venerdì 7 febbraio 2014

L'italia è salva.. con 500 milioni di promesse (Letta ringrazia per l'elemosina)




















Letta.... vu comprà...?


Mentre nel Paese le ditte chiudono o si trasferiscono, il nostro Premier Letta è riuscito a portare a casa 500 milioni di promesse di investimenti da parte di un Emiro facente parte del Gruppo degli Emirati Uniti dell’Arabia Saudita.

E’ veramente una grande notizia di cui possiamo brindare, conoscendo i Sauditi come grandi calcolatori Economici, non riesco a convincermi  quale settore dell’Industria Italiana morente può aver richiamato gli investimenti stranieri.

Immagino come unica soluzione possibile, il finanziamento promesso sia relativo allo stampaggio in Italia di milioni di Corani “Il Libro Sacro del Grande Profeta dell’Islam Maometto”, da distribuire gratuitamente agli Italiani, talmente arretrati in materia di Profeti della nostra Civiltà che hanno indotto i Sauditi a regalarci il Libro Sacro, per guidarci nella Giustizia, nell’Onestà, in Sociologia e Umanesimo, di cui noi Italiani  abbiamo perso le tracce, ed inoltre, per sapere un po’ di più sulle politiche di turno del nostro Paese: chi può grattare evadendo le punizioni di legge, chi va o non va in galera, quanto durerà l’austerità Nazionale gestita dal Potere della Kasta pur trovandoci in tempi di pace, oppure ringraziare l’Emiro Saudita per i 500 milioni di mancia per l’appoggio Italiano sui conflitti in Africa e Medio Oriente mentre la Germania si è tirata fuori dai giochi di Potere Internaz.
Vedo che al Quirinale e a Palazzo Chigi hanno perso il controllo sulla Politica economica del Paese, non 500 milioni di umiliazioni, ma cento miliardi e forse molto di più possono essere trovati localmente, eliminando le spese superflue dello Stato, quelle inutili che continuano ad aggravare il debito pubblico Italiano.
Ogni giorno si scoprono mascalzonate sostenute da politici di turno passati e presenti, nel creare posizioni d’oro per i sostenitori del Partito di appartenenza, evadendo la giustizia pur riconoscendo i danni arrecati al Paese e ai lavoratori.
Nello slancio necessario al Paese oltre i vari parametri imposti dalla Politica deficitaria, fra i tanti progetti disponibili per riavviare la ripresa nel nostro Paese, ve n’é uno che da solo rappresenterebbe la manna caduta dal cielo, un progetto che farebbe risparmiare il 90% dei costi dell’Energia Elettrica al consumatore finale, promuovendo centinaia di migliaia di posti di lavoro.
La grande delusione Italiana: Dall’Impero della Cultura a servi della corruzione e delle Lobby. L’Italia che i nostri progenitori hanno speso enormi fatiche, per portare il Paese al riconoscimento di meriti Internazionali, per far si che il futuro delle seguenti generazioni fosse fiero di appartenere ad una Nazione storicamente all’altezza di concorrere con le più grandi Nazioni del Mondo.
Purtroppo, svegliandoci all’alba di ogni giorno da poi diversi anni, dobbiamo affrontare le umiliazioni per mancanza di quelle forze rappresentative Politiche e di Governo, incentrate esclusivamente sui propri interessi. L’Olocausto dell’onestà Politica Nazionale.
STORIE CHE FANNO VOMITARE GLI ANIMALI DEL PIANETA TERRA.
(L’Emiro è stato informato per rendersi conto con chi ha a che fare).

Dal 1972 al 1992 per decreto legge emesso da Giovanni Leone (considerato l'uomo degli scandali, poi obbligato a dimettersi), allora Presidente della DC, tutti i lavoratori Italiani furono derubati di una tassa addizionale inizialmente programmata per la creazione di un Fondo GESCAL che avrebbe permesso allo Stato di raccogliere miliardi aggiuntivi con la causale di fabbricare case economiche per le necessità del Paese.

Fu rafforzato l'Ente denominato IACP amministrato da personale Politico ubbidiente al Partito della DC con l’avvallo del PC, nel quale furono incamerati una parte dei soldi raccolti e iniziarono a costruire case a costi superiori al valore di mercato, per far fronte al supporto della corruzione Politica Italiana ormai incarnata a livello Nazionale.
In quanto al resto dei soldi, la parte più consistente della torta costruita in vent’anni di ricavi equivalenti a migliaia di miliardi, non si sa che fine abbiano fatto. Nel frattempo molti Politici sono diventati ricchissimi attraverso il Finanziamento ai Partiti, trasferendo ingenti Capitali all’estero.
Pare che la DC, o chi per lei, disponesse di molti Palazzi in Svizzera. Pare che il Presidente Moro, in poco tempo divenne miliardario, ma non riuscì a portarsi dietro la sua fortuna, eliminato ante tempo dalle Brigate Rosse.
Pare che varie storie di suicidi eccellenti siano collegati a intrallazzi Politici Stato Mafia per interessi Economici che sicuramente non porteranno nell’aldilà.

Bisognerebbe chiedere alla DC, ai Sindacati e ai Governi ombra di allora, i quali Governarono il Paese per tanti anni, sempre protetti da un sipario Politico, Giuridico e informativo impenetrabile, come nacque e svuotarono il pentolone senza fondo, che diede origine al penoso debito Pubblico Nazionale sempre crescente dall’inizio della crisi Italiana dagli anni 70 sino ai nostri giorni. Una progressiva crisi Industriale che si riversò in modo inflazionistico sulle abitazioni per mantenere il PIL Nazionale.

Terminate le costruzioni nel 1975, lo IACP iniziò ad assegnare le case alle famiglie a condizioni di riscatto, in modo che l'Ente rientrasse nei soldi della costruzione attraverso i mutui Bancari. Il colpo di scena, i documenti relativi al riscatto non sono mai arrivati, malgrado proteste e ricorsi alle Autorità superiori. Nessuno risponde per non cascare nell'inganno. Intanto i Condomini pagavano le bollette mensili gonfiate, deprivati persino dei servizi fatturati e mai goduti, il tutto per mantenere una Piramide di corrotti e corruttori al servizio dei vari Partiti.

Nel 2001 lo IACP viene sostituito in gran segreto dall'ALER, cancellando ogni precedente accordo con gli inquilini. L'ALER subentra come dipendenza della Regione Lombardia amministrata da rappresentanti della Chiesa Cristiana, la quale con la forza si impadronisce delle abitazioni già pagate oltre dodici volte il valore originale, sottraendo sia i soldi iniziali versati dai lavoratori alla GESCAL, sia i pagamenti versati dagli inquilini per oltre 37 anni: le abitazioni  diventano prepotentemente proprietà della Regione nelle mani del Partito di Gesù Comunione e Liberazione.

L'ALER, come dipendenza della Regione Lombardia, Governata da  Roberto Formigoni dal 1995 sino al 2012, apparente autore del colpo mancino del millennio, rappresentante del Partito della Chiesa “Comunione e Liberazione” ubbidiente al gioco Politico del magna tu che magno anch’io, il tutto soffocato per anni dall’informazione,minacciando di sfratto tutte le famiglie che non sottostanno a pressioni e soprusi imposti dal sistema, con l'appoggio dei Sindacati e dei Politici a libro paga.

Il caso non fu mai risolto nonostante i vari cambi di Governo. Uno scandalo di grandi proporzioni di cui non tutti sono informati, e fu riportato all'attenzione dell'opinione pubblica mondiale come uno dei tanti reati impuniti dello Stato Italiano in armonia con l’operato della Chiesa.

Oggi la Nazione oltre alla Crisi, paga le conseguenze dei furbetti, con una recessione causata da diversi decenni di Sciacallaggio Politico e Spirituale, sostenuto da sceneggiate domenicali di piazza.

Un giorno gli Italiani si chiederanno: Ci sono ancora i Cristiani?

Non so se avete capito: si sono mangiati i miliardi versati alla GESCAL in vent’anni di furti istituzionalizzati, si sono mangiati le abitazioni pagate e i versamenti di trenta sette anni di speculazioni, l’ALER attualmente riversa in una forte situazione debitoria fallimentare e sperano di farla franca. Dove sono finiti i nostri soldi e le nostre case? Il mondo vuol sapere Maledetti araffoni.

Anthony Ceresa. (Milano Italia).

giovedì 6 febbraio 2014

Hollywood Party - Come il cinema aiuta la politica d'aggressione...



Black Hawk DawnZero Dark Thirty e Argo sono solo alcune delle grandi recenti produzioni che mostrano come l'industria del cinema di oggi promuova la politica estera degli Stati Uniti. Ma il film viene utilizzato nella propaganda fin dall'inizio del 20.mo secolo e la collaborazione di Hollywood con dipartimento della Difesa, CIA e altre agenzie governative non è una tendenza moderna. Con l'assegnazione dell'Oscar del miglior film ad Argo di Ben Affleck, da parte di Michelle Obama, l'industria mostra quanto sia vicina a Washington. Secondo Soraya Sepahpour-Ulrich, 

Argo è un film di propaganda che nasconde la brutta verità sulla crisi degli ostaggi iraniana ed è volto a preparare il pubblico statunitense allo scontro con l'Iran: “Gli osservatori della politica estera sanno da tempo che Hollywood riflette e promuove le politiche statunitensi (a sua volta, determinate da Israele e dai suoi sostenitori). Tale fatto fu reso pubblico quando Michelle Obama annunciò l'Oscar per "Argo", film anti-iraniano assai propagandistico. Tra scintillio ed eccitazione, Hollywood e Casa Bianca rivelano il loro patto e mandano un messaggio in tempo per i prossimi colloqui sul programma nucleare iraniano (...) Hollywood ha una lunga tradizione nel promuovere la politica degli Stati Uniti. Nel 1917, quando gli Stati Uniti entrarono nella Prima Guerra Mondiale, il Comitato per la pubblica informazione (CPI) del presidente Woodrow Wilson arruolò l'industria cinematografica degli USA per produrre film di propaganda a sostegno della 'causa'. George Creel, presidente della CPI, credeva che i film avessero un ruolo nel "portare il Vangelo dell'americanismo in ogni angolo del globo." Il patto si fece più stretto durante la seconda guerra mondiale (...) il contributo di Hollywood fu la propaganda. Dopo la guerra, Washington ricambiò utilizzando sussidi e disposizioni speciali del Piano Marshall, e il suo peso per eliminare le resistenze all'apertura dei mercati cinematografici europei (...) Hollywood e la Casa Bianca hanno accolto con entusiasmo "Argo" e il suo messaggio propagandistico, senza vergogna e nascondendo deliberatamente un aspetto cruciale di tale evento "storico". Lo scintillio seppellisce il fatto fin troppo importante che gli studenti iraniani che assaltarono l'ambasciata statunitense di Teheran, svelarono al mondo gli oscuri segreti d'Israele. I documenti classificati "SECRET" rivelarono le attività della Lakam. Nata nel 1960, la Lakam era la rete israeliana dedita allo spionaggio economico negli Stati Uniti, alla "raccolta di intelligence scientifica negli Stati Uniti per l'industria della difesa di Israele'". (Soraya Sepahpour-Ulrich, L'Oscar di Hollywood ad "Argo": ed i vincitori sono... il Pentagono e la lobby israeliana)


Per un vero resoconto della crisi degli ostaggi in Iran, un'operazione segreta della CIA, Global Research consiglia di leggere l'articolo di Harry V. Martin del 1995: La vera storia degli ostaggi iraniano dal dossier di Fara Mansoor: “Fara Mansoor è un esiliato. Non infranse nessuna legge negli Stati Uniti. Il suo crimine è la verità. Cosa dice e i documenti che porta equivalgono alla sua condanna a morte, Mansoor è un iraniano che faceva parte della "dirigenza" dell'Iran molto prima della cattura degli ostaggi del 1979. I dati di Mansoor effettivamente svelarono la teoria dell'"October Surprise" con cui la squadra di Ronald Reagan e George Bush pagarono gli iraniani per non liberare i 52 ostaggi statunitensi fino a dopo le elezioni presidenziali del novembre 1980 (…) Con migliaia di documenti a sostegno, Mansoor dice che la "crisi degli ostaggi" fu uno "strumento di gestione" politico creato dalla fazione pro-Bush della CIA, e usato in alleanza con i fondamentalisti islamici di Khomeini.” Lo scopo era duplice: 
- Tenere l'Iran, intatto e senza comunisti, sotto il pieno controllo di Khomeini.
- Destabilizzare l'amministrazione Carter e portare George Bush alla Casa Bianca". (Harry V. Martin, The Real Hostage Crisis Iran: A CIA Covert Op)


Zero Dark Thirty è un altro grande film propagandistico che ha suscitato indignazione all'inizio di quest'anno. Sfrutta gli orribili eventi dell'11 settembre per presentare le torture come un male efficace e necessario: “Zero Trenta Dark è inquietante per due ragioni. In primo luogo, lascia lo spettatore con l'impressione errata che la tortura abbia aiutato la CIA a trovare il nascondiglio di bin Ladin in Pakistan. In secondo luogo, ignora l'illegalità e l'immoralità della tortura come strumento d'indagine. Il thriller si apre con le parole "Basato su resoconti di prima mano su eventi reali". Dopo aver mostrato i filmati dei terribili attacchi dell'11/9, passa a una lunga e impressionante rappresentazione delle torture. Il detenuto "Ammar" viene sottoposto a waterboarding, posizioni di stress, privazione del sonno e confinato in una piccola scatola. Rispondendo alle torture, divulga il nome del corriere che porta infine la CIA alla posizione e all'assassinio di bin Ladin. Sarà buon teatro, ma è impreciso e fuorviante". (Marjorie Cohn, "Zero Dark Thirty: Torturare i fatti”)


All'inizio di quest'anno i Golden Globe hanno spinto alcuni analisti a criticare l'oscura "celebrazione dello Stato di polizia" di Hollywood sostenendo che il vero vincitore del Golden Globe è il complesso militare-industriale: “Homeland ha avuto miglior serie tv, e migliori attore e attrice televisivi. È uno spettacolo molto divertente che in realtà ritrae alcuni dei difetti del sistema MIIC. Argo ha avuto miglior film e miglior regista. Glorifica la CIA e Ben Affleck ha assai elogiato la CIA. La migliore attrice è Jessica Chastain, per l'infame film che propaganda la tortura”.


Il Complesso Militare Industriale d'Intelligence ha un ruolo sempre più pervasivo nella nostra vita.  Nei prossimi anni vedremo film sull'uso dei droni di forze di polizia e spionaggio negli Stati Uniti. Già vediamo filmati che mostrano come le spie possono violare ogni aspetto della nostra privacy, gli aspetti più intimi della nostra vita. Con film e serie TV che celebrano queste estensioni cancerose dello Stato di polizia, Hollywood e i grandi studi banalizzano le idee che ci presentano, mentendo al pubblico creando storie fasulle per coprire ciò che accade realmente. (Rob Kall citato sul Washington BlogThe CIA and Other Government Agencies Dominate Movies and Television)


Tali collegamenti problematici di Hollywood furono esaminati in un articolo approfondito di Global Research del gennaio 2009: Lights, Camera... Covert Action: The Deep Politics of Hollywood. L'articolo elenca un gran numero di film in parte sceneggiati a scopo propagandistico da dipartimento della Difesa, CIA e altre agenzie governative. E' interessante notare che quest'anno, il regista premio Oscar Ben Affleck abbia collaborato con la CIA nel 2002 recitando in The Sum of All Fears. “Gli autori Matthew Alford e Robbie Graham spiegano che rispetto alla CIA, il dipartimento della Difesa "ha un rapporto 'aperto' ma appena pubblicizzato con la Tinsel Town", che "pur moralmente discutibile e poco pubblicizzato, almeno avviene in ambito pubblico." Alford e Graham citano un rapporto del 1991 della CIA che rivela l'influenza tentacolare dell'agenzia non solo nel cinema ma anche nei media, dove “intrattiene rapporti con giornalisti di ogni importante radio, giornale, settimanale e rete televisiva della nazione". Non fu che nel 1996 che la CIA annunciò che "sarebbe ora di collaborare apertamente nelle produzioni hollywoodiane, presumibilmente con una stretta 'consulenza'": “La decisione dell'Agenzia di lavorare pubblicamente con Hollywood fu preceduta dalla "Relazione della task force sulla Grande Apertura della CIA" del 1991, redatta dalla Task Force della Grande Apertura del neodirettore della CIA Robert Gates, che segretamente discusse, anche se ironicamente, se l'Agenzia dovesse essere meno reticente. La relazione riconosce che la CIA "oggi ha rapporti con giornalisti di ogni importante radio, giornale, settimanale e rete televisiva della nazione", e gli autori della relazione notano che ciò li ha aiutati a "trasformare alcuni "fallimenti dell'intelligence" in successi dell'"intelligence", contribuendo alla limatura di innumerevoli altre." E continua rivelando che la CIA in passato persuase giornalisti a rinviare, modificare, tenersi o anche rigettare storie che avrebbero leso gli interessi sulla sicurezza nazionale" (...)


Il romanziere Tom Clancy ebbe un rapporto particolarmente stretto con la CIA. Nel 1984 Clancy fu invitato a Langley dopo aver scritto Caccia a Ottobre Rosso, poi ridotto in film del 1990. L'Agenzia l'invitò di nuovo quando lavorava su Giochi di potere (1992) e per l'adattamento cinematografico venne concesso l'accesso alle strutture di Langley. Di recente, The Sum of All Fears (2002) raffigura la CIA rintracciare dei terroristi che vogliono fare esplodere una bomba nucleare sul suolo statunitense. Per tale produzione, il direttore della CIA George Tenet guidò personalmente gli autori in un tour al quartier generale di Langley, la star del film Ben Affleck consultò gli analisti dell'Agenzia, e Chase Brandon ne fu un consulente. Le vere ragioni della CIA nell'adottare un ruolo "consultivo" in tali produzioni furono chiaramente rilevate dal commento solitario dell'exAssociate General Counsel della CIA, Paul Kelbaugh. Nel 2007, mentre era in un college in Virginia, Kelbaugh tenne una conferenza sul rapporto della CIA con Hollywood, in cui un giornalista locale era presente. Il giornalista (che ora vuole restare anonimo) scrisse una recensione della conferenza che riguardava la discussione di Kelbaugh sul thriller del 2003 The Recruit, interpretato da Al Pacino. La revisione rilevò, secondo Kelbaugh, che un agente della CIA era sul set per tutta la durata delle riprese con il pretesto della consulenza, ma il suo vero lavoro era deviare i realizzatori, avrebbe detto Kelbaugh secondo il giornalista (...) Kelbaugh enfaticamente negò tale dichiarazione pubblica. (Matthew Alford e Robbie Graham, Lights, Camera... Covert Action: The Deep Politics of Hollywood)

Durante la Guerra Fredda, l'agente della CIA del Psychological Strategy Board (PSB), Luigi G. Luraschi, era un dirigente della Paramount. "Aveva assicurato l'accordo di diversi direttori di casting nel presentare sottilmente 'negri ben vestiti' nei film, tra cui 'un dignitoso maggiordomo negro' che apparisse 'come uomo libero'". Lo scopo di tali cambiamenti era "ostacolare la capacità dei sovietici di sfruttare al meglio gli scarsi risultati del nemico nelle relazioni razziali e per dare un'impressione particolarmente anodina degli USA che all'epoca erano ancora impantanati nella segregazione razziale." (Ibid). Le ultime produzioni cinematografiche premiate dimostrano che la visione manichea del mondo dedotta dalla politica estera degli Stati Uniti, non è cambiata dalla Guerra Fredda. L'alleanza Hollywood-CIA è viva e vegeta e ritrae ancora gli USA come "leader del mondo libero" che combattono il "male" in tutto il mondo: “L'incastro tra Hollywood e apparati di sicurezza nazionale rimane stretto come sempre, ci ha detto l'ex-agente della CIA Bob Baer. "C'è una simbiosi tra la CIA e Hollywood" (...) le affermazioni di Baer hanno un peso nelle riunioni di Sun Valley, l'annuale convegno nell'Idaho in cui diverse centinaia grandi nomi dei media statunitensi, tra cui tutti i principali studi di Hollywood, discutono delle strategie mediatiche collettive per il prossimo anno”. (Ibid).


Julie Lévesque Global Research,

Traduzione di Alessandro Lattanzio - SitoAurora

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mercoledì 5 febbraio 2014

Sessismo? Grillini bambini rispetto alle volgarità di Hardcore, del "celodurismo" degli spettacolini di Cicciolina e di Luxuria.. etc.



Un pullulare di grida scandalizzate inonda in queste ore la televisione (si fa per dire) pubblica (specialmente Rai3), ancor più determinata di quella del magnate (o magnaccia, fate voi) di Hardcore!

Il grido è unanime:  “guai al Sessismo del Movimentismo a Cinquestellismo..…,”ma dove siamo arrivati, pom..….pon e  cotillon…..”, “che faresti in macchina con la ….Gelmini…..scapperesti? ”…”ti capisco…”, ecc.

Queste e altre  amenità  non meno grottesche imperversano senza il minimo senso del pudore di quanti/e le pronunciano, mentre il novello Enrico Toti, catapultato dal pulpito di Rete 4, si finge (complice) delfino dell’irriducibile siliconato - novello silvioclonato - neo-duce e discetta di politica ed economia, ospite di Ballarando sotto le stelle, incalzato da un brillantissimo Floris che non manca di ricordare la pericolosità di Beppe Grillo, incontrovertibilmente colpevole di aver avuto un grave incidente stradale!!!

Questo ci è dato di vedere! Questo è sotto gli occhi di tutti.

Ma dove hanno vissuto negli ultimi venti anni questi/e immacolati/e (pardon, volevo dire imbiancati/e) censori/e (pardon, volevo dire sepolcri/e)? Dove vivevano quando attraverso il meretricio televisivo scalava la politica il "matricolato (tessera 1816) piduista” che  ha devastato, a livello morale, il nostro Paese?https://www.youtube.com/watch?v=_bvBbz_pCgM. Dove vivevano mentre, scimmiottato nel più becero sessismo maschilista dalla “mafiosamente incaprettata” televisione pubblica  https://www.youtube.com/watch?v=jUbsjA16uBkcandidava le sue preferite nella politica? https://www.youtube.com/watch?v=Tn1mRQrQ-jo

IPOCRITI, IPOCRITI E IPOCRITI! Vergogna, mille volte vergogna e ancora VERGOGNA!! Venti anni di svilimento della figura della donna aspettavano giustappunto questi opportunisti della farisaica scena politica che domina nel nostro Paese!!!

Adriano Colafrancesco

martedì 4 febbraio 2014

Chist'è 'o paese d' 'o sole, chist'è 'o paese d' 'o mare, chist'è 'o paese addo' tutt' ...



Caro Casini, ma in che razza di Paese viviamo? Quali sono
i veri valori
della nostra classe politica?

L’Europa ci addita come il Paese della corruzione* riferendosi esplicitamente al corruttore per eccellenza - e senza mezzi termini denunciandone le mostruose “leggi ad personam” su cui fonda la sua tutela dal carcere - e noi stiamo ancora a sorbire  e subire il tuo ondivago opportunismo che (testuale dal TG1) sei “stato accolto come il figliol prodigo” (inequivoco il riferimento alla presunta divinità del Sultano di Arcore).
In che Paese viviamo? Di fronte a una destra che si fa astutamente spezzatino in visa di ricompattarsi al momento opportuno (sempre sotto la guida dell’indecente oracolo) stiamo a discutere delle invettive autolesionistiche dei grillini – incolpati come poliziotti rei di aver preso ad insultare rapinatori colti con le mani nel sacco! – mentre tolleriamo il nuovo capo della sinistra che rilegittima un pregiudicato legiferando insieme a lui!!! Ma in che Paese viviamo? Vergogna, vergogna, vergogna e ancora Vergogna!!!...con tutto il cuore!

* BRUXELLES, 3 Febbraio 2014
Dalla prima relazione sulla corruzione della Commissione Ue in Europa.: l’Italia «deve astenersi dall'approvare leggi ad personam», che favoriscono il fenomeno della corruzione…nel solo caso delle grandi opere pubbliche la corruzione in Italia è stimata al 40% del valore totale dell'appalto.

Le grandi opere di costruzione, come la ricostruzione post-sisma a l'Aquila, per l'Expo Milano 2015, per la linea ferroviaria ad alta velocità Torino-Lione sono "particolarmente esposte al rischio di distrazione di fondi pubblici e infiltrazioni criminali".

I milioni di euro al chilometro dell'alta velocità in Italia - 47,3 milioni di euro nel tratto Roma-Napoli, 74 milioni di euro tra Torino e Novara, 79,5 milioni di euro tra Novara e Milano, 96,4 milioni di euro tra Bologna e Firenze – contro 10,2 milioni di euro al chilometro della Parigi-Lione, 9,8 milioni di euro della Madrid-Siviglia
9,3 milioni di euro della Tokyo-Osaka. "In totale il costo medio dell'alta velocità in Italia è stimato a 61 milioni di euro al chilometro".

Adriano Colafrancesco



Ed in aggiunta sulla stessa linea:

Mi piace rovinare il fegato altrui, visto che il mio è già da tempo -metaforicamente- andato a facildonne. Quindi:
  • La corruzione in Italia chiude il bilancio a 60 miliardi di euro all'anno. Ma i nostri parassiti gorgheggiano di legge elettorale, cioè di poltrone. Non vogliono metterci mano, ovviamente, altrimenti come farebbero a vivere?
  • Nessun accordo in "Commissione Lavoro" alla Camera per porre un freno alle pensioni d'oro. Non siete sorpresi e ve lo aspettavate? Vuol dire che siete svegli e arrabbiati. 
  • In Campania ci sono 70.000 case accertate abusive, ed altre 200.000 in esame. Non mi risulta ci sia una (UNA!) sola ruspa in azione demolitrice. In compenso i parassiti troveranno il modo di insabbiare tutta la faccenda, come per le slot machines. Troppi voti, troppi ricatti.
  • La Regina Elisabetta il 3 Aprile prossimo sarà da Napolitano. Chissà se l'ex Camicia Nera, l'ex filo Nazista le chiederà come fa la Corte Inglese a costare un quarto che un presidente italiano costa ai cittadini.
  • Nei Paesi musulmani il ladro è un "amputato". Nei Paesi nordici europei è un "imputato". In Italia è un "deputato".
  • Francesco papa ha detto: "Anche Dio piange". A parte la cantonata teologica,  in senso metaforico mi sembra del tutto verosimile e naturale che il sig. Dio pianga: evidentemente si è soffermato a guardare lo Stivale.
  • Ma Mastrapasqua si sarà mai confuso in decisioni, firme, carta intestata, bilanci ecc. con 25 poltrone diverse su cui sedeva?
E per oggi basta, gente. 
Lucidate la lupara, però.
Fabrizio Belloni
cell. 348 31 61 598


lunedì 3 febbraio 2014

Tempi satanici - Occhio trucido ed "estetica" sanguinaria

Critica dell'estetica sanguinaria


Oggi scontiamo una realtà cruenta anche esteticamente, come rivelano le immagini ritraenti corpi umani mutilati, ibridi uomo-animali e mutanti mostruosi, sconcertanti nella loro vitrea espressività.

Ma è soprattutto la morte, a volte in diretta, di scoiattoli, zebre, squali, cani, cavalli, splendide e indifese farfalle, atrocemente sacrificati sull’altare dell’arte, a farci chiedere se una tale sanguinaria estetica non sia la premessa dell’anti arte e il segnale di un generale degrado dell’intera vita umana giunta, con tutto il suo corredo ipertecno-logico, al capolinea dell’abbrutimento.

Contrariamente a quanto si va scientificamente teorizzando sull’alterità animale - il cui contributo, secondo Roberto Marchesini, è stato “tutt’altro che passivo nel complesso ontologico dell’uomo”, al punto che bisognerebbe “riconsiderare i debiti referenziali contratti dall’uomo” con essa -, l’arte predilige la strada dell’abbattimento animale e del disfacimento estetico generalizzato, in funzione anche del convincimento che le due sfere, etica ed estetica, hanno finalità e percorsi diversi, pur quando è la carne ad essere massacrata e posta in croce in nome di una volontà estetica immemore che la violenza, a qualsiasi oggetto o soggetto si rivolga, non è altro che la risposta irrazionale ad una impotenza creativa ed esistenziale. Nonostante ciò, lo sterminio di animali in nome dell’arte prolifica indisturbato, dentro e fuori il recinto estetico, come se fosse un divertimento d’autore.

Questa che sembra essere l’impossibilità dell’uomo (e della critica) di reagire fermamente a tali gratuiti crimini, ricorda l’effettiva incapacità di opporsi alle correnti e alle onde marine da parte degli organismi nectonici, che così sono costretti a un continuo movimento trascinatore, per loro irreversibile!

Che non sia diventata l’arte un organismo nectonico di rilevanza psicopatologica, o, non piuttosto, un accurato e macabro divertissement fine a se stesso? Un divertimento la cui miseria non sta nell’astenersi dell’uomo dal pensare la morte, pensiero che secondo Pascal lo rendeva illusoriamente felice, quanto invece nella programmata reiterazione del gesto violento a scopo scandalistico. Che sia il corpo umano o animale ad essere ri-presentato in situazioni strazianti ed alienanti, non fa differenza: le ripugnanze visive, che se amplificate oltremisura degenerano nella nausea (morale) e nel barocchismo dello stupore (estetico), rimandano in chi le produce ad un preesistente e profondo, patologico, disturbo interiore. Niente di più può allontanarci dalla riflessione sulla morte che non sia la spettacolarizzazione di essa a fini estetico – commerciali…

Con queste prerogative l’arte è giunta oggi sulla soglia del post, umano e organico, con un accumulo di inquietanti quesiti che grondano più etica che estetica…. Tanto clamore attorno alla morte potrebbe essere un modo nuovo di esorcizzarla, ma nella maggior parte dei casi è l’accurato prosieguo di reiterati modi platealmente violenti e disgustosi; modi programmati e tutelati da una critica irresponsabile e da un mercato senza scrupoli che fanno leva sullo stupore per reclutare gli artisti da porre in vetta alla piramide dell’arte e del mercato.


Così è capitato per Hermann Nitsch (l’artista macellaio sanguinario per antonomàsia), per Damien Hirst, per Maurizio Cattelan e per Paola Pivi…

Come reagire di fronte all’aberrante azione di quest’ultima di togliere dalla loro nicchia ecologica alcune zebre per localizzarle sulle freddi nevi? Evidentemente la realtà della Pivi non è quella dell’etologo, secondo il quale le zebre sono “mammiferi i cui sensi risultano sviluppati; nessun rumore sfugge loro e anche la vista è molto acuta”.

È semmai una realtà crudele, masochista, che sarebbe giusto, una volta per tutte, rivolgere verso se stessi e lasciare così vivere tranquillante l’Anima…le che, a modo suo, si avvale di comportamenti migliori di quelli utilizzati dall’uomo.

Dislocare coattamente, dalle temperature caldissime delle grandi praterie africane al freddo gelido delle nevi, mammiferi di tale sensibilità è una violenza umana in nessun modo giustificabile 




L’elenco della morte in diretta o in differita di animali, ormai cavie dei nuovi laboratori estetici, è abbastanza lungo. Maurizio Cattelan, tanto per citare pochissimi esempi, con la sua opera Bidibibodibiboo (1996), espressione magico- rituale risalente a Mary Poppins, offre allo spettatore il suicidio in diretta di un docile scoiattolo. Invece un furbacchione e immorale artista costaricano, lega in una galleria d’arte un cane randagio costringendolo alla fame e alla sete. Perché? Il povero errante morirà di lì a poco, colpevole di nulla.

I luoghi preposti a questi crimini non sono più i macelli (Damien Hirst afferma di volerne costruire uno all’interno del suo studio), ma le gallerie d’arte che ad essi si sono sostituite, in ragione del generale sovvertimento estetico, morale e semantico…

A ridosso di una volontà produttiva funzionale al mercato dello stupore, nel linguaggio artistico tutto diventa, dalla zoologia all’informatica, dall’elettronica alla robotica, dalla biologia alla chirurgia plastica e all’ingegneria genetica, corollario estetico del memento mori: assillante promemoria della finitudine dell’uomo. Una finitudine umana a quanto pare carnefice, se per compensare la propria imperfezione rende l’Anima…le capro espiatorio. Ma, a differenza dell’uomo, esso non ha nessuna colpa primordiale da espiare, né pulsioni da rimuovere.

La differenza del patrimonio genetico tra uomo e primati è del due per cento. E questa differenza è nota solo all’uomo, così come è soltanto a lui nota la sua finitudine e la sua ipotetica superiorità sugli altri primati.


E se l’Anima…le si vestisse con i panni dell’artista, del politico, dell’insegnante, dell’impresario e del cibernauta, gli somiglierebbe?


L’uomo già vestito, truccato, sa cosa e come rispondere, mentre lo scimpanzé, il minorato del due per cento, non può, ma forse sa, rispondere. È meglio che permanga, in questo e in altro, muto e nudo! Gli Anima…li hanno una tale bellezza di forme e di colori variegati da poter fare a meno di qualsiasi tra-vestimento.


Vecchio, stanco e abbastanza deluso, tanto da scrivere: “È un errore supporre che l’uomo abbia ancora un contenuto o debba averne uno”, Gottfried Benn confidava al suo migliore amico F.W. Oelze qualcosa di sconcertante: “Quanto più invecchio tanto più mi sembra enigmatico ciò che l’uomo propriamente rappresenta in quanto fenomeno zoologico. Non è un animale, ma quello che egli è è talmente inquietante e infido che per giorni interi non posso più posare gli occhi su una faccia”. La parte angosciante e subdola dell’uomo non è riferita al suo essere biologicamente animale (fenomeno zoologico), perché egli “non è un animale”, ma al suo essere diventato culturalmente uomo; un uomo incapace di lealtà e di conforto: un uomo travestito.


C’è il timore che se l’uomo continuerà ad infliggere sofferenza e morte all’Anima..le, oltre che a se stesso e alla Natura, giungerà ad avere vergogna dei propri ed altrui occhi, non solo “per giorni interi”, ma per sempre.


E se non saprà vedere nel volto dell’Anima..le sofferente il proprio, allora le conclusioni pessimistiche di Gottfried Benn difficilmente potranno essere scongiurate: “Ci sono soltanto due cose: schifosa umanità e silenzioso, solitario soffrire - un confine che non si sposta! (…) Non esiste più un uomo, rimangono solo i suoi sintomi.”…

Giuseppe De Filippo


domenica 2 febbraio 2014

Arte e poesia come espressione di Spiritualità Laica



Egregio Paolo D’Arpini, condivido e sottoscrivo il tuo Programma, ispirato da una forte spiritualità laica.
Ricevo  e leggo con interesse  i tuoi pensieri.

Tempo fa, riflettendo sulla nuova figura estetico centrica dell’artista attuale che definisco un Metartista, ovvero un mostro del cerebralismo affetto da megalomania artistica e faciloneria morfo-sintattica, per lo più orientata verso il disfacimento etico – estetico dagli effetti scandalistici, scrivevo che più cresce in noi il desiderio di conoscere più tendiamo a distruggere il Mondo, a disfarlo, illusi che solo violentandolo - nella forma che noi stessi gli abbiamo assegnato-  lo si possa comprendere e dominare.

Del disfacimento in atto l’Arte ne è già una vittima, mentre la Spiritualità già da tempo commemora la sua dipartita!

Crediamo di abitare e amare il Mondo, invece lo popoliamo di chimere e lo rendiamo specchio delle nostre vacuità per  poi rinnegarne i riflessi.
Qual è, allora, il senso della presenza dell’artista e dell’Uomo in questo mondo violento e violentato ed anche fin troppo de-umanizzato a causa forse dell’uso e dell’abuso bio-irragionevole   della rete e del virtuale?

Al momento della stesura del Metartista  mi chiedevo, ed ora -alla luce del tuo Programma- chiedo a te: non pensi che oggi l’atto d’amore verso  il Mondo sia confuso con l’atto programmato di disfarlo perennemente? Non riusciamo a stabilire una netta e retta connessione tra il viverlo e il  predicarlo, perché ?

Secondo me si vola già troppo in alto per poter Prospícere ad arte. La veduta aerea e d’insieme ha oscurato i piani geometrali e soprattutto quello perpendicolare, necessario come luogo o Quadro su cui si forma l’immagine prospettica. Purtroppo non esistono più le rette d’intersezione. Eliminate quelle geometriche aumentano a dismisura le rette dei politici.

Bisognerebbe veramente sposare, realmente e misticamente, i voli dell’aquila  e della quaglia e divorziare definitivamente con questa politica priva di philanthropìa, paidéia e di humanitas. Insomma, priva di tutto.

Siamo sempre più lontani  dal ri-appropriamento della Realtà in termini di ri-abbraccio vitale con le persone, le cose e la Natura.

Scrivi: "Ci vuole uno scossone intellettuale ed amorevole nella nostra attitudine…" Infatti vivere il Mondo è possibile solo sulla base di un’autentica vocazione all’innamoramento…

Sono queste alcune ragioni per le quali condivido e sottoscrivo il tuo Programma.

Giuseppe De Filippo


sabato 1 febbraio 2014

Lo scontento giunge da Corridonia... Lettera disperata sulle conseguenze del connubio Dudù-Mantide (Renzi e Berlusconi)


L’incontro di Matteo Renzi con la Mantide ha messo in luce cosa c’è dietro la maschera democratica, perbenista e progressista del PD, erede del “partito dei lavoratori” di Gramsci, Togliatti, Longo e Berlinguer. Intanto, la “Mantide” esalta in ogni occasione il puttino Matteo Dudù per distruggerlo nell’immagine elettorale. Se lo coccola come un cagnetto, avvolgendolo di complimenti prima di divorarlo. Alla Signoria berlusconiana non può seguire un Principato renziano: gli manca il portafoglio.
Dopo primarie farsa, in cui hanno votato per Renzi a Corridonia pure un certo numero di elettori berlusconiani e perfino un ex – repubblichino, rimasto fascista, Renzi rappresenta ormai un partito privo di identità: un’accozzaglia di vettori che vanno in tutte le direzioni e che confondono l’elettorato. La levata di scudi pro forma di  FassinaCivatiCuperloGiovani TurchiBersaniani e Compagni (mi ostino a chiamarli così) sono il lagno dei perdenti che si sono già adeguati per la poltrona all’egemonia del gattopardo fiorentino che vuole rottamare tutto perché nulla si rottami dei potentati economici nazionali, europei e mondiali che tengono in pugno e distruggono il nostro Popolo, dileggiato all’estero come il “popolo del bunga bunga”. 
Molti dell’ex- PCI, che votarono PD e ultimamente – per dispetto – il M5S, domani non voteranno per il PD di Renzi, né per SEL, né per M5S. Pure per il motivo che SEL e M5S sono favorevoli alle “invasioni africane”, odiate da parecchi Compagni, che non capiscono tutta l’attenzione e i quattrini spesi per i migranti, quando molti lavoratori e pensionati sono alla fame. Questi Africani, già arroganti oggi, ci creeranno problemi gravissimi tra qualche anno con le loro pretese, il loro Islam, senza contare la parte criminale che delinque, intasando le galere patrie, che devono poi essere svuotate.
Avere reso insicuri i nostri confini mediterranei dopo la barzelletta della “Primavera araba” avrebbe favorito il perseguimento del Piano di Richard Kalergi che prevede pure un’AUTORITA’ CENTRALE di “governo regola tutto” e il “meticciato”, tanto caro alla Kyenge.  Con lo “ius soli” il gioco sarà fatto. Il Ministro Mauro arriva al punto di concederlo a patto che i migranti facciano il servizio militare in Italia. 
E’ una idea demenziale, come l’ha definita il leghista Matteo Salvini. Il Ministrociellino non sa – rari esempi di Africani eroici a parte - quale “soldato” mostruoso, arrogante - e pure cannibale rituale - diventa un africano in divisa e con un’arma in pugno… Non sono bastati i Simba e i vari genocidi in Africa per capire di che pasta è fatta la massa africana? E dobbiamo sacrificare duemila anni di civiltà per costoro? Perché, come dicono i Boeri: “Tu puoi togliere un nero dalla jungla, ma non puoi togliere la jungla da un nero”. 
La legge elettorale proposta dal duo Renzi Berlusconi vuole soprattutto espropriare i cittadini del diritto – e dell’illusione - di eleggere direttamente i parlamentari: va, quindi, nella direzione dell’”AUTORITA’ CENTRALE” del Piano Kalergi. Per intanto, la Mantide e Dudù vogliono mandare in Parlamento una Casta politica di lacchè, venduti, inetti, parassiti, ladri, indagati, condannati, belloccee possibilmente mignAttecome è stato fino ad oggi con le liste bloccate. 
Le cosiddette “primarie”  non cambieranno la servile personalità omologata di chi verrà messo nella lista bloccata. Sistema elettorale che i cittadini democratici non accettano più. Solo il ringhioso e minaccioso Dudù ancora non lo ha capito. Col rischio che con la corda che si è spezzata finisca a botte. Matteo Renzi crede di vivere nel paese dei balocchi e che la politica sia attività olimpica e non qualcosa che riguardi noi miseri mortali, resi sempre più poveri dai politicanti che ci hanno gestito e a favore di pochi schiavisti sempre più ricchi? Apri le orecchie, Compagno Matteo, perché al grido di dolore e di rabbia della povera gente potrebbe sostituirsi quel ronzio inconfondibile a cui non si potrà dire di no.
Giorgio Rapanelli, Corridonia (MC)

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Commento ricevuto: 

"G. Mazzini contesta in un suo scritto del 1855 a C. Marx l'assurdo di voler privare gli operai inglesi della poca libertà di cui godevano (unici nel mondo,in quel momento) per consegnarli,legati mani e piedi, alla dittatura del proletariato,che poi si risolveva nella sudditanza a pochi. Meglio, secondo Mazzini, costituire le aziende in cooperative, in cui gli operai erano anche soci, così affrancandoli dalla proprietà
privata. Il grande econonomista-sociologo V.Pareto, nella "Teoria delle èlites" sostiene che l'animale politico è spinto sempre dal desiderio d'arricchimento,massimo all'inzio della carriera,via via decrescente nel tempo,perchè riceve dosi di ricchezza e quindi comincia a curare l'immagine,rinunciando in parte al denaro. Dal Congresso di Livorno, negli ultimi oltre 90 anni, il Partito Comunista ha partorito quasi tutti gli altri partiti (tranne DC,PRI e PLI) spinto non da ideali, ma dai suddetti desideri degli iscritti, del resto comuni a tutte le altre "debolezze politiche",che ormai cambiano bandiera quotidianamento. Migliori saluti." (Luciano Sarmati)