venerdì 14 luglio 2023

A Kiev... tutte le armi atlantiche (affinché il bene trionfi)

 


Armi chimiche, armi meteorologiche, Napalm, Agente Orange, fosforo bianco, armi a grappolo, armi all’uranio impoverito, armi di distruzione di massa di civili, da noi concepite, fabbricate e usate, ma attribuite alle vittime: strumenti per la valorizzazione e diffusione dei valori dell’Occidente euroatlantico. Ecco, siccome sono i “nostri valori”, li inalberiamo con vigore morale e lasciamo  che si abbattano su chi sta sotto, di qua o di là, dove c’è gente. Serve a che il bene trionfi.

Si capisce che la marionetta horror di Kiev abbia pestato i piedi perché, pur avendo da quattro anni sostenuto e praticato i migliori tra questi valori occidentali, non gli sia stato ancora riconosciuto la formale appartenenza al “Giro Canaglia”, pur essendosene, lui, dimostrato degno e meritevole, più e meglio di un qualsiasi kapo’ israeliano.

Ma è tutto una sciarada. Sappiamo benissimo che Zelensky è NATO più di quanto lo possa essere perfino il più sparacchione dei marò italiani, spediti a far sventolare il vessillo  della rosa dei venti tra raffiche di mitra su pescatori indiani, o il nostro carabiniere stupratore a Mogadiscio, o il più esperto dei praticanti di waterboarding a Guantanamo, o Abu Ghraib. Solo che, a negare al pupazzetto hororr la bollinatura formale, si leva a Putin il pretesto di polverizzare quanto di nazismo ancora alligna attorno al Donbass ucraino e che ci sta molto a cuore come futuro Zeitgeist planetario. Inammissibile il decadimento  di questo modello che, nell’Occidente democratico, era stato fatto comparire alle folle come, la Madonna Pellegrina - vecchietti, ricordiamocelo - quando si trattava di salvaguardare certi risultati elettorali su certe portaerei naturali NATO nel Mediterraneo.

La marionetta horror sgambettava furiosa e, con lei, l’armata degli avventizi della comunicazione horror impegnata a fornire carne ucraina ai missili russi. Si trattava di placarne la frustrazione da mancato genocidio, formalmente marchiato NATO, soddisfacendone comunque la necrofilia horror, quale è stata messa in campo al momento della proclamazione della “Guerra al terrorismo” (11/9/2001). Un bel pacco-doni di armi di distruzione di massa. Quelle vere.

Non avrebbero risolto niente, come in tutte le occasioni precedenti. Dall’iprite di Churchill sui patrioti di Baghdad nel 1922, dal suo fosforo bianco su Dresda, Berlino, Francoforte, Colonia e andare, tra il 1944 e il 1945, a punire quelli che qualcuno eternizza come i “cattivi tedeschi”, ai gas di Graziani su faccette nere da romanizzare, dall’orgia di bombe sul Laos dal 1964 al 1973 e di Agente Orange e Napalm sul Vietnam per vent’anni, agli attacchi al gas nervino di jihadisti NATO su civili e soldati siriani a Ghouta Est nel 2013, false flag attribuita ad Assad. Fino alle, ora riabilitate, bombe a grappolo, bombe all’uranio, e bombe al fosforo bianco già collaudate recentemente su passanti, specie bambini, in Serbia, Iraq, Libano, Palestina. 

Risolvevano niente ma, perbacco, se davano l’idea della dimensione della nostra misura di malvagità. E lasciavano la nostra impronta, sia nelle carni che nella Storia, come spetta ai grandi protagonisti della Storia.


Fulvio Grimaldi




Video collegati:

https://www.youtube.com/watch?v=jMkUdBpw7mw



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