mercoledì 2 luglio 2014

Roma - Squadracce sioniste all'opera contro "rossi" filopalestinesi e cittadini qualunque

Una vera e propria caccia all'uomo quella scatenata ieri pomeriggio dalle milizie squadriste della Comunità Ebraica Romana contro attivisti di sinistra, giovani palestinesi o semplici cittadini romani che non erano d'accordo coi loro metodi.

Decine le persone sistematicamente aggredite dalle squadracce giudee. Oltre 7 persone sono state mandate all'ospedale nell'indifferenza di forze dell'ordine, mondo politico e mass media. 
Diversi feriti hanno avuto pure paura di recarsi al Pronto Soccorso.

I sionisti fermavano tutti coloro che portassero una kefiah al collo o avessero tatuaggi e capi di vestiario di estrema sinistra e davano il via al pestaggio, in gruppi organizzati di 12/15 persone. Agli aggrediti venivano sequestrati i documenti con la minaccia: "Siamo del ghetto, sappiamo dove abitate".

La situazione è molto grave e gli atti squadristi da parte del sionistume romano avvengono ormai da diverso tempo, nell'assoluta impunità per non dire con la "strana" copertura da parte dei vertici delle forze dell'ordine e del potere politico e giudiziario. 
Oltre che nella passività e nell'inerzia più indecorosa da parte del Movimento romano, che nonostante i ripetuti pestaggi di studenti e compagni che passavano nella zona del ghetto e nonostante l'incredibile provocazione squadrista attuata addirittura al Corteo del 25 Aprile non hanno finora ritenuto opportuno fornire alcun tipo di risposta.

La zona del ghetto ebraico, da cui partono i raid dei picchiatori in kippah, è ormai zona franca, un pezzo extragiudiziale di Israele in territorio italiano, che risponde a regole e leggi proprie, nel quale la polizia non entra ma in cui agiscono milizie ebraiche come la famigerata LED, i cui componenti vanno varie volte all'anno ad addestrarsi in Israele. 

E' inaccettabile e quasi surreale che i compagni e i cittadini romani debbano avere paura a indossare una kefiah o a girare per le strade della loro stessa città.

Occorre dare una risposta forte ed efficace al più presto. 
E' inutile riempirsi la bocca di "antifascismo militante" e poi ignorare il peggiore fascismo, quello sionista, quando te lo ritrovi davanti.

Una vera e propria caccia all'uomo quella scatenata il 2 luglio 2014, pomeriggio, dalle milizie squadriste della Comunità Ebraica Romana contro attivisti di sinistra, giovani palestinesi o semplici cittadini romani che non erano d'accordo coi loro metodi.

Decine le persone sistematicamente aggredite dalle squadracce giudee. Oltre 7 persone sono state mandate all'ospedale nell'indifferenza di forze dell'ordine, mondo politico e mass media. 


Diversi feriti hanno avuto pure paura di recarsi al Pronto Soccorso.

I sionisti fermavano tutti coloro che portassero una kefiah al collo o avessero tatuaggi e capi di vestiario di estrema sinistra e davano il via al pestaggio, in gruppi organizzati di 12/15 persone. Agli aggrediti venivano sequestrati i documenti con la minaccia: "Siamo del ghetto, sappiamo dove abitate".

La situazione è molto grave e gli atti squadristi da parte del sionistume romano avvengono ormai da diverso tempo, nell'assoluta impunità per non dire con la "strana" copertura da parte dei vertici delle forze dell'ordine e del potere politico e giudiziario. 


Oltre che nella passività e nell'inerzia più indecorosa da parte del Movimento romano, che nonostante i ripetuti pestaggi di studenti e compagni che passavano nella zona del ghetto e nonostante l'incredibile provocazione squadrista attuata addirittura al Corteo del 25 Aprile non hanno finora ritenuto opportuno fornire alcun tipo di risposta.

La zona del ghetto ebraico, da cui partono i raid dei picchiatori in kippah, è ormai zona franca, un pezzo extragiudiziale di Israele in territorio italiano, che risponde a regole e leggi proprie, nel quale la polizia non entra ma in cui agiscono milizie ebraiche come la famigerata LED, i cui componenti vanno varie volte all'anno ad addestrarsi in Israele.

E' inaccettabile e quasi surreale che i compagni e i cittadini romani debbano avere paura a indossare una kefiah o a girare per le strade della loro stessa città.


Occorre dare una risposta forte ed efficace al più presto. 
E' inutile riempirsi la bocca di "antifascismo militante" e poi ignorare il peggiore fascismo, quello sionista, quando te lo ritrovi davanti

Fonte: http://italian.irib.ir/notizie/item/163124-italia-squadre-di-miliziani-sionisti-feriscono-la-gente-a-roma
.................................

Commento ricevuto: 
REPLICO L'APPELLO  A TUTTI . RICORDO CHE LA ALLARMANTE CERTEZZA DI UN PROGETTO TALMUDIANO E NEO NAZI-KOMM a controllo strategico con prevalenza SIONISTA,  PASSA PER MOLTEPLICI PROVE FORNITE A SPREZZO DEL PERICOLO. 
INVITO A MILITARE OGGI PIU' CHE MAI ,  I TEMPI ACCELERANO, CON LA CRISI , IL MOLTIPLICARSI DI  APPARATI A LORO VOLTA IN FRAMMENTAZIONE PER GUERRE INTESTINE NON PIU' AGEVOLMETE CONTROLLABILI DALL'ALTO: , 
E LA SPALLATA DEVE PASSARE SE MAI RIUSCIRA' ATTRAVERSO LA CHIAMATA COSTITUZIONALE E LEGALE DEGLI APPARATI DELLO STATO NON EGEMONIZZATI DA INFILTRAZIONI CHE ORMAI SI PROPAGANO DA CINQUANTA ANNI, E SCEGLIENDO LE ANALISI E LE LINEE E I SOGGETTI ADEGUATI . 
CERVELLO ANIMA E ANALISI GLOBALI CORRETTE . 
E MILITANZA REALE . 
E FUORIUSCIRE DAGLI SLOGAN GENERALI DALLE OTTICHE ECONOMICISTE E DALLE ANALISI LIMITATE AL SOLO LIVELLO VISIBILE E GEOPOLITICO . 
REALMENTE APRENDO LA VISIONE DI INSIEME , NON A CHIACCHIERE, E DANDO LA PRIORITA' ALLA BATTAGLIA CONTRO LE EFFICACI POSTAZIONI SOTTERRANEE , QUELLE COSTRUITE IN CINQUANTA ANNI DI PROGETTI PER IL CONTROLLO E LA DISTRUZIONE DELLO STATO, DELLA COSTITUZIONE E DELLA POLITICA ITALIANI 
Paolo Ferraro

------------------------

Commento ricevuto del 25 luglio 2014 : 

"A me piace Repubblica  perché, nonostante Carlo De Benedetti sia di origine ebraica, non si fa minimamente condizionare. Oggi, per esempio, finalmente una di quelle foto che sono circolate e che ha fatto indignare mezzo mondo: la foto di un bambino di Gaza. Una bambina dal medico con una smorfia di dolore tipo uno che prende una storta, senza una goccia di sangue all'infuori di due segni sul pancino lasciati con le dita da qualcuno. Una foto in alto sulla sinistra con le distruzioni delle case di Gaza di 4,5 X 9 cm più o meno come quella di ieri al centro della pagina dell'unica casa di Israele beccata dal razzo (che, secondo me, l'hanno fatto passare apposta) di 25 X 32 cm. Ennesima intervista sulla stessa all'ennesimo intellettuale israeliano e sulla pagina subito dopo un'intera pagina per un'altra intervista all'intellettuale europeo ebreo sopravvissuto all'Olocausto. Per finire, articolo in fondo pagina che dice che la Merkel e uno che si chiama Gauck hanno definito episodi "inaccettabili" non i fatti di Gaza ma due sganassoni che i palestinesi hanno dato ai giocatori di una squadra di calcio di ebrei. Dimenticavo: il pestaggio a Piazza Venezia di studenti pro-palestina da parte delle squadracce sioniste della Comunità ebraica era stato definito da un leader della detta comunità, intervistato da chi? da Repubblica, una specie di ragazzata....." (Vittorio Marinelli)

Nessun commento:

Posta un commento

Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.