Si vis bellum para Forum Julii (Friuli)
Parafrasi non inappropriato del noto detto latino (si vis pacem, para bellum), con la quale mi riferisco alla devastazione della nostra regione più orientale e più martoriata dalle conseguenze della seconda guerra mondiale e, dopo, dalla nostra partecipazione alle previste guerre contro l'Unione Sovietica, prima, e ora contro la Russia.
Su Byoblu (https://www.byoblu.com/2022/02/08/friuli-la-regione-in-armi-fulvio-grimaldi-in-o-green-o-verde/) viaggio per il Friuli butterato di basi ed esercitazioni militari, italiane, americane e Nato, tipo la base USAF di Aviano, nel quale è ancora vivo il ricordo del ruolo decisivo assegnatogli per la distruzione della Serbia. E dove, inusitatamente (ma non per l'imperialismo guarrafondaio), si percepisce un nuovo pericolo e, dunque, un nuovo ruolo. Quello programmato dai colonial-bellicisti fin da quando, rompendo la Jugoslavia e sostituendola con un mosaico artefatto di staterelli irrilevanti, ma tutti Nato (tranne la sempre cattivissima Serbia), si sono voluti intendere i Balcani come una miccia sempre pronta a essere riaccesa.
Oggi la rinnovata spinta contro la Serbia e quindi verso Est, dove si trovano gli amici di questo paese, Russia e Cina, parte da quell'assurdo guazzabuglio di Stati che si odiano (croato, bosniaco e serbo) nella tripartita Bosnia-Erzegovina creata dagli accordi di Dayton e la cui sovranità è gestita colonialmente da un proconsole dell'Unione Europa.
Tutto quello che avviene a Est, fin dal Friuli, ci viene occultato.
Fulvio Grimaldi - https://fulviogrimaldi.blogspot.com/
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