Tempo fa stavo andando in Francia in autostop. Mi diede un passaggio un geologo
che stava lavorando al progetto del tunnel della “TAV”. Mi disse che un’analisi
accurata era importante perché poteva esserci làssotto molto materiale
radioattivo.
Riflettendoci bene formulai l’ipotesi che l’obiettivo del progetto non era una linea TAV perché i conti non tornavano, ma piuttosto lo sfruttamento dei giacimenti di materiale radioattivo.
In questa lettera che vi inoltro si cita proprio la massiccia presenza di uranio.
Allora è a quello che stanno mirando. Si tratta ancora di BUGIE NUCLEARI forse?
Altrimenti non vedo altra spiegazione.
So che i problemi di cui non si sa niente sono tanti, ma se potete fate circolare per informare.
Francesco D’Ingiullo
Scrivo a tutti coloro che mi hanno conosciuto, e che hanno conosciuto l’associazione Materya, e il suo impegno per l’ambiente.
In Val di Susa c’è una guerra. E nessun telegiornale sta dicendo la verità.
Una popolazione locale sta tentando di opporre resistenza alla costruzione di un’opera voluta da lobbies finanziarie, sostanzialmente inutile, destinata al trasporto delle merci (non è alta velocità.. per chi ancora non lo sapesse!), dal costo pari a tre volte il ponte di messina. TRE VOLTE il costo del PONTE DI MESSINA.
Cito inchieste del Politecnico di Torino e Milano, e dati estratti dalla trasmissione Report (Rai tre) e da una bellissima trasmissione andata in onda
alcuni mesi fa su La 7.
Non mi dilungo sull’impatto ambientale, la collina di amianto (una stima di una ASL di Torino parla di 20.000 morti nei prossimi anni per la nube di fibre..) il tunnel di 54 km dentro una montagna già scavata dall’enel perchè ricca di Uranio.. ma vi informo di questo:
i soldi destinati alla costruzione li metteranno le banche, ad un tasso del 6,2 % (interessante eh.. ) ma la fidejussione a garanzia del prestito sapete chi l’ha messa?
Voi!! o se preferite lo Stato italiano! entro 9 anni dovremo restituire 45 miliardi di debito alle banche che hanno finanziato l’opera.
45 miliardi sono quello che dovremo sostenere come costo per ridurre un pochino il nostro debito con l’estero per stare in Europa e il povero Tremonti non sa dove reperirli.
Siete pronti a pagare altri 45 miliardi per far viaggiare più veloce l’acqua minerale di Lecce verso la Norvegia, e far arrivare prima i biscotti inglesi
sullo scaffale del vostro supermercato?
Approposito.. non passeranno dalla Val di Susa le merci.. Un noto docente del
Politecnico dice che il costo del transito per un camion da questo valico non
sarà competitivo con i costi degli altri tunnel che già esistono. Questa sarà
davvero una cattedrale nel deserto.
Volevo solo informare tante persone che ancora non sanno..
Grazie.. a chi di voi volesse aiutarci a fermare questo disastro.
Claudio Guerra
Per chi vuole saperne di più..
http://www.notav.eu
..........
Commento ricevuto da Antonio Pantano
“Caro Paolo D’Arpini, da mercoledì 22 a sabato 25 sono stato nella nostra Verona. Amici, parenti, visita al Cimitero Monumentale (mai saltata, ogni volta che sono nella mia città natale) ai parenti ed agli amici, tra i quali il Grande Umberto Boccioni. Poi anche un salto a Castel San Pietro, abbandonato, che forse diventerà … albergo (Verona è oggi raggiungibile in treno Alta Velocità in meno di tre ore!). Leggo – e sento in tv – delle manifestazioni in Val di Susa. Ennesime, da parte di masse rese cieche dal potere e strumentalizzate dalle fazioni. Non entro nel merito della TAV tra Lione e Torino. E’ però necessario che l’uomo si sposti con celerità a terra, abolendo l’uso delle vetture individuali, alimentate a carburanti nocivi e costosissimi (utili solo ai signori del denaro), e degli aerei nocivi anch’essi (limitandoli solo alle grandi distanze ed ai collegamenti continentali). Circa le varie TAV esiste SOLO una certezza: i loro costi gonfiatissimi, a lucroso vantaggio dei bankieri e dei partiti politici (TUTTI !) da quelli dipendenti.. L’amico dott. Ugo Cecconi fu, a furor di popolo, mandato a fare il deputato alla Camera nel 1994-95. Sentì il dovere di denunciare in aula, al ministro dei trasporti Publio Fiori, del suo stesso gruppo parlamentare, che l’alta velocità ferroviaria in via di realizzazione aveva costi di 170.000 miliardi di lire su progetto FiatEngineering-Lega Cooperative (grande capitalismo e partito comunista), mentre un gruppo straniero aveva proposto spesa assai minore di soli 38.000 miliardi di lire. Ovvio che la procura della repubblica mise poi in gattabuia il Necci direttore generale FFSS, e che alle elezioni successive il solertissimo deputato Cecconi (unico, di tutto il parlamento, mai mancato in aula e commissioni) non sia stato posto in lista nella successiva tornata elettorale dal boss del suo partito, lo stesso che, successivamente, svendette a suo cognato un immobile di Montecarlo ricevuto in eredità dal partito-ribattezzato (con leggittimazione della magistratura). In Val di Susa c’è poco da fare! Chi va in piazza perde tempo! Se volesse fare qualcosa di serio opererebbe a Roma, incidendo sui politicanti d’ogni risma, per RIATTRIBUIRE allo Stato la sovranità monetaria, obbligando l’intero sistema bancario ad emettere fatture per ogni operazione con i clienti, ed a pagare le tasse. su VERI bilanci Dopo di che NESSUN cittadino italiano sarebbe gravato da imposte e tasse di sorta"
mercoledì 29 giugno 2011
Valsusa – Uranio e amianto… o linea merci veloce da 45 miliardi di euro, anticipati dalle banche, a spese dello stato…?
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