lunedì 28 aprile 2014

Russia e Cina più "vicine" grazie alla politica "sporca" di UE e USA


Funzionari della Commissione europea a Bruxelles hanno distribuito relazioni sigillate agli ambasciatori degli Stati membri dell'UE che descrivono il potenziale impatto delle sanzioni UE-Russia sui loro Paesi, se i piani procedono. Nuove sanzioni degli Stati Uniti per punire la Russia per le sue azioni in Ucraina sono annunciate per il 25 aprile. Il prossimo turno probabilmente colpirà  aziende o persone influenti in settori quali servizi energetici, ingegneria e finanziaria, come precisato in un ordine esecutivo del presidente degli Stati Uniti Obama, emesso il mese scorso. La diplomazia statunitense inoltre lavora dietro le quinte. Secondo il quotidiano russo Kommersant, gli Stati Uniti, senza successo, tentano di far aderire la Cina alle sanzioni contro la Russia. Il servizio stampa della Casa Bianca ha rifiutato di commentare, ma non nega. E' un fatto ben noto che il presidente Obama ha discusso la possibilità di fare aderire la Cina all'occidente, il 24 marzo, rispondendo al leader cinese Xi Jinping durante il vertice G7 a L'Aia. Visitando la Cina il 15 aprile, il ministro degli Esteri russo Sergej Lavrov ha ringraziato la Cina per la sua “posizione imparziale sull'Ucraina” aggiungendo che i legami Pechino-Mosca avevano raggiunto un'“altezza senza precedenti”. La visita del presidente russo Putin in Cina è prevista per il 20 maggio...

La Cina ha reso nota la propria intenzione d'investire in grandi imprese in Crimea dopo che la regione s'è riunita alla Russia. I piani includono due importanti progetti in Crimea: il gasdotto “Potenza della Siberia” e un porto in acque profonde in Crimea. Il gasdotto è un mega-progetto per prelevare 60 miliardi di metri cubi di gas ogni anno dai giacimenti di Kovykta e Chajandinskoe, nell'Estremo Oriente della Russia, dove una diramazione ne trasporterà 38 miliardi di metri cubi l'anno alla Cina. Il massimo produttore di gas naturale russo, Gazprom, prevede di iniziare la fornitura alla Cina di 38 miliardi di metri cubi di gas all'anno, circa un quarto delle esportazioni della Russia verso l'Europa. L'ambasciatore della Russia presso l'UE, Vladimir Chizhov, ha detto ad EUobserver, il 16 aprile, che Gazprom e la cinese CNPC hanno un accordo “giuridicamente vincolante” dal 2013 e che lo sfruttamento del campo Chajandinskoe dovrebbe iniziare nel 2019. “Il progetto si rivolge principalmente al trasporto del gas alle regioni russe e allo sviluppo dell'industria nell'Estremo Oriente russo. L'esportazione del gas è considerata in questo contesto fattore che migliora (significativamente, si deve ammettere) l'economia del progetto, ma non è un prerequisito indispensabile per la sua realizzazione”, ha osservato. Il 14 aprile il vicepremier russo Arkadij Dvorkovich, subito dopo i colloqui con le controparti cinesi, ha confermato che Russia e Cina  concluderanno i colloqui sulle forniture di gas. Secondo lui, la Cina è interessata a progetti sull'energia alternativa in Crimea. “I colloqui sul gas vanno a termine. C'è la volontà comune di completare i lavori prima della visita del presidente russo in Cina a maggio”, così Interfax citava Dvorkovich, aggiungendo che Russia e Cina prevedono di rafforzare la cooperazione su petrolio e prodotti petroliferi, così come nelle forniture di carbone ed energia elettrica. Secondo lui, la compagnia petrolifera russa Rosneft intende triplicare le forniture di petrolio alla Cina dagli oltre 300000 barili al giorno inviati l'anno scorso. “Sono state prese decisioni fondamentali, ma i partner cinesi e noi abbiamo il desiderio di rafforzare la cooperazione”.

Russia e Cina continueranno con i piani delle imprese cinesi per costruire un porto profondo 25 metri in Crimea, nell'ambito del nuovo corridoio dei trasporti dall'Asia all'Europa chiamato “cintura economica della Grande Via della Seta”. I costruttori cinesi scaveranno un enorme fossato nei pressi della città crimeana di Frunze per riempirlo d'acqua di mare demolendo una diga. La prima fase da 3 miliardi di dollari comporterà la costruzione di un porto in acque profonde e la ricostruzione del porto di Sebastopoli, in base al materiale fornito dalla Società amministrativa del Canale interoceanico di Pechino. Una seconda fase, da 7 miliardi di dollari, dovrebbe includere un aeroporto, un terminale GNL e un cantiere. La Cina abbandona il previsto impianto di energia solare da 5 miliardi di dollari in Nevada e invece investe in Crimea. Inoltre, vi sono piani per affittare circa 10000 ettari di terreni agricoli in Crimea. 
L'11 aprile il vicecapo della Roscosmos, Sergej Savelev, ha detto in una videoconferenza dedicata al Giorno della Cosmonautica che Russia e Cina coordineranno i futuri principali programmi di ricerca spaziale, “c'è già la cooperazione russo-cinese. L'anno scorso abbiamo deciso di discuterne l'espansione, per lavorare su uno, due o tre progetti di ricerca su larga scala, e ora abbiamo proposte e attendiamo aggiornamenti da entrambe le parti”, ha detto. Savelev ha suggerito che l'accordo di partenariato dovrebbe essere lo stesso del programma ExoMars con l'Europa. “Dobbiamo dividerci le responsabilità, e ciascuna parte finanzierà la parte che sviluppa. E i risultati saranno utilizzati senza limiti da entrambe le parti”, ha concluso Savelev. Il 3 aprile la statunitense NASA ha annunciato la sospensione della cooperazione con la Russia in relazione alla situazione in Ucraina, con l'eccezione della Stazione Spaziale Internazionale. Molti funzionari della NASA hanno espresso disappunto per la decisione, rilevando che la cooperazione scientifica non dovrebbe essere politicizzata.
Il 18 aprile, il viceprimo ministro russo Dmitrij Rogozin ha preso parte ad un incontro dei co-presidenti del comitato russo-cinese per la preparazione delle riunioni periodiche tra primi ministri dei Paesi, che ha avuto luogo a Vladivostok. Ha detto ai giornalisti che Russia e Cina vedono le prospettive di cooperazione relative ai sistemi di navigazione satellitare GLONASS e Beidou a sostegno dello sviluppo dei chip regionali. Russia e Cina sono andati abbastanza lontano nel  programma congiunto per la creazione di un grande aereo a lungo raggio, ha detto Dmitrij Rogozin. Vari progetti e piani dettagliati del programma per istituire la joint venture sono stati presentati durante l'evento. Rogozin ha notato che si tratta di un progetto strategico per la Russia. “Oggi un progetto dettagliato del programma è stato presentato. Vi sono alcune varianti”, ha detto il vicepremier, aggiungendo che “Un progetto operativo per una joint venture è stato prodotto”. Secondo Rogozin, la creazione di questo aereo di linea consentirà all'industria aeronautica  nazionale un nuovo salto qualitativo. “Se il programma sarà attuato, e non dubito che sarà così, in generale questo ci aprirà la via alla produzione di una serie di velivoli di varie classi, sulla base della modularità”, ha aggiunto Rogozin. Ha osservato che i partner hanno grandi prospettive unendosi nell'attuazione dei progetti industriali aerospaziali, come la produzione congiunta di un elicottero da trasporto pesante.

L'occidente sembra soffrire con le sanzioni contro la Russia, mentre i legami multilaterali tra Russia e Cina ricevono un impulso potente a vantaggio di entrambe le nazioni. Con una serie di progetti comuni da realizzare, la cooperazione bilaterale è in pieno svolgimento. Non c'è niente che USA e loro alleati occidentali possano fare al riguardo.
Andrej Akulov

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Traduzione di Alessandro Lattanzio - SitoAurora

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