Cominciano a circolare interviste, dichiarazioni, articoli e manifesti delle comunità israelitiche europee che denunciano il pericolo di una ondata di antisemitismo da parte di quelle comunità che sono da sempre critiche sulla politica Israeliana verso i Palestinesi e che sono esasperate dalle azioni che lo stato di Israele sta conducendo con la scusa di difendersi dai razzi di Hamas, usando potenti mezzi e strumenti bellici che in 14 giorni di guerra hanno già provocato diverse centinaia morti e migliaia di feriti.
La sproporzione tra causa ed effetto è del tutto evidente, ma le fonti ufficiali Israeliane ed i loro alleati in USA continuano a fare finta di avere una reale necessità di difendersi da attacchi pericolosissimi..!
D'altronde la storia passata e recente dimostra nei fatti ed al di là di ogni dubbio, che in medio oriente se c’è un oppressore è lo stato di Israele e se c’è un oppresso è il popolo Palestinese!
Il rancore verso Israele diventa perciò rancore contro gli ebrei che lo appoggiano!
Mettetevi nel panni dei milioni di Arabi che vivono in Europa e che vedono i loro fratelli massacrati, affamati, depredati ed umiliati ogni giorno e chiedetevi perché mai non dovrebbero odiare coloro che appoggiano ed approvano un simile comportamento..!
L’arroganza, la prepotenza e la supponenza che il movimento sionista che è alle radici dello stato Israeliano dimostra e che nasce da una supposta superiorità sancita da Dio stesso nella bibbia e nel thalmud non sono certamente un viatico per una convivenza che non si può realizzare solamente a causa di questo atteggiamento.
La dimostrazione sta nella storia.
Prima che il sionismo aggredisse e scacciasse i Palestinesi dalle terre che erano loro da secoli e secoli, in tutti i Paesi arabi gli ebrei hanno convissuto pacificamente senza subire alcuna prepotenza, alcuna ingiuria, alcuna persecuzione.
Lo stesso d'altronde accadde in Spagna dove i mori dominarono per 900 anni.
Questo dimostra che l’attuale impossibilità di una convivenza pacifica tra ebrei e Palestinesi è da addebitare esclusivamente ad Israele a causa della sua arrogante supponenza razzista!
(Stralcio di una lettera di Alessandro Mezzano)
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Commento di Paolo D'Arpini: "Parlare di antisemitismo, volendo significare antiebraismo, è secondo me improprio e fuorviante. Semiti son tutti i popoli arabi, palestinesi compresi. Anzi lo sono più loro degli israeliani. Infatti sappiamo bene che la stragrande maggioranza degli ebrei israeliani sono di origine ashkenazita, quindi non semiti ma kazari (di etnia turcomanna).
Forse fa parte del gioco antisemita israeliano il parlare di "antisemitismo" solo in funzione di salvaguardia ebraica.
Anche perché nel mondo sono sempre più frequenti proteste antisioniste ed anti israeliane messe in atto dalle comunità ebraiche tradizionali, leggasi originarie. Da ciò si intuisce che i sionisti cercano di "giustificarsi" ponendo le mani avanti sulle cause dell'antiebraismo che avanza in varie componenti della società, non solo in casa musulmana ma anche cristiana e di altre fazioni religiose.
Dal che si può intuire che le accuse sullo scatenarsi di "ondate antisemite", avanzate da "ebrei" sionisti ashkenaziti, ha un duplice significato e fine: da una parte serve a ricompattare il "gruppo", che è spurio dal punto di vista etnico ma unito dal punto di vista "religioso", e dall'altra serve a giustificare l'aggressione sionista in corso, alludendo che la responsabilità dell'antisemitismo non sta nel comportamento razzista israeliano bensì nella reazione antisemita dei "goym"....
I nostri saggi padri latini dicevano:
"Excusatio non petita, accusatio manifesta.."
Migliaia di ebrei israeliani protestano contro israele
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