domenica 15 maggio 2011
Racconti per non impazzire - Giovanni Caporaso intervista Ennio Montesi
Nella Foto: "Presenza solitaria in un deserto di ghiaccio..."
Giovanni Caporaso intervista Ennio Montesi, scrittore ateo dichiaratamente contro la Chiesa cattolica e contro il Vaticano, i cui libri, scritti e conferenze sono spesso fonte di accese polemiche.
Ennio, ci vuoi raccontare l’ultimo tuo libro “Racconti per non impazzire” edito da Mursia?
Se la letteratura è la complessità della vita rappresentata sotto forma di scrittura, le storie narrate vogliono essere l’implacabile testimonianza di una umanità in bilico tra dolcezza e ferocia, tra il concepibile e l’irrealizzabile. La società si auto alimenta come il catoblepa, l’animale impossibile che divora se stesso a cominciare dai piedi. Così i personaggi dei “Racconti per non impazzire” vengono inghiottiti all’interno delle proprie esistenze. Le storie fluiscono su diversi registri narrativi e offrono livelli differenti di interpretazioni in base alla percezione del lettore. La montagna aspetta di essere arrampicata ma le energie messe in campo per arrivare in cima sono differenti tra scalatori. In queste storie uso la scrittura per frugare all’interno delle coscienze, per smuovere stati intorpiditi di emotività. Dissemino senza lesinare chiavi di lettura, faccio balenare porte interiori da aprire, getto corde metafisiche da afferrare, a volte lasciandole in bella mostra sin dalle prime righe. Spesso le tracce sono talmente vicine agli occhi del lettore che appaiono invisibili. Altre volte le camuffo, le deformo, le dilato, le restringo come in un giuoco nel quale vince chi sa aguzzare l’intelligenza, chi ha la capacità e il coraggio di strappare via i diversi strati narrativi che si accavallano e per chi ha il coraggio di calarcisi dentro. La sfida lanciata non si ferma alla narrazione, ma va ben oltre la parola scritta. La ricompensa vuole essere la conquista della cima più alta, più aspra e più difficile da raggiungere. Tutti noi dobbiamo scalare la nostra cima... prima o poi.
Tu hai dichiarato che l’Italia è una colonia del Vaticano, cosa ha comportato a livello economico per il Paese?
Ho anche dichiarato in una lunga intervista pubblicata nel libro “Come fare a meno di Dio e vivere liberi – Saggi e interviste sulla libertà di pensiero” Coniglio Editore, che lo Stato italiano è servo alacre e genuflesso del Vaticano. I parlamentari italiani sono lo zerbino degli stregoni cattolici. Cose risapute delle quali tuttavia siamo in pochissimi ad avere il coraggio di affermarlo, di scriverlo e di spiegarlo con chiarezza alla gente. Durante le mie conferenze non è raro che le persone adepte della terrorizzante setta fondamentalista della Chiesa cattolica, organizzazione parallela riconducibile allo Stato integralista e dittatoriale del Vaticano, escano stizzite ed infuriate dalla sala bofonchiando contrariate alle mie affermazioni, tra l’altro affermazioni facilmente dimostrabili. Immagino che se potessero mi brucerebbero in piazza come fecero per Giordano Bruno e come usavano fare i criminali preti del Tribunale dell’Inquisizione perpetrando crimini efferati contro l’umanità, contro chiunque non la pensasse come loro. È emblematico ed allarmante che poco tempo fa il partito politico Lega Nord abbia organizzato una manifestazione pubblica ateofoba contro di me, contro i miei scritti, contro i miei libri, essendo io uno scrittore orgogliosamente ateo. Una specie di fatwa cattolica lanciata ad personam che fa riflettere con angoscia e terrore. Il fatto che l’Italia sia una colonia del Vaticano ha trasformato i cittadini italiani in miserevoli sudditi sottomessi agli arroganti gerarchi cattolici-fascisti dello Stato extracomunitario e dittatoriale del Vaticano. Ciò ha rallentato in maniera considerevole il cammino della cultura, lo sviluppo politico, economico, sociale e scientifico dell’Italia, ma soprattutto il Popolo italiano è stato privato e depredato, dal Vaticano, della propria sovranità, dell’uguaglianza, della democrazia e della libertà riducendolo in un popolo disgraziato e infelice.
Sei d’accordo a definire la religione come “l’oppio dei poveri”?
La trovo una definizione superficiale ed ingenua e spiego le ragioni. La religione non ha nulla a che vedere con la meravigliosa pianta dell’oppio essendo l’oppio usato con efficacia in campo medico per curare malattie e patologie gravi. Ciò non si può dire della religione. L’oppio non viene somministrato e non viene imposto con arroganza e violenza sociale dagli adulti ai propri bambini obbligandoli a fumare l’oppio sino da quando nascono, mentre la religione sì, viene imposta con la consueta arroganza sino dalla nascita. La pianta dell’oppio non fa male a nessuno crescendo liberamente nei campi come tutte le altre piante del pianeta. L’uomo con la propria follia accusa, condanna e mette al bando le piante come fossero criminali, vorrebbe estirparle piuttosto che prodigarsi ad estirpare la propria pazzia religiosa che alberga nella propria testa. Se una persona amasse mangiare il cocomero fino a farsi scoppiare la pancia, l’uomo metterebbe forse al bando i cocomeri? La religione è il cancro sociale dell’umanità, su questo non c’è dubbio. La religione colpisce e affligge tutti, poveri e ricchi, bianchi e neri, analfabeti e plurilaureati. Attraverso la religione si sono perpetrati – e continuano a perpetrarsi – crimini atroci e genocidi contro l’umanità, milioni e milioni di uomini, donne e bambini uccisi trucidati, di cui la Storia dovrebbe averci messo ampiamente in guardia già da tempo dalle pericolosissime metastasi tumorali che nascono dalla religione. Non bisogna avere paura nel dire un no energico alla idiozie criminali e deliranti propagandate dalle religioni e non bisogna dialogare con le menti disturbate dei ciarlatani, menti inebriate di stupidaggini fuori misura alle quali si vorrebbe che tutti credessero senza fiatare. È tempo perso e non è dignitoso mettersi a discutere di idiozie farneticanti con i malati mentali. Chiunque discuta e scriva di “Teologia” cioè sulla scienza del nulla meglio conosciuta come la scienza dei truffatori per gli imbecilli, è un truffatore di menzogne e spacciatore di idiozie oppure è un disturbato mentale al pari di chiunque discuta e scriva di “Pinocchiologia”, di “Biancanevelogia” o di “Uomoragnologia”. Da non confondersi con la “Proctologia” l’importante scienza che studia le malattie dell’ano. Tra un teologo, studioso del nulla, e un proctologo, studioso dell’ano che potrebbe salvare la vita alle persone, nessuno dovrebbe avere dubbi su chi sia il buffone. L’umanità è costantemente dinanzi a un bivio di due strade. Una è quella di scegliere di vivere nella religione con tutte le proprie follie criminali. L’altra strada è vivere non permettendo alla religione di entrare ed impossessarsi della propria vita, vivendo liberi, senza sottostare all’odio e alla violenza dei fondamentalismi. “Uccidi la tua religione prima che la religione uccida te.” Questa mia frase andrebbe scritta dinanzi alle chiese, alle moschee, alle sinagoghe, alle scuole, alle università, al parlamento, andrebbe scritta sugli autobus, affissa in gigantografie in tutte le città, stampata sulle magliette tshirt e portata in striscione durante le manifestazioni popolari.
Rifacendoci al titolo del tuo libro, direi che stiamo tutti impazzendo, siamo in troppi e le economie contano su una crescita senza fine. Questo ci porterà all’autodistruzione?
Il pianeta ha un livello di inquinamento che ha oltrepassato il punto di non ritorno, come ci hanno allertato varie volte gli scienziati ai quali non diamo ascolto. Poi abbiamo il fallimento del capitalismo da un lato e del comunismo dall’altro. La democrazia proprio in buona salute non è. La terza via dell’umanità non è stata trovata benché i politologi si stiano spaccando il cervello. Questi fallimenti stanno inducendo l’umanità a cercare nelle religioni i propri riferimenti economici ed etici. A sostenere questa mia considerazione sociale e politica, basta osservare in maniera critica i vari scenari internazionali. Nel terzo millennio si sono accentuate le guerre di religione che vengono camuffate dagli ipocriti mass media come guerre etniche, guerre per esportare democrazie, guerre di antiterrorismo, guerre di antifondamentalismo, guerre per liberare popoli, guerre di razza. Non lasciamoci ingannare dalle menzogne. La solfa è sempre la stessa di un tempo, cioè le solite criminali crociate di una religione contro un’altra religione. L’umanità sta ancora uccidendo se stessa in nome del solito personaggio di fantasia denominato Dio. Il mio Dio è meglio del tuo e quindi ti uccido. Ti uccido perché me lo ha detto il mio Dio. Pazzie a livelli talmente elevati che i governi in qualche modo assecondano per vigliaccheria divenendo essi stessi complici criminali. Le guerre di religione sono dettate e motivate principalmente dai soliti insulsi libri denominati Bibbia, Corano, Talmud. Cristianesimo, nella fattispecie il cattolicesimo, islamismo ed ebraismo, che nascono tutte dallo stesso ceppo, sono sempre lì a combattersi generando, ieri come oggi, odio, razzismo, violenza, torture, morte e montagne di cadaveri da annebbiare l’olocausto nazista. Ritengo che solo quelle nazioni di intelligente e spiccata cultura sociale e quei popoli a democrazia evoluta che avranno il coraggio e la determinazione politica di lasciare le religioni completamente ben relegate al di fuori dall’orbita sociale della civiltà, impedendo loro di mettere bocca nelle cose dello Stato, potranno sperare in futuro di non lasciarsi coinvolgere in conflitti di odio religioso, discriminazione e razzismo. In concreto, è indispensabile e vitale che lo Stato sia ateo restando inesorabilmente super partes, senza tuttavia imporre l’ateismo di Stato. Imporre l’ateismo sarebbe anch’esso un crimine contro l’umanità. Che ci siano pure mille religioni a cianciare sulle loro stupidaggini da barzellette, piuttosto che una sola religione privilegiata e predominante sulle altre che si imponga con violenza sulle altre e sul popolo. La ricetta è semplice, basta avere solo il coraggio e la serietà politica per applicarla come dovrebbe essere già di fatto e da molto tempo.
Come mai le religioni hanno in mano le redini del mondo?
La maggior parte dei parlamenti e dei governanti, per incompetenza politica e per cialtroneria criminale, di solito barattano i diritti civili dei propri cittadini cedendoli e svendendoli alle gerarchie religiose. Una specie di scambio mafioso di favori tra la politica e le idiozie religiose. Tu gerarca religioso disturbato mi fai votare dai tuoi “Teopitechi”, alias dai tuoi credenti nelle fanfaluche, ed io fingo che le tue idiozie deliranti che propagandi come “miracoli”, “beatificazioni”, “santificazioni” e “apparizioni” non sono idiozie per persone dal cervello spappolato e ti proteggo e ti do i soldi per mantenere sia te che la tua costosissima organizzazione fanatica. Io governo, proteggo te gerarca religioso e la tua setta farneticante, e in cambio tu gerarca religioso e la tua setta delirante proteggete me governo. Dopo millenni di criminali genocidi, anche la politica attuale percepisce un senso di paura e di terrore verso i gerarchi religiosi, in particolare modo verso i vendicativi ed arroganti gerarchi cattolici-fascisti vaticani, a cominciare dal raìs fondamentalista Joseph Ratzinger, come dai suoi predecessori, il quale Ratzinger risulta essere di fatto il dittatore dello Stato del Vaticano che governa in regime di inaudito totalitarismo ledendo i principi e i diritti inviolabili della Carta Internazionale per la Salvaguardia dei Diritti dell’Uomo e la Dichiarazione Universale dei Diritti Umani.
Come vedi l’economia italiana?
Male, malissimo. L’ignoranza oscurantista di matrice cattolica-fascista che da secoli è penetrata nel tessuto sociale italiano ha permeato tutti gli strati. Questo è il principale dei problemi da risolvere. Esiste un grande ed insormontabile problema di comunicazione, interazione e di sviluppo con gli altri popoli, verso le altre culture. L’Italia è un paese che ancora non è uscito dal medioevo e non uscirà dal medioevo fino a quando seguirà gli ordini e i dettami degli stregoni vaticani e delle idiozie criminali da essi propagandate. L’Italia fino a quando non cancellerà l’aberrante e scellerato articolo 7 dalla Costituzione ed i criminali Patti Lateranensi, sarà sempre un paese di poveracci attaccato alle nauseanti superstizioni medievali di stampo cattolico-fascista. In Italia c’è bisogno di una grande e profonda rivoluzione culturale, sociale e civile, c’è bisogno che il Popolo italiano, dopo essersi indignato, si incazzi sul serio, che si dia una bella svegliata smettendola di lamentarsi e cominciando piuttosto ad agire in maniera colta, equilibrata e concreta. Il Popolo italiano deve essere filo italiano e non filo cattolico o filo vaticano. I regimi di stampo cattolici-fascisti vivono e si ripresentano puntualmente nella società con andamento ciclico, direi seguendo un percorso sinusoidale. La subdola ideologia cattolica-fascista si impone nei governi sostituendosi periodicamente alla democrazia. Il terribile catto-fascismo, dopo aver preso il posto della democrazia, avvelenerà per un certo periodo la società lavorando in maniera sotterranea per distruggere diritti civili, diritti sociali e diritti umani. Il Popolo italiano deve avere il coraggio e l’orgoglio patriottico di riprendersi i propri diritti civili, umani, culturali, politici ed economici, facendo spurgare dal pus prodotto dal cancro della Chiesa cattolica e del Vaticano, cancro che ha imputridito e appestato la società. Il Popolo italiano deve sapere prendere le distanze da tutto quello che ha relazione con la più grande banda di falsari e dalla più grande associazione criminale della Storia.
Tu dici: «La vita è un continuo, incalzante, straordinario, infinito racconto.» Cosa c´é di straordinario se la maggior parte di noi lavora il 50% del tempo per pagare le tasse, il 33% del tempo dorme e solo usufruisce di un 12% del tempo per vivere come la maggioranza ci detta?
È vero. Ci sono tuttavia anche i lati molto positivi e piacevoli della vita che tutti conosciamo senza che faccia il lungo elenco. Ci sono anche i lavori a misura d’uomo. Non è detto che non riusciremo un giorno a costruirci una società mediante la quale il lavoro possa diventare un piacere irrinunciabile e non un obbligo fastidioso per la sopravvivenza, nel quale una persona sfrutta un’altra persona. Per esempio, quando io scrivo posso arrivare a non mangiare poiché non sento la fame, a non bere poiché non percepisco la sete, così tanto mi trovo a mio agio nel mio elemento naturale e vitale nuotando nel mare immenso della scrittura. Sta a noi costruire una società migliore per tutti e non possiamo aspettare che un corriere espresso ce la porti a casa. Sappiamo che la democrazia non è la perfezione della società, andiamo avanti quindi, identifichiamo altri modelli eccellenti di società nei quali si possa vivere in maniera pacifica, modelli senza dittature contro le quali ci abbiamo già sbattuto molte volte il muso, una società senza le criminali stupidaggini religiose, una società senza violenza. Sta a noi costruirci la società a misura d’uomo. La storia ci viene in aiuto certamente dicendoci cosa non dobbiamo fare. L’intelligenza per riuscirci ce l’abbiamo.
Su cosa stai lavorando?
Ho finito di scrivere un saggio breve di politica nazionale ed internazionale dal contenuto unico che non è etichettabile in nessuno dei generi letterari attualmente conosciuti. Un libro denuncia o, meglio, una denuncia che diventerà libro. In contemporanea sto lavorando a un grande romanzo del quale preferisco non fare anticipazioni per evitare che mi auto influenzi da solo. Staremo a vedere se altri partiti politici organizzeranno altre manifestazioni pubbliche contro questi miei libri e contro di me dimostrando ancora una volta che la caccia alle streghe e agli eretici non è affatto finita e che l’Italia è ancora immersa nell’oscurantismo del medioevo tenuto in vita e alimentato dalla setta fondamentalista della Chiesa cattolica e dallo Stato dittatoriale del Vaticano.
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