giovedì 11 febbraio 2016

Amarcord Sanremo, dai fior d'amore ai fiori in insalata...



Sanremo ridente cittadina dei fiori e, si dice dell'amore.. del gioco d'azzardo e di quant'altro. Patria del turismo fin dai tempi del lancio della Costa Azzurra, una volta italiana. Eletta PATRIA del belcanto (non più romanze ma canzonette più o meno ritmate). Un giro d'affari non più come ai bei tempi, ma un potente strumento di MARKETING. 

Ah, Marketing! Il MARKETING, in questi casi, diventa fine a se stesso. Dimentica lo scopo per il quale lo hanno incaricato di agire, e si muove solo per dimostrare..a se stesso ed ai concorrenti uomini di MKT, quanto è bravo e quanti espedienti ha inventato per imporsi. Ovviamente le ragioni sono tante. La prima è il ruolo italiano nel settore della musica. Ricordo la semplicità dei nordici. Quando andavo in autostop al nord, mi dicevano.... "sei italiano? Canta!" Le canzoncine nordiche infatti fanno solo piangere. Sono solo marcette, NON sono le grandi sinfonie da Behetoven a Wagner. I nordici ammettono le canzoni ritmate. Col ritmo di marcia militare. Come il vero Rock. 

Invece in italy abbiamo la melodia, il gorgheggio che tanto ci infastidiva ai tempi di Luciano Tajoli, Claudio Villa, Nilla Pizzi, Narciso Parigi, Sergio Bruni, Achille Togliani e tanti e tanti.... Insomma la Kultur italica. Ed è questo il prestigio che ancora dobbiamo difendere presso gli oriundi di Broccolino, di Buenos Aires, di San Paulo, di Toronto, di Las Vegas (Las Vegas di Dean Martin, Frank Sinatra, Perry Como, e seconda patria di Joe Bonanno, detto Joe Banana, padrino del nostro attuale presidente della repubblica, che giustamente, è chiamata REPUBBLICA DELLE BANANE).

Insomma, ne va della nostra dignità nazionale. Visto che ormai il calcio non può essere più di tanto italiano.    
Ma quest'anno... gioia delle gioie una lieta apparizione... L'atleta centenario, il corridore che ha sorpassato i decenni giungendo a SANREMO con qualche anno in anticipo... una scoperta tenuta in caldo (o in frigo) per Sanremo, perché uno della sua età, della sua baldanza e della intelligenza ancora vivacissima MERITAVA BEN ALTRA ATTENZIONE (soprattutto in campo medico... mentre lui ci dice che... bisogna mangiare sempre l'insalata... e poi non aggiunge gli altri alimenti...).  
Parlo da vegetariano,  con qualche birichinata dietro le spalle, qualche irresistibile tradimento carneo....

Ma allora? Che cosa mangia il nostro atleta (Giuseppe Ottaviani) visto che sembra un arzillo nemmeno settantenne? Di quelli... e li invidio tanto... che sfrecciano con le loro biciclette da corsa la domenica per le strade di Roma. Non ce lo vogliono dire, questa è la verità. Il segreto ce lo dicono i soliti dietisti (previo contratto pubblicitario con qualche industria alimentare) durante altri programmi. Più anonimi. Infine, l'altra apparizione: Garko e per fortuna che non ci ha lasciato le penne in quell'incidente mortale per la sua padrona di casa. Ricordo che il vecchio Garko un attore giovane dei tempi del film "La Grande Guerra", ne parlava malissimo. Ma Garko ha quell'aspetto.. un po' ambiguo, che ricorda da vicino Rodolfo Valentino. L'adorato dalle donne. Su questo Garko voglio ricordare che gli facevano fare la parte del "fascista cattivo" con grave scorno dei malintenzionati che avevano preparato la sceneggiatura, perché in questo caso tutte le femmine tifavano per lui.

Giorgio Vitali

Nessun commento:

Posta un commento

Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.