Non sono passati nemmeno 8 anni.
1. La Russia ha ufficialmente riconosciuto la sovranità delle Repubblica Popolare di Donetsk e Repubblica Popolare di Lugansk. Putin firmava il documento corrispondente. Domani sarà approvato dal Consiglio della Federazione e dalla Duma di Stato. Minsk-2 è finita. Mi congratulo cogli abitanti del Donbas di ciò che noi in Crimea e Sebastopoli abbiamo ottenuto facilmente nel 2014, avete sofferto e pagato col sangue un’attesa di 8 anni.
2. Sono stati conclusi accordi di amicizia e cooperazione con Repubblica Popolare di Donetsk e Repubblica Popolare di Lugansk, che consentiranno alla Russia di schierare truppe nel Donbas secondo quanto avvenuto in Ossezia meridionale e Abkhazija. Domani anche questi accordi saranno ratificati. In effetti, come accennato in precedenza, non fu la versione pridnestroviana, ma osseto-meridionale ad essere attuata nel Donbas, unico modo per fermare l’attuazione dello scenario Karabakh con una guerra permanente.
3. La Russia chiede al regime di Kiev di fermare immediatamente le ostilità. In caso di rifiuto, le conseguenze del proseguimento della guerra ricadranno sull’Ucraina. In realtà, è una minaccia diretta ad adottare la pace. Poiché la probabilità di abbandonare la guerra è zero, è molto probabile che ci troveremo di fronte ad una fase di operazioni tattiche attive.
Nei decreti sul riconoscimento di RPD e RPL firmati da Putin, la clausola n. 4 consente l’ingresso di truppe russe nel Donbas a tutela delle repubbliche popolari. Diverse fonti riferiscono che l’avanzata delle truppe russe è già iniziata: già prima della firma dei documenti, il leader del Partito Comunista Zjuganov aveva affermato che le truppe russe sarebbero entrate subito nel Donbas. L’era dei “venti del nord”, del “commercio militare” e delle “miniere profonde del Donbas” appartiene al passato. Ora le truppe russe saranno di stanza in modo legale e ufficiale nel Donbas, come nell’Ossezia meridionale e in Abkhazija.I tentativi di aggressione porteranno all' ”applicazione della pace” per forza...Fonte: https://colonelcassad.
Commento di Mario Draghi, il banchiere: “Voglio prima di tutto esprimere la mia più ferma condanna per la decisione del governo russo di riconoscere i due territori separatisti del Donbass"
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