domenica 6 aprile 2014

Renzie.... e la democrazia del "rastrello"



I media asserviti, pieni di “dottor linguetta” (siamo al 74° posto nella classifica relativa alla libertà di stampa, dopo lo Zimbawe), ci stanno riempiendo di fumo, anzi stanno creando una vera e propria cortina fumogena, come facevano le navi da guerra nelle due Guerre Mondiali, per nascondere la posizione della nave. Nave che oggi si chiama Verità.

Il Segretario del partito sceglie i candidati. Ovvio che scelga gli obbedienti, gli affidabili, gli ossequiosi. Fuori i piantagrane, indipendentemente dal quoziente intelligenza. Fuori chi osa pensare con la propria testa. Devono essere talmente coperti ed allineati da vestire i miserabili panni del “franco tiratore” ad ordine del Segretario.
Nel nuovo Parlamento (Camera e nuovo Senato) si avrà un solo ramo elettivo: la Camera. Ma con un premio di maggioranza tale che di fatto meno di un terzo degli elettori (un terzo, si badi bene, dei votanti, cioè del 50% circa, cioè di fatto del 15% degli aventi diritto) avrà la maggioranza assoluta.

Quindi avremo una blindatura a priori della fiducia al Governo.

Il Senato sarà, absit injuria verbis, un coacervo di uscieri, che si gingilleranno con la marginalità della forma del convivere della Società.

Così concepito e controllato il nuovo Parlamento nominerà il nuovo Presidente della Repubblica (di fatto nominato dal Segretario del partito di maggioranza), che avrà fra le sue prerogative, la nomina di buona parte del nuovo Senato, la nomina del Presidente della nuova Camera (quella legislativa; e sappiamo che, ad esempio, la compilazione del calendario dei lavori è un atto importantissimo della vita politica), nomina i Giudici Costituzionali, nomina i membri laici del CSM (Consiglio Superiore della Magistratura).
Il nuovo presidente del Consiglio avrà potere di revoca dei Ministri.

Di fatto verranno esclusi i partiti minori, con esclusione di milioni di elettori, cioè si conculcherà ogni vera opposizione.

Tutto questo porterà il Governo ad agire al di sopra di ogni vero controllo.

Se si volesse operare una vera svolta, un vero cambiamento si potrebbe (restando nell’ambito della “democrazia parlamentare”) rendere la Camera dei Deputati eletta con stretto sistema maggioritario, ed il Senato eletto con stretto sistema proporzionale. In più si dovrebbe rendere il Senato rinnovabile per il 50% (la metà) ogni tre anni. Senato che non potrebbe essere sciolto dal Presidente della Repubblica, Senato che avrebbe la prerogativa di poter mettere in stato di accusa il Presidente della Repubblica stesso. Non potrebbe legiferare ma potrebbe porre il veto sulle leggi approvate dalla Camera, ed avrebbe il compito di decidere sulla eleggibilità e sulla decadenza di deputati e senatori, parteciperebbe alla elezione del presidente della Repubblica e vigilerebbe (commissioni) sull’attività parlamentare. In più nominerebbe sia parte dei Giudici Costituzionali, sia di parte del membri del CSM.

Così, in estrema sintesi, si salvaguarderebbe la forma “democratica parlamentare”.
Invece stanno usando l’apripista Renzi per costruire una forma di dittatura mascherata. Renzi funge da spazzino del presente sfasciato Stato. Ma il prossimo Capo del Governo sarà un uomo caro ai “poteri forti”, un macellaio che ci porterà allo stato, anzi, peggio, della Grecia, ostaggio dei poteri finanziari. Sarà una dittatura legittimata dalle leggi democratiche, con lo scopo preciso di svendere quel che resta dello Stivale. Sarà un uomo caro alla BCE, gradito al FMI, prono alla Goldman Sachs, al solito. Di becchini, di iene, di sciacalli, che si vendono per un piatto di lenticchie, è pieno il mondo e l’Italia in particolare.

Ma attenzione! La Storia, persona seria e che non fa sconti, insegna che sempre la corda troppo tirata si spezza. E siamo vicini alla rottura: si vedono già molte sfilacciature.
E quando la corda si spezza appaiono sulla scena uomini spicci, con la cintura sopra la giacca e stivali o scarponi. Uomini che non vanno per il sottile.
La “democrazia parlamentare” ancora una volta ha dimostrato essere talmente il male assoluto da costringere i suoi lecchini, i suoi sostenitori più radicali a rinnegarla di fatto e a tentare di modificarla in altro, in qualcosa di diverso. In una dittatura mascherata, appunto.

Non hanno il coraggio di ammettere che era tutto sbagliato, che era tutto una falsa montatura, un fantasma inesistente.. Dovrebbero avere il coraggio virile di riconoscere che avevano ragione, e tanta, i due Innominabili del secolo scorso. Dovrebbero riconoscere che la carneficina ordinata dai “poteri forti” contro Germania ed Italia fu un errore epocale dettato dalla paura del nuovo. Dovrebbero riconoscere che le idee nuove proposte erano una bomba messa sotto la poltrone dei privilegi, dell’usura, dell’egoismo, della falsità, dello sfruttamento.

La Storia comincia a vendicarsi.

Aspettatevi di rivedere, e sarebbe proprio ora, uomini con la cintura sopra la giacca,
Per fare, finalmente, pulizia.

Un modo spiccio ci sarebbe: uscire dall’Euro.
Se esce l’Italia, l’Euro muore.
Se muore l’Euro, salta il mondo come lo conosciamo.
E non sarebbe rimpianto.

Fabrizio Belloni

Cell. 348 31 61 598

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