Il premio Ig Nobel per la Letteratura 2012 è stato conferito con questa motivazione:
“Aver prodotto un rapporto sui rapporti che parlano di rapporti che raccomandano la preparazione di un rapporto sul rapporto sui rapporti che parlano di rapporti.” (for issuing a report about reports about reports that recommends the preparation of a report about the report about reports about reports. [“Azioni Necessarie alla Valutazione dell'Impatto e dello Sforzo per la Stima dei Costi di Rapporti e Studi, US Government General Accountability Office report GAO-12-480R, May 10, 2012.])
Oggi solo la realtà, la base dell'isteria.
Sogna o è desto?
Charles Sannat è incaricato d'affari e analista alla BNP Paribas. Un buon punto d'osservazione ma anche - potenza dell'essere sociale - un buon punto per auto-anestetizzarsi i neuroni. Insomma strafarsi di finanza.
Ecco cosa dice di Deustche Bank in un articolo intitolato “La Deutsche fallirà e farà colare a picco l’Europa?” (https://insolentiae.com/la- deutsche-bank-faillite/) (traduzione mia)
a) “I prodotti derivati [in tasca a DB] ammontano a … 45 000 miliardi di euro, grosso modo … Sì, nessun errore: quarantacinquemila miliardi di euro e qualche spicciolo! C'è da essere inquieti, ma non terrorizzati! [enfasi sua]”
Perché, ci domandiamo noi (inquieti se non proprio terrorizzati)?
b) Perché “Il rischio massimo per la Deutsche Bank è stimato in 1515 miliardi di euro” dato che “sebbene la cifra di 45 000 miliardi possa sembrare colossale – e lo è – è un ammontare 'nozionale' e quindi non rappresenta affatto il rischio finanziario finale incorso in questa banca”.
Ora, il vocabolario della Borsa Italiana spiega che per “capitale nozionale” si intende “l'importo assunto come base di calcolo per l'adempimento degli obblighi associati a uno strumento derivato o titolo assunto a riferimento come sottostante per il pricing di un contratto derivato. […] Il nozionale è così denominato perché si tratta di un capitale fittizio, che non viene scambiato.”
Ovvero, detto in parole povere, il valore nozionale è il valore di capitale fittizio (e su questo non ci sono dubbi, e nemmeno Karl Marx ne aveva quando lo indagò nel III libro del Capitale), ovvero è il valore di una montagna di contratti collegati ad altri contratti dipendenti da altri contratti segnati su contratti che parlano di contratti. E' cioè un capitale da Ig Nobel.
Il che vuol dire che qualcuno, se la DB dovesse fallire, si ritroverebbe in mano un cerino acceso di 43.500 euro. Perché è così che funziona uno schema Ponzi all'incontrario. Ahahah! Che scherzo!
Ma perché è importante per Sannat che il rischio massimo per DB sia di (soli?) 1.515 miliardi?
c) Perché è “una cifra che è alla portata della BCE”. Evviva! La BCE può salvare Deutsche Bank.
Ma cosa vuol dire? Intanto faccio notare che essendo il bilancio della BCE di 4.000 miliardi non so se aggiungere una somma pari a più di 1/3 del bilancio “fondamentalmente non porterà strettamente a nessun cambiamento della situazione” (ne changera fondamentalement strictement à rien à la situation). Ho invece l'impressione che riforma del MES e ricatti vari porteranno alla preannunciata rapina di risorse nel resto d'Europa, a maggior gloria teutonica.
d) E alla fine cosa succederà, secondo Sannat? Ma nulla d'importante, dice: una guerra monetaria con gli USA e alla fine una cosuccia da niente: la crisi monetaria.
“Le cose continueranno ad andare nel medesimo verso. E qual è questo verso? Quello della crisi monetaria! Si rimpiazzano le crisi economiche, le crisi borsistiche o delle obbligazioni con un gonfiamento di tutti gli attivi, ciò che forma la bolla del tutto (ce qui forme la bulle de tout )”.
e) Questo è l'esito obbligato della crisi iniziata nel 2008:
“Stiamo dunque andando verso una crisi monetaria che sarà l'ultima tappa di questa crisi che dura da 10 anni.”
f) E saremo anche fortunati se andrà così:
“Questo per quanto riguarda lo scenario più favorevole (Voilà pour le scénario favorable).”
g) Perché esistono anche scenari meno belli:
“... in caso di problemi, in caso di accidenti, in caso d'impotenza delle banche centrali, o peggio ancora, in caso d'esplosione dell'Euro, della zona euro e di un ritorno en catastrophe alle monete nazionali, le cose possono chiaramente finire molto male.”
Così un funzionario delle élite finanziarie europee. Che questo possa dire un impoverimento drammatico delle società europee, non gliene può importar di meno!
E' desto o sogna?
Ma, a proposito: come sta la UE, come sta l'Eurozona?
Ha preso una bella influenza e chissà se è solo stagionale.
“Le relazioni tra Francia e Germania non sono mai state così pessime da tanti anni. Non ho quasi mai visto tanta indignazione e tanto fraintendimento (The relations between France and Germany have not been so bad in a long time. I have almost never experienced such outrage and misunderstanding)”.
Così Claudia Major, Senior Associate all'Istituto Tedesco per gli Affari Internazionali e per la Sicurezza (https://www.nytimes.com/2019/ 11/23/world/europe/nato- france-germany.html)
E non è passato nemmeno un anno dallo “storico” trattato di Aquisgrana firmato da Macron e Merkel. Perché?
Impazienza di Macron per una Europa più autonoma dagli USA, pare, e snervante (per Macron) prudenza della Merkel.
Ricordo a tal proposito la recente doppietta del presidente francese:
Il Potere del Territorio è di nuovo in conflitto col Potere del Denaro?
1) Dichiarazione che l'Occidente non potrà più essere il centro egemone del mondo (Nous sommes sans doute en train de vivre la fin de l’hégémonie occidentale sur le monde). E questo non solo per la potente sfida dell'Oriente, ma anche perché l'ordine mondiale è stato “profondamente scosso dagli errori dell'Occidente in alcune crisi, dalle scelte americane da molti anni a questa parte e che non sono iniziate solo con questa amministrazione” (https://www.elysee.fr/ emmanuel-macron/2019/08/27/ discours-du-president-de-la- republique-a-la-conference- des-ambassadeurs-1)
2) Dichiarazione che la NATO è in stato di morte cerebrale (https://www.ilsole24ore.com/ art/nato-stato-morte- cerebrale-ambizioni-macron- francia-e-ue-ACDUwQx?refresh_ ce=1).
Macron guarda a Est? Macron ha bisogno dell'Europa per guardare a Est? Macron ha bisogno della Germania per guardare a Est e la Germania è in mezzo al guado e non sa che pesci pigliare? E se sì, cosa spinge un presidente così euro-atlantico, già figliolo prediletto di Donald Trump (anche se c'era da dubitarne) e figliolo prediletto delle grandi banche d'affari statunitensi?
Non ci sarebbe da stupirsi. Si pensi che mentre il Potere del Territorio statunitense stava sprofondando in Vietnam, il Potere del Denaro statunitense metteva in salvo i suoi capitali nelle banche offshore (LoL!). Fedeli sì, ma fin quando serve.
Ma se è così, dove passano le maggiori fratture?
Il Potere del Territorio (di conseguenza?) si ri-compartimentalizza?
Chi sta salvando la FED a suon di miliardi di dollari, perché qualcosa o qualcuno la FED lo sta salvando (https://www.zerohedge.com/ markets/fed-will-not-disclose- which-banks-are-receiving- repo-cash-least-two-years e https://www.zerohedge.com/ markets/one-bank-finally- admits-feds-not-qe-indeed-qe- and-could-lead-financial- collapse)?
Perché mantiene un ferreo segreto?
E' la crisi sistemica, bellezza! Tutti contro tutti. Si salvi chi può. À la guerre comme à la guerre.
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