giovedì 5 dicembre 2013

London - Il sindaco della perfida Albione favorevole alle minoranze (dei ricchi)



Il $indaKo di Londra è un'emerita TE$TA DI KAZZO, uno (questo si!) $TRAMALEDETTO CITTADINO DELLA PERFIDA ALBYONE. Mi auguro che i FERROVIERI ( bel descritti dal regista KEN LOACH) lo buttino sotto qualche Intercity . Chissà quanti ebrei ricchi  hanno apllaudito questo ROTTO IN CULO degno erede della TROIA delle Malvinas (già...il tanto "socializzatore"  Giorgione decise di mandarle le congratulazioni per la sua vittoria elettorale!).

Personalmente non credo in una uguaglianza assoluta massificatrice. Ma un conto è riconoscere la diferenziazione tra gli uomini, un conto è salvare lo STATO SOCIALE  che garantisca benessere a tutti.

Ma i destri (compresi tanti che si dicono "nuovi") gira gira tornano sulle loro posizioni reazionarie (magari dopo aver teorizzato ipotesi di "fasciocomunismo"). 

Già... l'OAS, l'Union Miniere, Goldwater, l'Apartaid, Franco, Salazar, il KKK, la Jhon Byrch Society, l'American Legion, le Befane della Rivoluzione AmeriKana, i colonnelli greci, la schiavitù dei neri (colpevoli di  discendere da  chi ha sbeffeggiato il buon Noè), la TFP, Somoza, Strossner, Pinochet, Videla e... magari (in mancanza di altro) Mario Scelba, (vi avviso, però che le sue leggi colpirono anche molti di VOI!) lekkino degli americani.

Non si riesce a ammorbidire la testa a certa gente (PIU' DURA DI QUELLA DEI BURATTINI).

Quantl siamo lontani da Ugo Spirito, da Stanis Ruinas, dal Sindacalismo CorporATIVO, da Tulio Cianetti, DALLA SOCIALIZZAZIONE dallo stesso GENTILE.
Ma siamo anche lontani dai Nazionalbolscevichi, dalle SA, dalle JONS originarie e dalla Sinistra Peronista.

MORTACCI (si dice a Roma) / COL BELINO (si dice a Genova)!

Gianni Donaudi

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Notizia di cronaca correlata:

Sindaco Londra: “Non siamo tutti uguali, poveri hanno QI basso”


Nell’annuale conferenza su Margaret Thatcher, il Sindaco di Londra Boris Johnson, dopo il consueto elogio dei ricchi, si è lanciato in un interessante commento che ha scatenato le ire del mondo politicamente corretto. Sostenendo che è “inutile” cercare di porre fine alle disuguaglianze, perché queste sono ‘naturali’.


“Qualunque cosa tu possa pensare sui test di intelligenza è sicuramente rilevante per la questione sulla parità che ben il 16% della nostra specie abbia un QI inferiore a 85, mentre circa il 2% ha un QI superiore a 130″. Ovviamente, vista la composizione della società britannica, quella londinese in particolare, a chi si riferiva è molto chiaro. 

“Io non credo che la parità economica sia possibile, anzi, un certo grado di disuguaglianza è essenziale per lo spirito di ‘invidia’ e per tenere il passo: l’avidità è un valido stimolo per l’attività economica “.


Analisi interessante – e coraggiosa – anche se non del tutto condivisibile nell’elogio sfrenato della ricchezza. Ma almeno qualcuno che dice la verità sulla natura umana: in genere, si è economicamente diseguali, perché si è intellettualmente tali. Con tutte le ovvie eccezioni del caso.


E più la società diviene multietnica, più le diseguaglianze crescono, perché cresce la differenza di quoziente intellettivo. Perché se è vero che il 16% della popolazione ha un QI inferiore a 85, è anche vero che la media di QI di un paese a caso – il Congo – è 65. Immaginate una società dove i ’65ini’ sono la maggioranza. Bè, non è difficile, basta guardare il Congo.


Congo amico

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