sabato 30 maggio 2015

L'ISIS che piace (ai sionisti ed agli USA)....



......I recenti e mediatici successi ottenuti dai terroristi dell’Isis in Siria ed Iraq impongono delle dovute e necessarie considerazioni. Abbiamo usato il concetto di “successi mediatici” in quanto anche solo osservando in modo superficiale, non attento, i resoconti dei telegiornali italiani e/o occidentali in genere, non si può non notare un certo compiacimento o una enfasi smisurata su quanto accade nelle zone che giorno dopo giorno sarebbero passate in Siria così come in Iraq sotto il controllo dei terroristi islamici. Sembra quasi che i giornalisti che descrivono questi fatti – magari dando le notizie da New York… – stiano in qualche modo recitando un copione scritto per loro e ad uso e consumo delle masse europee… Sembra quasi che l’avanzata dei terroristi islamici dati sempre più vicino a Baghdad o a Damasco sia inarrestabile e che dunque nelle stanze profonde del potere (di cui i giornalisti non sono che l’eco) si parteggi in maniera subdola per i tagliagole islamici.
Questa precisazione è secondo noi doverosa in quanto leggendo fra le
righe o fra i commenti dei mass-media possiamo tranquillamente capire
da che parte sia schierato il potere…

In ogni caso al di là dell’evidente compiacimento e rassegnazione dei
mass media italiani rispetto alle cosiddette avanzate delle milizie
islamiche non è certamente un segreto che costoro siano finanziati,
addestrati dalla Turchia, dai paesi sunniti del Golfo Persico e che
abbiamo come retroterra religioso e ideologico l’interpretazione
dell’Islam propria dell’Arbia Saudita ovvero il wahabismo nelle sue
innumerevoli forme. E’ interessante notare come la rassegnazione dei
mass media (leggiamo fra le righe dei loro commenti e/o cogliamo
l’utilizzo subdolo di certi verbi, di certi aggettivi, e in questo
modo possiamo capire molte cose…) rispetto alle cosiddette avanzate
del fondamentalismo islamico in Siria e in Iraq faccia da contraltare
con la medesima rassegnazione rispetto all’arrivo di orde di immigrati
clandestini sulle coste dell’Italia: sembrano questi due fatti
scontati, che non si possono fermare… Vi è nei commenti la stessa ed
identica accettazione: sembra quasi che costoro diano per scontato il
successo del fondamentalismo islamico sunnita in Siria e in Iraq. Che
sia questo, ai noi, il futuro che attenderà l’Europa? Non possiamo
negare che oramai l’ideologia wahabita ha preso piede in quasi tutti i
centri islamici che vi sono in Italia e in Europa…

In ogni caso torniamo al nostro argomento principale, ovvero
l’avanzata del terrorismo islamico in Siria e in Iraq, e con
l’occupazione data certa da parte dei mass media ufficiali di Palmira
in Siria e di Ramadi in Iraq, non distante dalla capitale Baghdad.

Noi sommessamente ci chiediamo: circa un anno fa lo Stato Islamico era
confinato nel nord della Siria e nel nord dell’Iraq, ed ora dopo mesi
di attacchi statunitensi contro lo stesso Stato Islamico esso è
riuscito ad arrivare a qualche centinaio di kilometri da Damasco e a
qualche decina di kilometri da Baghdad? I conti non tornano… C’è
qualcosa che non va!!!

Non è che gli aerei americani e inglesi invece che bombardare i
terroristi islamici inviavano loro aiuti? inviavano loro truppe
scelte, addestratori? Io direi assolutamente di sì! E’ l’unica
risposta possibile! La cosiddetta coalizione internazionale composta
dalle potenze plutocratiche americana e inglese e dagli Stati sunniti
non era come è stato sbandierato da tutti i telegiornali anti-Isis, ma
è invece Pro-Isis, a favore dei tagliagole islamici.

Sembra quasi di rileggere 1984 di Orwell con la neo-lingua, le
mistificazioni mediatiche e/o i cosiddetti repentini cambiamenti di
alleanze…

Veramente siamo in presenza di una grandiosa e subdola mistificazione!
Non abbiamo nessuna coalizione anti-Isis, ma abbiamo in nome della
lotta ai tagliagole islamici la creazione di una coalizione a favore
di questi ultimi, che guarda caso ha come suoi principali sponsor i
paesi sunniti dove al governo abbiamo esponenti dell’estremismo
islamico (Arabia Saudita in primis) o quei paesi fortemente intrisi di
millenarismo puritano protestante (Stati Uniti e Inghilterra).

Lo scontro è dunque sia di tipo religioso e che vede da un lato le
forze letteraliste sunnite e protestanti e dall’altro le forze sciite
sia di tipo duodecimano (il governo iracheno),sia di tipo alawita (il
governo siriano) alleate con le minoranze cristiane cattoliche o dei
vari riti orientali presenti al loro interno.

Lo scontro però è anche di tipo politico ed è l’attacco del
fondamentalismo sunnita contro due Stati che possiamo tranquillamente
– soprattutto per quello siriano – designare come laici e
nazionalisti.

In effetti i tagliagole dell’Isis si oppongono ai governi iracheno e
siriano in quanto laici e come governi eretici, che non hanno nessun
diritto di affermare la propria autorità! Ricordiamo che per
l’ideologia propria del fondamentalismo sunnita tutti coloro i quali
(anche sunniti stessi – pensiamo ii sufi) non accettino la loro rigida
e letteralista interpretazione dell’Islam sono tacciati di eresia e di
miscredenza e che dunque devono essere convertiti a forza o uccisi.
Siamo in presenza della stessa identica forma mentis di coloro i quali
70 anni fa occupavano l’Europa e convertirono quest’ultima
all’ideologia democratica, pena per chi non accettava i dettami
americanocentrici la galera, i “Fascist Crimanl Camp” o le esecuzioni
sommarie compiute molto spesso da collaborazionisti autoctoni (i
cosiddetti partigiani comunisti al servizio di Londra e Washington…).

E siamo in presenza anche dello stesso identico modus operandi, ovvero
l’addestramento, il finanziamento di milizie che oggi attaccano e
compiono stragi in Siria ed in Iraq e che ieri durante la seconda
guerra mondiale facevano le stesse identiche cose nell’Europa al
servizio degli invasori.

Un’ultima considerazione rimane da fare e che apre secondo noi squarci
tenebrosi… Ci riferiamo al fatto che i tagliagole islamici appena
occupano una città distruggono sistematicamente le tombe dei Santi (i
Sufi), le chiese o le moschee sciite. Costoro odiano il sacro!!!
L’uomo per poter elevarsi verso Dio ha bisogno di Luoghi appositi,
posti capaci di “catture” energie spirituali, luoghi  da cui emanano
le influenze spirituali che permettono all’essere umano di
ricollegarsi con il divino.

Così come i protestanti nella loro furia iconoclasta distruggevano nel
’500 le immagini sacre, costoro oggi distruggono le immagini sacre
cristiane o sciite e le tombe dei Sufi. Vi è il tentativo di occupare
fisicamente i luoghi sacri, i luoghi da cui emana la spiritualità.

Obiettivo secondo noi oggi dell’Isis in Iraq è l’occupazione e la
successiva distruzione delle tombe degli Imam sciiti che si trovano a
Samarra, a Baghdad, a Najaf e Kerbala, e in Siria il tentativo di
occupare e distruggere la tomba di Zeinab sorella dell’Imam Husayn, il
terzo Imam per la scuola sciita. Ricordiamo che la tomba di Zeinab si
trova proprio a Damasco.

Sempre a proposito di occupazione dei siti religiosi è opportuno
ricordare che i 3 luoghi sacri delle grandi religioni monoteiste sono
oggi occupati da forze che non possiamo non definire
contro-iniziatiche ed anti-tradizionali: abbiamo l’occupazione di
Mecca da parte del fondamentalismo wahabita, l’occupazione di
Gerusalemme da parte del giudaismo deformatosi in sionismo talmudico e
l’occupazione di Roma da parte di una chiesa che dopo il Concilio
Vaticano II possiamo tranquillamente annoverare fra le forze
mondialiste. Ci dispiace dire questo, ma i fatti lo stanno a
dimostrare, stante anche l’accelerazione verso la
“protestantizzazione” della Chiesa Cattolica da parte di quest’ultimo
Papa. Le parole d’ordine della chiesa sono ormami una sorta di
pacifismo universale, un moralismo che sfocia nell’antirazzismo e
nell’accettazione della società multiculturale e multirazziale, dalla
scomparsa dell’idea di peccato, un diritto-umanismo che porta dritti
all’adesione ad un governo unico mondiale sotto egida Onu, alla
scomparsa di qualsiasi riferimento dottrinale… I fatti sono talmente
chiari… Renè Guenon in innumerevoli scritti ha messo bene in luce come
la contro-iniziazione utilizzi sempre quale supporto dei propri scopi
le “permanenze di vestigia di una tradizione degenerata” (1) e ci
sembra questo il caso del cristianesimo degenerato in protestantesimo
dopo il Concilio Vaticano II, senza dimenticare anche le chiarissime
influenze protestanti; discorsi simili possono essere fatti che per
l’ebraismo degenerato in sionismo talmudico e per l’Islam degenerato
in letteralismo sunnita, che ha l’Arabia Saudita come suo epicentro.

I luoghi sacri oggi sono occupati: Roma, Gerusalemme e Mecca sono
nelle mani di costoro…

Rimangono, secondo noi, quali luoghi da cui promana la spiritualità le
tombe degli Imam sciiti e dei santi Sufi…
Rendiamoci conto che dietro alle forze economiche, militari,
ideologiche che finanziano e supportano i tagliagole islamici vi sono
anche queste forze oscure che non possiamo non definire quali le forze
della contro-iniziazione, della sovversione, dell’anti-tradizione.

Gli schieramenti sono dunque ben definiti: è la lotta delle forze
della luce contro le tenebre, del Kosmos contro il Kaos, delle forze
uraniche contro le forze tellurico-lunari, è, per usare un linguaggio
teologico, la lotta fra le forze divine contro le forze sataniche.

Per tornare a quanto dicevamo all’inizio riguardo ai mass-media
ricordiamoci che Satana è il Padre della menzogna!

In ogni caso come tutte le fonti tradizionali affermano quando
sembrerà veramente che le forze del male staranno per vincere vi sarà
la restaurazione, l’inizio del nuovo ciclo e la fine del Kaly Yuga con
la sconfitta di quello che la teologia cattolica chiama l’Anticristo e
che viene chiamato dalla teologia islamica il Dajjal.

Interessante notare come secondo l’escatologia sciita colui il quale
combatterà le forze del male, del Dajjal (il quale si manifesterà
secondo certe tradizioni a Homs – guarda caso città roccaforte dei
terroristi siriani) sarà l’Imam Mahdi, ovvero il 12esimo Imam,
discendente di Mohammad – Maometto – (il padre è l’Imam Hasan al
Askari, la cui tomba è in Iraq…) per parte di padre e di San Pietro
per parte di madre (la principessa bizantina Narciso-Nargis). L’Imam
Mahdi occultatosi nel 941 d. C. riapparirà alla fine dei tempi a
Damasco e insieme a Gesù (sempre secondo la teologia e l’escatologia
sciita)combatterà l’ultima battaglia, la battaglia che vedrà la
definitiva sconfitta delle forze del maligno.

Non è un caso che oggi le forze del bene, della luce, e quelle del
male, delle tenebre, si combattano in Siria e in Iraq: il nemico non è
mai stato così vicino alla vittoria, ma neanche così lontano..

Paolo Rada

Note:

1)      Rene Guenon, “Il regno della quantità e i segni dei tempi”,
Adelphi, 1995, pag.181


Fonte: iranmondo.blogspot.it 

Altra fonte: http://www.azionetradizionale.com/


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Articolo collegato:

TEL AVIV ORDINA CHE PALMIRA DEVE ESSERE DISTRUTTA ?

DI GORDON DUFF
journal-neo.org


Sabato scorso, un computer portatile sequestrato in un raid contro una
roccaforte dell’ISIS ha svelato un bizzarro complotto che sembra
uscito da un film di Indiana Jones di Steven Spielberg. Le analisi
potrebbero portare prove di una strana ‘’fratellanza’’ che lega fra
loro culti non solo all’interno di Israele ma anche le massonerie
d’America ed Europa finalizzata alla distruzione pianificata di due
luoghi di culto religioso, uno del tutto concreto, la moschea di Al
Aqsa sul monte sacro di Gerusalemme, e il secondo, il mitologico
secondo tempio di Re Salomone, figlio di Re Davide d’Israele.


La Storia coinvolge massicce dosi di soprannaturale: armate di spiriti
demoniaci che costruiscono templi e un miscuglio di mitologia
Massonico-Templare con espansionismo Sionista e l’eresia Cristiana
apocalittica dei “doministi”.

LA CADUTA DI PALMIRA

Il fatto che l’ISIS abbia puntato proprio verso l’antica città di
Palmira ha un significato speciale, stando ai documenti sequestrati il
16 Maggio 2015 da unità delle forze speciali Siriane in un attacco
verso l’alba ad Al Mayadin, lungo il fiume Eufrate.

L’attacco di Al Mayadin, simultaneo ad un attacco americano a pochi
minuti di distanza più a nord sull’Eufrate, ha fornito ad entrambe un
importante documento informativo. I documenti trovati nel laptop di
questo comandante dell’ISIS mostrano comunicazioni dirette per via di
‘’social networks’’ con Israele, ma questa non e’nemmeno la cosa più
interessante o significativa. Il messaggio ricevuto da Israele,
piuttosto, contiene diversi elementi a dir poco sorprendenti:

-  Ordini all’Isis per la presa di Palmira vengono direttamente da
Israele ma citano anche “I massoni’’, un gruppo le cui origini
storiche sono intrecciate a quelle dei cavalieri templari, una
organizzazione religiosa e militare che si ritiene abbia scoperto il
primo tempio di Salomone a Gerusalemme e ne abbia saccheggiato tesori
e reliquie.

-  Il documento ordina all’ISIS di trovare e distruggere il secondo
tempio di Salomone a Palmira, questo secondo tempio è argomento di
‘’archeologia di frontiera’’ e ritenuto un sito mitologico che sarebbe
stato costruito da esseri sovraumani, persino alieni.

-  Il documento va oltre, indicando che Israele distruggerà la moschea
di Al Aqsa, il terzo luogo sacro Islamico che e’stato effettivamente
sotto attacco Israeliano nelle ultime settimane.

I MISTERIOSI SUCCESSI DELL’ISIS

La presa di Palmira, patrimonio Unesco e sito archeologico di valore
incommensurabile, da parte dell’Isis e’stata accuratamente coordinata
con una offensive sulla città Irachena di Ramadi e un contemporaneo
attacco di Al Nusra, appoggiato dalla Turchia, su Aleppo. Nessuno di
questi attacchi stranamente è stato minimamente contrastato da
attacchi USA o della ‘’coalizione’’. Inoltre ci sono testimonianze da
Ramadi di aerei C130 Americani che riforniscono unità dell’ISIS,
confermati da innumerevoli fonti, nonostante gli USA smentiscano.
Quando interrogati al riguardo, le forze speciali USA hanno accusato
l’Iran di diffondere la diceria come parte di una operazione
psicologica, nonostante il fatto che l’esercito americano aveva in
precedenza già ammesso di aver rifornito truppe ISIS “per sbaglio” nei
pressi della città Curdo-Siriana di Kobane. Gli ‘’errori’’ a Kobane si
sono ripetuti varie volte durante alcuni giorni proprio nel picco
della battaglia che lì si stava svolgendo.

LE ORIGINI BIBLICHE DI PALMIRA

Oggi il mondo teme la distruzione di Palmira, ma se quanto si afferma
nel documento sequestrato sabato fosse attendibile, distruggere
Palmira o forse solo il, vero o fantomatico, tempio di Salomone è
un’azione intesa a portare a conseguenze anche peggiori, un conflitto
mondiale che porta verso l’Apocalisse, l’ ‘’Armaggeddon’’. Da
Wikipedia: ‘’La bibbia ebraica (Secondo libro delle Cronache, 8.4)
afferma di Tadmor, città costruita e fortificata da Re Salomone nel
deserto, ve ne è menzione anche nel Talmud. Flavio Giuseppe menziona
il nome Greco ‘’Palmira’’ e attribuisce la fondazione di Tadmor a
Salomone nelle sue ‘’Cronache Giudee antiche’’ (libro VII). Tradizioni
islamiche posteriori attribuiscono la fondazione al ‘’Jinn” (spirito)
di Salomone.

Re Salomone era il figlio di Re Davide e fondatore del ‘’Grande regno
di Israele’’, molti Israeliani infatti vedono come loro ‘’diritto di
nascita’’ una ‘’Nazione che va dal Nilo all’Eufrate’’. Le attuali
operazioni dell’ISIS, sono palesemente programmate per avere non
soltanto largo appoggio militare e umanitario da Israele ma ulteriore
appoggio attraverso l’influenza dei gruppi ‘’Tea party’’
Cristiano-evangelici in America, che condividerebbero lo stesso
interesse a ‘’unire il Nilo all’Eufrate’’.

OPERAZIONI CONGIUNTE ISRAELE-ISIS DAL GOLAN A DARAA FINO A PALMIRA?

Gli attacchi aerei Israeliani su unità dell’esercito Siriano, ospedali
Israeliani che ospitano feriti dell’ISIS, spesso trasportati in aereo
da migliaia di miglia di distanza nella Siria orientale, fucili M16
Israeliani di produzione americana equipaggiati da migliaia di
terroristi, gli indizi della complicità di Israele con l’ISIS crescono
di giorno in giorno.

Quando Salomone ereditò la posizione di Re di Israele, pregò Dio
affinché gli garantisse un regno che fosse più grande di quello di
chiunque dopo di lui. Dio accettò la supplica di Salomone e gli
concesse quello che domandava. A questo punto Salomone iniziò ad
essere benedetto da molti doni che Dio gli inviava durante il corso
della sua vita. Il Corano narra che il vento fu reso obbediente a
Salomone, e lui poteva controllarlo a suo piacimento, e che anche lo
“Jinn” (spirito) fu messo al controllo di Salomone.

Lo Jinn aiutò a rafforzare il regno di Salomone, costruendo per lui
monumenti, luoghi di culto, opere d’arte e serbatoi idrici. Dio causò
anche che una colata di ottone fuso colasse fino a Salomone, così che
lo Jinn potesse servirsene per le costruzioni. A Salomone fu anche
concesso di apprendere il linguaggio di molti animali, in particolare
tutti gli uccelli. Il Corano riferisce che un giorno Salomone e il suo
esercito entrarono in una valle dove vi erano moltissime colonie di
formiche. Alla vista di Salomone con il suo esercito una delle
formiche accorse ad avvertire tutte le altre “riparatevi tutti dentro,
altrimenti Salomone e i suoi soldati ci schiacceranno sotto i piedi
senza accorgersene nemmeno!”. Capendo immediatamente ciò che diceva la
formica, Salomone, come sempre pregò Dio e lo ringraziò di avergli
concesso doni così formidabili ed evitò di danneggiare i formicai. La
saggezza di Salomone, poi, era l’ennesimo tra i doni che ricevette da
Dio e i la tradizione Musulmana sostiene che Salomone non dimenticò
mai la sua preghiera quotidiana, che per lui era molto più importante
di qualsiasi dei doni ricevuti.

Un altro importante aspetto del regno di Salomone erano le dimensioni
della sua armata, che consisteva sia di uomini che di Jinn. Salomone
passava di frequente in rassegna le sue truppe e i suoi guerrieri,
come tutti gli Jinn e gli animali che lavoravano con loro.

GWYNETH TODD E LA NASCITA DELL’ISIS

L’ISIS come lo conosciamo oggi è una filiazione diretta di una mossa
del 2005 del presidente Bush per trovare una stabilizzazione “rapida e
sporca” dell’Iraq in modo che fosse utilizzabile come piattaforma per
un eventuale attacco all’Iran. Sino nel 2005 e fino al 2007, la quinta
flotta Americana, stazionata in Bahrain sostenne di essere entrata a
distanza di ingaggio con navi Iraniane di pattuglia nello strategico
stretto di Hormuz. Quando questi presunti attacchi si dimostrarono
delle “false flags” dal consulente del dipartimento di Stato Gwyneth
Todd, operazioni pianificate da estremisti alla Casa Bianca in
collaborazione con ufficiali del Pentagono leali a John Hagee, un
aderente Americano a culti di ispirazione Apocalittica, ufficiali
della Marina complottarono coi servizi segreti del Bahrain per
l’eliminazione di Todd. Todd tuttavia scappò in Australia,
sopravvivendo in seguito a un tentativo di rapimento da parte dell’FBI
come riportato dalla televisione nazionale Australiana in uno speciale
e da Jeff Stein sul Washington Post.

IL PADRE DELL’ISIS: MCCAIN O PETRAEUS ?

Non si può rendere conto della nascita dell’Isis senza riconoscere i
dovuti “meriti” dell’ex direttore della CIA, e oggi criminale
condannato, Generale Petraeus. Fu Petraeus che come comandate
dell’esercito americano in Iraq nel 2005 ebbe la felice idea di
“mettersi a ballare col diavolo”. Petraeus suggerì che fosse
conveniente per gli USA associarsi ai gruppi Wahabiti ostili al
Governo Scita inizialmente appoggiato dagli stessi Americani per
conseguire una “soluzione rapida e sporca” alla guerra civile causata
dagli stessi Americani costata la vita a 5000 Americani e oltre
2milioni di Iracheni.

Nonostante Petraeus e i miliardi americani spesi a organizzare e
finanziare gli estremisti Sunniti in Iraq che diverranno il fulcro
della leadership dell’ISIS possono precedere il coinvolgimento diretto
di John McCain o di generali USA come Vallely e McInerney, abbiamo
visto questi individui ed altri della loro specie sfilare su youtube o
su foxnews ripresi con comandanti dell’ISIS, filmati a dare consiglio
ad Al Nusra, con i gruppi terroristici Siriani, spesso ripresi a
parare in armi, come Vallely con il suo revolver con il manico in
perla, al fianco di terroristi.

Quando confrontiamo questo con la prestazione scadente degli USA come
alleato sul campo, sebbene in teoria dovrebbe supportare l’Iraq e il
Governo locale Kurdo, da che parte stiano davvero si può facilmente
mettere in discussione.

COMANDO BIFORCATO

C’è un filo comune che si può seguire, adesso ci sono sufficienti
ragioni per farlo, basandoci sulle poche “prove forti” di intelligence
che possiamo avere a disposizione. C’è poco da dubitare che la
proposta distruzione della moschea di Al Aqsa da parte di Israele è un
atto di guerra contro l’Islam stesso. Ma la prima domanda da porsi è
perché allora l’Arabia Saudita, che dobbiamo assumere come pienamente
complice di Israele nell’appoggiare l’ISIS, lo permetterebbe mai?
L’Arabia Saudita si è a lungo propagandata come difensore dell’Islam e
se accadesse il loro coinvolgimento nella distruzione di uno dei
luoghi più sacri dell’Islam non sfuggirebbe.

Durante la conferenza sulla sicurezza di Damasco nel 2014, la
delegazione Americana, inclusa massimi ufficiali dei servizi segreti
in pensione, fece un riferimento a una “biforcazione” tra l’esercito e
i servizi segreti USA. La presentazione denunciava una carenza di
controllo centralizzato delle capacità operative Americane nel Medio
Oriente.

Potrebbero personalità di spicco al Congresso come McCain e Graham e
dozzine di altri a loro alleati, che sono chiaramente in difficoltà
data la posizione ufficiale della Casa Bianca di ostilità
all’espansionismo dell’ISIS, controllare indipendentemente delle
unità, svolgere operazioni indipendenti o sviare gli sforzi USA contro
l’ISIS? Questo fu suggerito in sede alla conferenza di Damasco e
questo potrebbe essere ciò a cui stiamo assistendo sia in Siria che in
Iraq.

LA MOSTRUOSITA’ DEL “LIBRO”

Se vogliamo seguire la recente rivelazione dell’Intelligence Siriana
occorre formulare una nuova ipotesi di lavoro che spieghi il
comportamento dell’ISIS. Se, come suggerito, ci fosse un
coinvolgimento Massonico, ramo Siriano in stretti rapporti con Tel
Aviv, per quanto improbabile una cosa del genere possa sembrare sulle
prime, allora è lecito considerare pertinenti alcuni studi storici sul
credo e sulle tradizioni dei Templari, su tutto il loro interesse
verso l’Islam, raro in quel periodo storico, e il loro desiderio di
‘’rimediare’’ alle differenze tra “Le religioni del Libro’’.

Per coloro che non lo sappiano, non e’del tutto insensato considerare
l’Islam agli inizi come una interpretazione che si modifica a partire
da una setta di Giudaismo riformato. E’stato detto che l’Islam sta
all’Ebraismo come il Cattolicesimo al Cristianesimo. Le tradizioni
dell’Islam e dell’Ebraismo nelle loro similarita’ vanno ben oltre alle
comuni radici Abramiche. Condividono una storia comune, da Mosè in
avanti, con una sola eccezione di sorta. Gesù è un profeta per l’Islam
mentre dal Giudaismo è visto come un pernicioso eretico.

Pare che i Templari si fossero attribuiti il ruolo di mitigare queste
differenze, particolarmente mettendo in discussione interpretazioni
cattoliche di Gesù incompatibili con il Giudaismo, e in particolare
con l’Islam:

-  La partenogenesi, basata su una traduzione Greca errata e priva di
conferme nei Vangeli;

-  La Resurrezione, vista come una nozione di origine Mitriadica che,
presente nel paganesimo Romano sia stata inserita nei Vangeli come
contraffazione postuma;

-  La divinità di Gesù, teoria attribuibile esclusivamente a San
Paolo, spinta dall’Imperatore Costantino e promossa dopo il Concilio
di Nicea;

In ciò l’ISIS ha forti punti di incontro con gli elementi estremisti,
sia Giudei che Cattolici, ed il fatto che si siano trovati espliciti
riferimenti a un culto Massonico-Templare nel documento dell’ISIS
recuperato, potrebbe significare che l’ISIS potenzialmente potrebbe
avere un impatto sul mondo di quanto non si pensa, corrispondendo
all’ambizione verso uno Stato Islamico ‘’Riformato’’ su radici
ebraiche o persino a un ‘’più grande Israele’’ fondato sia sul Corano
che sulla Torah.

L’ALTERNATIVA APOCALITTICA

Esiste un’altra possibilità, tuttavia. Sin dai primi anni ’80
l’esercito Americano è caduto sotto l’influenza di una dottrina
promossa da ignoranti predicatori di campagna. Il loro credo fu
portato a conoscenza del pubblico quando aderenti della mitologia
della ‘’Fine dei tempi” presero il controllo della Casa Bianca dopo le
elezioni presidenziali del 2000. Fu questo gruppo, più comunemente
noto come i neo-con o  ‘’Sionisti Cristiani’’ che ha presieduto al
supporto per l’ISIS e che potrebbe rappresentare la ragione dei suoi
successi chiave.

Ad ogni modo, queste credenze hanno un obbiettivo, causare una
catastrofe nucleare, a partire da un conflitto in Medio Oriente che
degenererà fino a ripulire la terra di ogni forma di vita, umana o
animale. I ‘’prescelti’’, in numero costantemente variabile, voleranno
verso il cielo in forma corporea in ciò che essi definiscono un
‘’rapimento’’ e si siederanno a fianco di Gesù. Da lì osserveranno
coloro che sono rimasti sulla Terra, quelli lasciati indietro a
soffrire e morire per i loro peccati.

Per quanto malata la cosa possa sembrare questa è la versione standard
del Cristianesimo insegnata nelle accademie militari Americane di West
Point, Annapolis, e in particolare l’accademia aeronautica di Colorado
Springs. È in risposta a questa ‘’infestazione’’ della gerarchia
militare Americana che comandanti a migliaia sono stati rimossi e la
struttura di commando nucleare ‘’sterilizzata’’.

Può essere allora ragionevole assumere che, basandoci su prove più che
valide dell’appoggio all’ISIS prestato da una frangia estremista
dell’esercito USA, rappresentanti di fino a 100 milioni di Cristiani
Eretici Americani della setta della ‘’fine dei tempi’’, i quali
mettono sempre gli interessi di Israele sopra a quelli dell’America,
che stiano seguendo un copione anticipato.

La distruzione della Moschea di Al Aqsa non servirebbe altro che ad
allargare la scala del conflitto. Se mettiamo in conto le recenti
minacce di attacco nucleare Israeliane rivolte all’Iran, notizie che i
Sauditi stanno cercando di acquistare missili nucleari balistici a
lungo raggio dal Pakistan, allora la caduta di Palmira potrebbe essere
intesa a mettere in atto una commistione di Religioni e uno ‘’Stato
dei Giusti’’ dal Nilo all’Eufrate.

Gordon Duff è un veterano dei Marines che ha combattuto in Vietnam che
ha lavorato decenni per i problemi dei veterani e dei prigionieri di
guerra ed è stato consulente di Governi sulle questioni legate alla
sicurezza. E’ editore e gestore di VeteransToday, specialmente per la
rivista online ‘’New eastern outlook’’.

Fonte: http://journal-neo.org/

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