Il Giappone si è sempre elevato rispetto agli altri Paesi del mondo
per la sua sensibilità ambientale, vedi la cura dei suoi parchi
naturali, dell'ambiente in genere e dell'attenzione sul riscaldamento
globale del pianeta (protocollo di Kyoto), poi però sul rispetto del
mondo animale, scivola al posto della più oscura nazione del pianeta.
Prima con l'assurda e feroce caccia alle balene, nonostante il divieto
a livello internazionale, poi con la mattanza dei delfini, mammiferi
marini tra i più intelligenti del pianeta e protetti da ferree leggi
internazionali.
Il Giappone cade così nella più profonda contraddizione planetaria.
Tutto il mondo civile si sta ribellando a questa assurda operazione di
sterminio del delfino, amico dell'uomo.
Il portavoce del governo nipponico, Yoshihide Suga, alle accuse di
tutti gli ambientalisti e animalisti del pianeta contro la mattanza
dei delfini, ha risposto senza batter ciglio: " La caccia ai delfini è
una parte tradizionale della "cultura alimentare" del Giappone. E'
fatta con metodi tradizionali di pesca e condotta nel rispetto delle
leggi. Tutto qui!".
Questa " tradizionale e intoccabile" tradizione giapponese nel
massacrare i mammiferi del mare si effettua nella baia di Taiji, città
di poche migliaia di anime affacciata sul Pacifico nella prefettura di
Wakayama, nel Giappone occidentale.
Pochi massacratori della vita del mare contro il disgusto e la rabbia
di milioni di cittadini del pianeta .... e anche qui nulla da fare!!
Non servono proteste e articoli come questi per bloccare i tanti
crimini perpetuati contro la natura e il nostro futuro.
Paradossalmente per alcuni di noi, ambientalisti e animalisti, si
fantastica che un giorno la punizione contro i crimini alla natura e
alla sua biodiversità giunga dell'esterno del nostro pianeta, da navi
aliene amiche capaci di far giustizia, visto che questa parola sulla
Terra non ha più senso.
Un po' come nel famoso film di Star Trek dal titolo: "Star Trek IV -
Rotta verso la Terra", dove un'astronave aliena neutralizza una
baleniera che stava per arpionare una megattera. Solo sogni,
certamente, comunque un modo per esternare la nostra rabbia e
costernazione esiste, certamente è poca cosa, ma almeno mette in pace
la nostra coscienza ambientalista: basta scrivere una lettera di
disapprovazione direttamente all'ambasciata giapponese a Roma. Ecco
l'indirizzo: Ambasciata Del Giappone in Italia, Via Quintino Sella 60,
00187 Roma. Fax 06.4873316
Accademia Kronos
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