http://paolodarpini.blogspot.it/2014/06/perversione-di-stato-pedofili.html
Un Gay Pride per l’infanzia. E’ questo che si sono inventati gli organizzatori del Palermo Pride 2014, iniziativa che ha visto sfilare il Gay Pride tra le vie di Palermo il 28 giugno. Sarà perché è parso discriminatorio escludere i più piccoli dal mondo gay, sarà perché è sembrato che le menti dei bambini siano già pronte per assimilare l’ideologia arcobaleno, fatto sta che tra il 16 e il 25 giugno nel capoluogo siciliano si è svolto il “Palermo Pride Bimbi”. Per i piccoli balilla del credo omosessualista niente carri-girelli mascherati e gattonamenti per le strade palermitane in costumi adamitici tuttalpiù resi più pudichi da pannolini colorati, bensì laboratori artistici, musicali, teatrali e letture di fiabe la cui impronta dominante è quella dell’inclusività e della valorizzazione delle differenze degli orientamenti sessuali. A pilotare il progetto c’è Famiglie Arcobaleno, un’associazione di famiglie omosessuali (ma quante saranno in Italia tutte queste omo-famiglie?).
Lo slogan del gay pride in miniatura è il seguente: “GiochiAmo senza stereotipi. Educazione all’affettività attraverso il gioco”. Evidentemente gli organizzatori non credono che il bambino, se inserito in una realtà normale e sana, cresce all’affettività senza nemmeno accorgersi e così hanno pensato di porre un rimedio al (falso) problema concependo una serie di attività che facesse scoprire all’imberbe fanciullo – dagli zero ai sei anni – che nel mondo non esiste solo l’azzurro che si accoppia bene con il rosa e viceversa, ma una serie infiniti di colori i quali si abbinano tra loro a piacere.
Tra i vari laboratori evidenziamo “Alla ricerca di Pezzettino”, una fiaba narrata ai piccoli dove il protagonista è un quadratino colorato di nome Pezzettino e dove i personaggi sono composti da tutti i gai colori dell’arcobaleno. La scheda del libro presenta tutti i geni del perfetto corredo cromosomico della teoria del gender: “Alla fine del suo cammino Pezzettino arriva a comprendere che lui è così come si vede, che certamente dovrà crescere, ma che è bello essere anche come si è in questo momento. […] Il racconto si conclude, infatti, con un liberatorio: ‘Io sono me stesso!’. Questo albo illustrato è un libro che comincia a far capire al bambino che la risorsa più grande dell’uomo è proprio quella di essere uno diverso dall’altro”. Uno etero, l’altro omosessuale, quell’altro bisessuale, un altro ancora transessuale. L’identità dell’uomo – è proprio il caso di dirlo – è stata fatta a pezzettini (tutti colorati però).
La mossa dei gay siculi è manifesta in quanto a scopi: è più facile vergare la superficie immacolata della mente e dell’anima dei bambini con i segni distintivi dell’ideologia del genere piuttosto che incidere a duri colpi di scalpello le personalità già formate dei loro genitori.
Ma al di là di questo ciò che colpisce è il tono tragicamente farsesco che assume la neonata – in tutti sensi – iniziativa “Palermo Pride Bimbi”. Quale orgoglio (pride) hanno da sbandierare gli infanti? Quale vessillo color arcobaleno dovrebbero sventolare sopra le loro testoline? Oppure non è vero proprio l’opposto: che si usino i bambini in modo strumentale per diffondere il dogma omosessuale?
Come impedire poi che nell’immaginazione del normo-etero sig. Rossi non si sovrappongano le scene del Gay Pride – tutte paillettes, nudità e baci omoerotici – a quella che vede un bimbetto seduto all’asilo ad ascoltare una fiaba con il ciuccio in bocca? Non si percepisce a pelle che, come minimo, c’è qualcosa che stona? Che c’è una sorta di violenza psicologica a danno dei pupi?
Il “Palermo Pride Bimbi” in fin dei conti non fa che inventare variazioni sul temadettato dall’Unar quando pubblicò i famigerati libercoli “Educare alla diversità” e dall’ONU sezione Europea quando redasse l’altrettanto famigerato “Standard per l’educazione sessuale in Europa”. Unire alle solite pappette dosi massicce di veleno omo-patico. Far succhiare agli infanti il latte della mamma chiamata Diversità. Nascondere tra le Barbie infermiera e la Barbie pattinatrice anche la Barbie-operata. Far balbettare agli infanti non solo i nostalgici ed usuali bisillabi “papà” e “mamma”, ma anche il più recente e facile monosillabo “gay”.
Il percorso di iniziazione all’orrore è diventato un gioco da bambini.
Tommaso Scandroglio
Commento di Giorgio Vitali:
"L'IMPORTANTISSIMO ARTICOLO PEDOFILIA DI STATO illustra con dovizia di particolari il PROGETTO di ISTITUZIONALIZZARE la pedofilia, anzi! la PEDERASTIA. Leggendo tutte le iniziative intraprese da lorsignori, è PERCEPIBILE che il progetto viene da lontano.Altrimenti NON ci sarebbe una così doviziosa presa di posizione da parte di Enti più o meno pubblici, EVIDENTEMENTE INFILTRATI da chi di dovere. D'altronde, il sottoscritto aveva più volte richiamato l'attenzione sul fatto che i PRETI PEDERASTI presi con le mani nella "marmellata", oltre a NON subire gravi sanzioni, restano spesso nella loro mansione. Sono solo trasferiti. Qualcuno potrebbe obiettare che, peccatucci a parte, la loro ordinazione NON può essere cancellata. Una bella favola. CONOSCO SOLO UN PRETE CHE, ACCUSATO (FALSAMENTE) DI PEDOFILIA, ha subito gravissimi processi ed è stato condannato. E ciò malgrado la partecipazione di gran folla di gente, genitori, ragazzi e ragazze, a lui fedelissimi. Questo prete è stato condannato perché non ha voluto PATTEGGIARE, come gli consigliava l'avvocato. Infatti, se avesse patteggiato avrebbe dovuto ammettere la sua colpa. CHE non aveva. Perché allora è stato accusato e poi condannato? PERCHè SI OPPONEVA ALLA LOTTIZZAZIONE di una gran parte dell'AGRO ROMANO, che doveva essere-per legge- salvaguardato. ASSIEME A GIUSEPPE TURRISI ABBIAMO GIRATO UN PAIO DI VIDEO NEL TERRITORIO TRASFORMATO IN UNA CITTà AL NORD DI ROMA, nel periodo di detenzione di quel prete. Video che possono essere visti su ACCADEMIA DELLA LIBERTà.
Tornando a NOI ciò che possiamo leggere nella lunga e dettagliata lettera sul PIANO PEDERASTIA dobbiamo aggiungere che NON ne siamo sorpresi. IL PROGETTO è QUELLO. La stranezza NON è nel progetto, ma nel fatto che finora il grosso della pubblica opinione non ne abbia preso atto. MA ANCHE QUESTO NON CI MERAVIGLIA: IL PROGETTO è RETRODATATO. CHI POTEVA SAPERLO AVREBBE DOVUTO SAPERLO.
[NOTA: noi siamo favorevoli all'EUGENETICA, non quella che intendono Lorsignori, che la praticano abitualmente, soprattutto sugli ALTRI, come siriani, irakeni, palestinesi, indiani d'America, pellirossa, negri ...etc... ma intendendola come nascita e crescita di persone SANE fisicamente e mentalmente, grazie ad interventi di prevenzione soprattutto IGIENICA e di sanità pubblica ( che oggi è in via di smantellamento)..di leggi contro gli aborti facili, la droga, ogni sorta di lavaggio del cervello, massificazione, abbrutimento diretto ed indiretto, E PERTANTO NOI ABORRIAMO ALLA PEDERASTIA COME LA FORMA PIU' PERVERSA DI DETERIORAMENTO DELLA NATURA UMANA, DELLO SPIRITO, DELLA TRASCENDENZA. Non a caso la famosa frase del CRISTO: sarebbe meglio una macina da mulino al collo......Ora è evidente che l'attività dei NEGRIERI di cui alcuni esponenti siedono NEL PARLAMENTO ITALYOTA consiste anche nel rifornire...chi? ma Lorsignori...di carne umana, possibilmente di bambini. Infatti, nessuno ci dice come mai dai lager dei vari luoghi italiani adibiti alla raccolta dei migranti, spesso RIESCONO AD EVADERE PROPRIO I BAMBINI... ma dove andranno???? Che ha detto il prete esorcista AMORTH del caso Manuela Orlandi?? Sarebbe bene che qualcuno i riflettesse.
IN CONCLUSIONE: HO SCRITTO ALL'INIZIO DI QUESTA MIA LETTERA CHE CERTE COSE SI POTEVANO PREVEDERE, A PATTO CHE SI LEGGESSERO LIBRI FORTUNATAMENTE ANCORA RINTRACCIABILI.
UNO DI QUESTI è: LA GUERRA OCCULTA di Malinsky-De Poincins, edito da Hoepli nel 1939 ( prefaz. J.Evola).
L'altro ( almeno per ora) è: L'OCCULTA STRATEGIA DELLA GUERRA SENZA CONFINI, a cura di GIACINTO AURITI, Agostino Greggi, Carmelo Ottaviano, Adelchi Perissinotto, Giovanni Scantamburlo. EDITO a cura del Centro Studi Politici e Costituzionali, ottobre 1972.
LEGGENDO ANCHE SOLO QUESTI TESTI SI CAPISCE CHE il progetto di dominazione...NON solo economico...ma attraverso la corruzione delle menti e dei corpi, va avanti da molto tempo. Probabilmente, in termini concreti e dettagliati, fin dalla fine dell'800. E come ben sapevano i romani, e soprattutto gli inglesi nell'epoca imperiale ( il rischio OMO era molto grave per chi doveva controllare un impero immenso con pochi uomini), leggere Kipling.
L'OCCASIONE PER LO SCATENAMENTO DELLE RIVENDICAZIONI OMO è STATO DATO DALLA RIFORMA DEL DIRITTO DI FAMIGLIA. IN PRECEDENZA, GLI EREDI ERANO SOLO I FIGLI, MENTRE LA VEDOVA ERA USUFRUTTUARIA. QUESTO FATTO ESCLUDEVA CATEGORICAMENTE I "COMPAGNI" DEL RICCO OMOSEX (detto anche "grand Monsieur", secondo la definizione data di Gide, peraltro anche grande scrittore, oltrechè noto frequentatore di bambini algerini e del quale consiglio la lettura di TUTTI i ROMANZI, [da equiparare a quelli di Hemingway, di Orwell, di Koestler, di Pitigrilli, di Soffici, Malaparte, Huxley] e di Jean Cocteau, anch'egli eccentrico uomo di cultura ed amante del noto attore Jean Marais che nei film faceva la parte del "bellone". Col nuovo diritto di famiglia anche la moglie eredita. DA QUI la richiesta del MATRIMONIO per i GAY. E' banale, molto banale, ma è vero. SOLDI SOLO SOLDI NIENT'ALTRO CHE SOLDI"
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