mercoledì 8 maggio 2024

La storia e le finalità del pensatoio di European Consumers Tuscia...

 


Ad Memoriam -  Il 24 aprile 2010 vide la luce a Calcata, presso il Circolo Vegetariano VV.TT., un punto d'incontro denominato European Consumers Tuscia, costituito da Mauro Elefante, Enrico Bianchi e Paolo D’Arpini, con le benedizioni dell’amico ed allora presidente nazionale di E.C. Vittorio Marinelli 

European Consumers Italia è una rete di associazioni che difende i diritti dei consumatori in Italia, il pensatoio di Calcata si prefigge di collaborare con un ampliamento del discorso ai temi “bioregionali”, dell’ecologia sociale e profonda e della spiritualità laica, allo scopo di  incidere positivamente e rinnovare la società al suo interno. 

Un sovvertimento di valori è necessario, sia in forma di emendamento dai vecchi modelli consumistici o di protezione passiva degli utenti sia nell’ambito della comprensione di ciò che realmente è utile e necessario per sviluppare la qualità della vita. Occorre andare oltre il “salto della quaglia” ed avventurarsi sulle cime impervie, imitando il volo dell’aquila che dall’alto osserva il territorio e lo fa proprio.

L’aquila dall’alto tutto scorge mentre la quaglia vola basso, anzi bassissimo, e vede solo la sua piccola porzione di terra. Allo stesso tempo, da un punto di vista dell’ecologia profonda, possiamo dire che entrambe le visioni sono necessarie, non si può trascurare né l’una né l’altra. Ma se trascurassimo la visione dell’aquila sarebbe come se credessimo di conoscere il mondo stando dentro al pozzo, come fece quella piccola rana nella storia zen, la ricordate? Tradotto in termini pratici questo significa che non si può essere maturi nella coscienza ecologica solo se ci si occupa del nostro campiello, della capretta nell’ovile, del pollo nell’aia, del ruscello che scorre dietro casa e delle piantine che crescono attorno… o delle mille noie di mercato, del condominio, di precedenze strutturali, di beghe gerarchiche, etc.

Del lontano e del vicino va tenuto conto per un integrazione nel nostro abitare, per il riconoscimento della comune appartenenza alla vita.

Dobbiamo essere consapevoli dell’inscindibilità della vita, partendo dall’ambito sociale in cui viviamo e osservando le cose con l’occhio dell’ecologia profonda, anche nell’ambito istituzionale ed amministrativo. Insomma abbiamo bisogno dell’intelligenza e della ragione, della cultura e delle sue variegate espressioni di pensiero ma anche di sensazioni, percezioni, intuizioni, sentimenti. Altrimenti la nostra società sarà solo una sterile macchinetta funzionale e burocratica, la nostra battaglia sarà solo una continua ricerca di aggiustamenti esteriori con nuove leggi e leggine. Come possiamo far parte di un contesto “umano” e socialmente integro se non consideriamo anche -forse in questo momento storico direi “soprattutto”- le necessità del mantenimento delle dignità umane, della riscoperta dei valori morali e spirituali?

Ci vuole uno scossone intellettuale ed amorevole nella nostra attitudine, occorre avviare un bio-ragionamento all’interno delle nostra Rete. Dobbiamo entrare nelle maglie profonde del pensiero umano e del contesto sociale in cui viviamo ed ottemperare al dovere di manifestare il “bioregionalismo”, “l’ecologia profonda” e la “spiritualità laica” in questa società, sia urbana che rurale, tecnologica e semplicistica, complessa e facile, insomma serve uno scatto di reni…. (e di cervello).

Spero di non aver offeso nessuno con questo discorso e invito tutti ad una discussione aperta su questo tema.

Paolo D'Arpini














P.S.  Dal 2011 il pensatoio di European Consumers Tuscia si è trasferito a Treia, presso la  nuova sede del Circolo Vegetariano VV.TT. 

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