto questa terra cambiare pelle, veleggiare verso un "progresso" occidentale che a me,amante dell'India Antica, dava molto fastidio; ed ogni volta che le centinaia di indiani sui treni e sui bus m'intervistavano senza chiedere permesso, ribadivo loro il pericolo di finire come noi Europei, dentro una gabbia dorata di euro e con la chiave della serratura obliata nella distrazione massiva e martellante dei media. Senza Dio e valori secolari.
Nell'anno 2000, una mattina presto stavo seduto in un "tea stall" a bermi il -milk chai- del giorno, e sfogliando l 'INDIAN EXPRESS il quotidano del sud dell'India (ero a Pondicherry) lessi a caratteri cubitali: "L'INDIA HA RAGGIUNTO OGGI UN MILIARDO DI CITTADINI, QUESTO E' IL SEGNO INDISCUTIBILE CHE L'INDIA HA UNA MISSIONE NEL MONDO, OVVERO DI ESSERE IL FARO SPIRITUALE DEL PIANETA E PROPORRE LA PROPRIA MILLENARIA CIVILTA' A TUTTI I POPOLI". Beh, forse anche i fraticelli che sbarcarono con Colombo nell'isola di Ispaniola 500 anni prima avevano la stessa convinzione, "niente di nuovo sotto il sole" come pensava il Cohelet biblico. Per me in quel momento erano degli ESALTATI nazionalisti.
Poi, quello che ho visto è stata una inarrestabile mutazione in Federazione moderna ed oggi i cittadini dalla pelle ambrata sono un miliardo e 260 milioni e mi continuo a dire: come fanno a mangiare tutti? Dove prendono i soldi per costruire tutte le infrastrutture? Io sono un viaggiatore ed europeo qualsiasi e non ho i dati economici per capire, prendo atto.
Questa mega commessa della Rizzani de Eccher fa parte della rivoluzione copernicana indiana: Bombay è una teoria infinita di strade congestionate oltre ogni dire,una fila interminabile di shops che per decine di chilometri si affacciano su qualche "main road" che in pratica è polvere,clacsomania, pollution, plastica -vol au vent- e milioni di formichine umane che vanno da tutte le parti, ciascuno sa dove andare, ciascuno con in testa l'Indian Way of Life. INCREDIBLE INDIA.
Oggi quasi tutti odiano il presidente MODI perchè ha aumentato le tasse, tutti dicevano "perderà le elezioni" invece le ha vinte di nuovo puntando sul nazionalismo. E qualche mese fa ha detto No all'America che voleva si allineasse alle nazioni anti Putin.
L'India ha la sua testa, ha il suo sogno e il 75% della popolazione che ha meno di 25 anni.
Noi Occidentali oggi siamo vecchi e demotivati dal nostro stile di vita.
Loro hanno un futuro credibile. E si permettono di bypassare l'impossibile traffico della terraferma di Mumbai con 17 km. di autostrada sul mare grazie al nostro know how e i loro soldi: bingo!
Se in futuro farò un viaggio sbarcherò a Mumbai anziche'a Chennai perchè voglio toccare con mano ciò che stanno facendo e sentirmi un po' orgoglioso di essere nato in Friuli quando guarderò i lavori in corso del progetto DEAL/DE ECCHER.
Namasté mistero India!
Sergio De Prophetis
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