In Italia c’è una notevole massa di persone che si proclama comunista, progressista, democratica, cattolica di sinistra, laica, integrante, multietnica, disponibile….
Ma soprattutto, dio ne scampi, quei figuri si dichiarano assolutamente anti-razzisti. E fino ad ora hanno levato alti lai contro i Paesi Europei che hanno chiuso le frontiere all’invasione, hanno ululato cianciando di egoismo, di xenofobia, di razzismo filo nazifascista e di anti ecumenismo.
Lo stesso gesuita vestito di bianco guida la mandria dei buonisti, biascicando di accoglienza diffusa, casa per casa, fa il gay con il lato B degli altri.
Ora però i fautori dell'accoglienza a tutti i costi sono in ambascia. I tagliagole dell’Isis hanno nel mirino l’Italia. E, con la paura che fa 90, il loro "progressismo" comincia a sgretolarsi. Coraggiosi come un disertore, coraggiosi come un traditore, coraggiosi come un fuggiasco, ora che vi è una vaga possibilità di saltare per aria per una bomba dei tagliagole, la loro …. “fede” vacilla.
Tuonavano che gli invasori dei barconi dovevano essere accolti. Sia per lucrarci sopra da sciacalli, da iene, sia per ideologia mal masticata e peggio digerita. I media pressoché tutti coperti ed allineati, non parlano mai di invasori o di clandestini (il 90 e più per cento degli arrivi), ma usano l’edulcorato termine “migranti”. O "profughi".
Adesso che l’Isis viene sculacciato da bombe tecnologiche occidentali e da milizie libiche, ora l’Isis –per questo- cercherà rabbiosamente di vendicarsi con stragi nel mucchio; ed i buonisti annaspano tentando di arrampicarsi sugli specchi della loro paura, e starnazzano inconcludenti.
Di fronte alla povertà dilagante degli Italiani, non sanno cosa dire per giustificare la sproporzione di fondi che i clandestini assorbono, e sanno che ogni giorno perdono consensi. Solo in luglio ne sono arrivati più o meno tre decine di migliaia. Mantenuti anche per lucrarci, hanno creato un esercito di oziosi, pretenziosi, arroganti ragazzoni che oziano per le nostre strade.
E l’ozio è il padre di tutti i vizi.
Ora toccherà anche ai buonisti subire le prevaricazioni che o per fede, o per natura, o per politica, quei ragazzoni di cui sopra metteranno in atto.
Il rischio, visto che il cosiddetto potere non farà nulla, proprio perché “potere” non è, ma servo e appecoronato, è che nascano spontaneamente forme di difesa civica.
Non ho molta speranza, né sono ottimista. A meno che non cambi in toto tutta la classe dirigente e politica in Italia. Periodo ipotetico dell’irrealtà.
Stralcio di una lettera di Fabrizio Belloni
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