domenica 19 dicembre 2021

Ebraismo è coesione etnica...

 


C'è un popolo non necessariamente dotato di terra sua, con tanto di  lingua imperfettibile, tanto di religione codificata per l'eternità e tanto di libro sacro in cui ogni parola è immutabile e insostituibile. Una sua parte si è presa territorio e patria di un altro popolo, di cui afferma essere originario, e vi ha eretto un suo Stato. Ma la grande maggioranza è statualmente apolide e non concepisce lo Stato Nazione.

Tantomeno se dovesse capitare che sia multinazionale, o multiconfessionale, o multietnico, tipo la Russia, la Siria, l'Iraq, la Jugoslavia, la Palestina. Modelli possibilmente da rimuovere, sia per l'identità una e multipla, sia per l'idea di nazione.

E' un popolo/tribù, in quanto si distacca da ogni altra aggregazione demografica, linguistica, territoriale, storica. Anzi, di quelle promuove il superamento, la disgregazione, la mescolanza, l'omologazione. Il suo lascito è millenario e si proietta in un futuro senza confini. La sua coscienza di sé è granitica e immutabile, rafforzata dalla preferenza per la combinazione e la continuità genetica.

Questo è il popolo ebraico. Uno dei pochissimi rimasti a difendere una precisa identità, una storia separata da quella di tutti gli altri, una posizione unica ed esclusiva rispetto a dio, un'unica sacra scrittura, tutto stabilito ab origine e mantenuto fermo e identico nei millenni.

La coesione dei suoi neanche tantissimi membri gli ha assicurato un primato a ogni livello della creatività umana: scienza, tecnologia, letteratura, musica. Sarebbe un primato assoluto se si considerasse il rapporto tra consistenza demografica e produzione di opere. Se la sua religione, che non promuove la riproduzione di immagini, glielo consentisse, troveremmo suoi esponenti anche tra Michelangelo, Raffaello, Caravaggio.

Andrebbe sciolto un inno alla forza e alla tenacia con cui questa gente conserva le sue tradizioni, i suoi modi, la sua fede, la sua identità. Una difesa incrollabile contro ogni aggressione da parte dei cultori, pro domo eorum, dell'omologazione, della negazione di sovranità, storia, tradizione, confini, che tutto intende appiattire, conformare, disidentificare.


Fulvio Grimaldi - https://fulviogrimaldi.blogspot.com/





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