mercoledì 5 settembre 2012

Albert Einstein, processo morale ed intellettuale con pro e contro

Collage di Vincenzo Toccaceli (Sempre pronti all'abbrac​cio di Om namah Shivaya!)


"La mente intuitiva è un dono sacro, la mente razionale è un utile servo. Noi abbiamo costruito una società che onora il servo ed ha dimenticato il dono"
(Albert Einstein)


...quando leggo Einstein….non ci posso fare niente: mi vengono in mente, tutte le volte, un paio di annunci dell’Ansa. Ed eccoli qua, gli ANNUNCI inviati nel 1945 a tutto il mondo.

“.....254.000 persone sono rimaste vittime della bomba ad Hiroshima. 60.000 sono morte bruciate istantaneamente. 60.000 per le ferite. 10.000 sono scomparse. 14.000 sono gravemente colpite e 100.000 leggermente. Soltanto 6.000 dei 250.000 abitanti della città sono rimasti incolumi.
(Ansa 8 settembre 1945 ore 18.25)
….e poco dopo….
“ma per quanti siano ancora vivi, senza nessuna ragione apparente, la loro salute comincia declinare. Perdono l’appetito. I loro capelli cadono. Il corpo si cosparge di macchie azzurrognole. Le orecchi il naso e la bocca cominciano a sanguinare. E poi muoiono.” (ansa 1945, corrispondente speciale Peter Burkett)

Ecco….. quando leggo le frasette di Einstein (ne ha scritte un sacco e una sporta, su ogni argomento, neanche fosse un intellettuale ) mi chiedo, molte volte, (a dir la verità, me lo chiedo tutte le volte)... con che stomaco, avesse trovato il coraggio, di aprire bocca, anche solo per dire buongiorno. Sto pezzo di stronzo.

Ralf


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Risposta di Alex Focus: "D'accordo che Einstein ha dato un contributo fondamentale all'orrore, d'accordo che ha parlato di tutto e di più, forse senza essere titolato a farlo (ma, del resto, Norberto Bobbio diceva che "il compito principale di un intellettuale non è raccogliere certezze ma seminare dubbi").

Non potrebbe essere che, dopo aver passato tanti anni ad idolatrare (come unico "faro" per trovare la "vera" conoscenza) la scienza e la tecnica, Albert si sia accorto che gli mancava la parte umanistica, filosofica della vita? In questo ci sarebbe un idem sentire tra me e lui: diploma tecnico in telecomunicazioni, laurea in ingegneria elettronica e poi, ora a 55 anni scopro che il fronte della crisi economica, finanziaria non è nei freddi numeri ma è spirituale, sociopatologico, esoterico, metaforico, satanico, etc.?

Uno dei miei aforismi preferiti (creato per rispondere ad un collega saccente che affermava di essersi laureato facilmente) è "la vera conoscenza nasce solo dalla sofferenza" e quale maggior sofferenza del rimorso di aver causato, anche se indirettamente, danni a moltitudini, di aver consegnato l'arma di distruzione di massa nelle mani della più feroce, sanguinaria, avida, antietica dittatura di ogni tempo, il leviatano UK-USraele?

Ti ricordo solo, parafrasando De Andrè (altro "profeta" che denunciava la massoneria della "Rosa Rossa" come Rino Gaetano, uno "ammalato" di cancro fulminante, l'altro "incidentato" e rifiutato da 5 ospedali), "dai diamanti non nasce niente, dalla merda nasce un fiore".

Einstein, almeno nell'ultima parte della sua vita, era un "pentito" ma di quelli veri: non fare come i mercanti nel tempio, come gli ipocriti, scribi e farisei, i sepolcri imbiancati contro cui Gesù lanciava i suoi strali (e pure le frustate, se necessario) perchè, non potendo accedere al paradiso, impedivano anche agli altri di bussare alle sue porte: anche se viene da un contesto "puzzolente" accogli quei fiori che egli ti porge, come se fosse una catarsi per la sua anima in colpa...

Guardalo bene, specie nelle sue ultime foto: non c'è il sorriso arrogante di chi si sente padrone dei destini di moltitudini (come un Draghi od un Monti, ad esempio), ma un sorriso triste, dimesso, impotente a correggere il male fatto.

Poi, ovviamente, sei liberissimo di continuare a pensare quel che vuoi, ma sarei contento di averti porto un piccolo dubbio..."

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Commento di Giorgio Vitali: "Einstein NON è l'inventore (creatore) della formula della relatività. Tutto il lavoro, compresa la formula, è stato condotto da Olinto De Pretto, un matematico italiano, che ha presentato il frutto del suo pensiero in un congresso internazionale nel 1904, esattamente un anno prima dell'elaborato di Einstein, il quale aveva il pregio di conoscere molto bene l'italiano. (Olinto De Pretto fu poi ASSASSINATO nel 1921, quando Einstein vinse il premio Nobel, sia pure per altre faccende.)
Per capire bene quali potenti macchine pubblicitarie fossero dietro al lancio di questo "scienziato", che oggi mostra la sua immagine in ogni spazio dedicato alla scienza, occorre leggere il libro: La lobby israeliana, di Mearsheimer e Walt, edito da Asterios, Trieste. Nonchè: EINSTEIN e il Talmud, di Bruno Thuring, edito da Ar, 1977.

PER QUANTO RIGUARDA LA POTENZA DELL'ATOMICA, è bene tenbere presente che i suoi effetti devastanti (MOLTO ESAGERATI) sono stati esposti per spaventare il mondo. Qui la sottigliezza è arrivata all'estremo. Infatti, i propagandisti della potenza militare americana hanno operato FACENDO CREDERE DI ESSERE A FAVORE DELLA PACE"

1 commento:

  1. Sul lavoro di uno scienziato teso alla ricerca vi sono infinite variabili sui contributi che si credono copiati, come nel caso di Einstein che aveva studiato per diventare insegnante di fisica anche perché sin da bambino dimostrava di avere grande passione nel osservare la realtà che lo circondava e nel caso la sua gravità tanto da porsi le prime domande : Se dal finestrino del treno getto un oggetto perché la direzione non è perpendicolare ma curva? E se corro sul treno verso il macchinista o alle sue spalle in che misura in-fluisco col mio peso l'accelerazione del treno? E la velocità della luce come la calcolo?
    Ma, per la sua prima esperienza sulla gravità della terra , mancava una solida preparazione matematica per esporre la teoria sulla gravità relatività E=mc al quadrato in assenza di gravità ovvero nel vuoto.
    Quindi la formula può averla copiata anche dallo Scienziato e imprenditore Olinto De Pereto di Vicenza morto nel 1921 , come può averla copiata da un arabo che studiava i numeri sulle stelle . Ma ringraziando per primo Galileo morto nello stesso giorno che nacque Newton , il nostro Albert Einstein voleva dimostrare la validità geniale sulla più grande intuizione della storia , ma con precisi e lunghi passaggi di formule per sintetizzarle in E= mc^^ , che copiata o no , gli fu assegnato il premio Nobel e fu chiamato in America non per ideare e progettare la bomba del orrore, ma per spiegare agli scienziati di allora più tedeschi che americani perchè in esilio la formula più esatta sulla gravità nucleare di un elemento , ma l'adoperarono per costruire e lanciare la Bomba atomica in Giappone , altrimenti l'America fermata sulla guerra di logoramento non l'avrebbe mai vinta , ma lo fecero al insaputa di tutti compreso Einstein che denunciò di averlo tradito con l' inganno del insegnamento. Ed essendo ebreo credeva in Dio ed essendo docente universitario anche da pensionato utilizzava astrazioni umanistiche per accattivare simpatizzanti, docenti e studenti sulla sua materia, che da ironico come era e amava dire , poteva aprigli le porte anche alla conoscenza di verità ,giustizia e saggezza.
    Morale: per scrivere la storia , è necessario conoscere sugli uomini che l'hanno fatta un po' della loro storia, altrimenti non è mai finita

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