giovedì 28 gennaio 2021

Il tempo della libertà è finito... - Reset sociale senza vie d'uscita



"Non torneremo alla società antecedente il  2019. È finito il tempo in cui si andava a scuola, all'università e poi si lavorava. Ora per tutta la nostra vita dobbiamo adattarci, cambiare ed essere pronti al cambiamento. E il sistema deve aiutare tutto questo."


Queste le parole di Enrico Letta, pronunciate in quel covo globalista che è Propaganda Live.

Il tutto davanti ad un Diego Bianchi vestito da centrosocialaro, con tanto di maglietta con pugno alzato, e sotto lo sguardo del "giornalista" Marco Damilano e del vignettista Makkox. Insomma: un bel quadretto della pseudo sinistra italiana odierna.

Una persona normale avrebbe chiesto a Letta: "mi scusi, ma tutto quello che lei ha detto chi lo ha deciso?"


Nessuno lo ha fatto.

Vi ricordate la vita  prima del 2019? Non tornerà più. Perché? Perché lo hanno deciso loro. Fine.

Dobbiamo abituarci ad "adattarci per tutta la nostra vita".
La stabilità? Roba vecchia, antiquata. È stato decretato che d'ora in avanti il cittadino del futuro dovrà correre da una parte all'altra: un eterno nomade privo di punti fermi, nel lavoro come nella vita. Saremo come tanti corrieri Glovo, con un cubetto agganciato alle nostre spalle, intenti a pedalare freneticamente verso il nulla.

È il Grande Reset. Non fatevi domande, populisti. (Matteo Brandi)


https://www.facebook.com/groups/322003318354862/permalink/805270540028135/






1 commento:

  1. Commento di A.M.: “La vera strage la sta facendo la psicosi da virus più che il virus stesso, se di strage da virus vogliamo davvero parlare considerati i numeri. Quelli veri, tangibili ed opportunamente rapportati a quella che è la reale situazione. Ogni giorno, purtroppo, vengo a conoscenza di situazioni familiari a dir poco raccapriccianti le quali per ora rimangono racchiuse tra le mura domestiche e fuoriescono in via del tutto eccezionale e confidenziale, ma che presto o tardi deflagreranno come e peggio di una bomba atomica. Più presto che tardi. Una vera e propria bomba sociale (oltre a quella economica) che trascinerà con sè tanta, troppa gente. Ci sarà tanto lavoro per gli psicologi, sia per ciò che concerne i giovani che per gli anziani. Soprattutto per gli anziani, quotidianamente bombardati da una tv che definire scandalosa equivale a farle un complimento.
    Io vorrei tanto credere che quella che quella che sta arrivando sia solo una sorta di "selezione naturale", ma ahimè devo amaramente constatare che si tratta di una vera e propria selezione artificiale scientemente studiata.”

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