In risposta allo storico Festivaletteratura, il 5-6-7 settembre 2025 gli attivisti del gruppo No Food No Science hanno organizzato a Mantova "Pagine Animali" il primo festival dedicato alla letteratura e agli animali.
Già dalle edizioni precedenti attivisti animalisti ed ecologisti (come Fridays for Future) contestano Festivaletteratura perché riceve fondi dai grandi marchi dei combustibili fossili (Eni) e degli allevamenti intensivi (Levoni e Grana Padano), ritenuti responsabili della crisi eco-climatica e di sofferenze “infinite” per gli animali. Fino ad ora gli organizzatori di Festivaletteratura hanno preferito mantenere invariati i rapporti con questi sponsor.
Al contro-festival "Pagine Animali" scrittori, poeti, drammaturghi, filosofi, artisti e attivisti discuteranno di come la letteratura possa diventare uno strumento in difesa degli altri animali e delle condizioni necessarie per sopravvivere su questo pianeta (qui il programma completo). Tre giorni di incontri durante i quali i circoli Arci Virgilio e Papacqua offriranno spazi conferenze accessibili e gratuiti e pasti sostanziosi a base vegetale.
Tra gli ospiti internazionali la studiosa e romanziera Eva Meijer, le cui opere sul linguaggio e la politica delle altre specie animali sono state tradotte in oltre 20 lingue. La pensatrice olandese sarà a Mantova come relatrice di Festivaletteratura, ma inaugurerà anche il festival degli attivisti. In una nota ha commentato: “Per creare un mondo migliore, dobbiamo saperlo immaginare: attraverso l'arte e la scrittura, rapportandoci in modo diverso con gli altri animali, e protestando. Vedo questo festival come un dialogo che contribuisce a rendere tutti più liberi”.
Oltre a numerose presentazioni di libri e performance teatrali, si terrà una tavola rotonda venerdì moderata da attiviste del movimento ecologista Ultima Generazione, con collettivi e comitati che in tutta Italia si battono contro la costruzione di nuovi allevamenti intensivi, particolarmente pervasivi nel mantovano.
Un tema ricorrente sia sabato che domenica sarà il rapporto tra la cultura maschilista e le violenze sistematiche contro gli animali nell’industria del latte e della carne: su questo si confronteranno sabato Egon Botteghi, autore di un libro sui genitori trans, con la poetessa rumena Maria Martelli, e domenica la studiosa statunitense Carol Adams, pioniera dell’ecofemminismo, con il movimento Non Una Di Meno (Martelli e Adams saranno in videocollegamento).
Sulle ragioni della protesta contro gli allevamenti, No Food No Science scrive che “secondo la Fao gli animali allevati industrialmente raddoppieranno entro il 2050 e l'allevamento è tra le prime cause del surriscaldamento globale, del disboscamento, la desertificazione e l'acidificazione dei mari.
Nel nostro territorio aziende come Levoni e Grana Padano ambiscono ad aumentare sempre di più il numero dei capi allevati: sempre più vacche alle mungitrici meccaniche, più vitelli isolati nei box, più 'bestie' spedite al macello nei camion piombati; sempre più contaminate l'acqua e l'aria dove abitiamo; sempre più alto il rischio di pandemie e insufficienza antibiotica.” “Non sarebbe più opportuno”, chiedono gli attivisti, “se invece di pozzi petroliferi e allevamenti intensivi fossero enti pubblici, case editrici e librerie a finanziare Festivaletteratura?”
Pochi mesi fa, a maggio, No Food No Science ha organizzato un controfestival in risposta a Food&Science, la kermesse mantovana dedicata a agricoltura e nutrizione, domandando che le prossime edizioni si svolgano in modo indipendente, senza accettare fondi e offrire visibilità e legittimità ai marchi dell’agribusiness.
Si erano anche svolte manifestazioni di piazza, a cui hanno partecipato più di un centinaio di persone, durante le quali hanno cosparso pubblicamente di letame le fotografie degli industriali dell'agribusiness e dei politici che collaborano con loro, in primis il ministro Lollobrigida e il sindaco Palazzi. Svariati attivisti sono stati puniti dalla questura di Mantova con multe per oltre diecimila euro, denunce e fogli di via (decreti di espulsione immediata dalla città, di durata pluriennale).
Questo settembre con nuove azioni di protesta e il festival Pagine Animali il collettivo No Food No Science vuole “innalzare un controcanto che non discrimini sulla base della specie", per stimolare una riflessione critica sul contenitore economico che rende possibile Festivaletteratura e sul ruolo degli animali nella letteratura, "che non sono solo macchine da carne o da latte".
Citando testi classici come il poema di Gilgamesh e il mito di Circe nell’Odissea, ma anche le opere di narratrici contemporanee come Laura Pugno e Olga Tokarczuk, gli organizzatori di Pagine Animali affermano che la letteratura è sempre stato un mezzo per riflettere su ciò che costituisce la nostra umanità e che ci separa o ci accomuna agli altri animali, per comunicare sentimenti di compassione e solidarietà nei confronti degli oppressi e dare spazio alle loro storie: “Le storie che raccontiamo possono confermare la visione antropocentrica della società (in cui l’uomo deve esercitare dominio e controllo sugli animali), oppure ribaltarla e portare in primo piano gli altri animali che condividono questo mondo insieme a noi. Per uscire dalla prospettiva antropocentrica e trovare scampo dai suoi effetti devastanti, abbiamo bisogno di nuove narrazioni, che abbraccino tutto il campo del vivente”.
Contatti per la stampa:
La pagina Instagram No Food No Science
L’indirizzo nofoodnoscience@gmail.com
Per informazioni e interviste Eleonora 339 154 3957 e Goffredo 371 534 6784
Silvia Premoli - Animal Press
Nessun commento:
Posta un commento
Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.