giovedì 3 novembre 2022

Mar Nero. Il corridoio umanitario è stato ripristinato dalla Russia (malgrado l'attacco ucraino a Sebastopoli)



Il presidente della Turchia Recep Tayyip Erdoğan ha riferito che le esportazioni di cereali dall’Ucraina attraverso il corridoio umanitario marittimo sono riprese il 2 novembre 2022 alle 12, ora di Mosca. Il ripristino dei transiti navali è stato possibile grazie all’intervento del ministro della Difesa turco Hulusi Akar, che ha contattato l’omologo russo Sergej Šojgu per spronarlo ad adempiere allo «sforzo puramente umanitario». In seguito all’attacco ucraino con droni aerei e marittimi alla base di Sebastopoli (Crimea), sabato 29 ottobre Mosca aveva annunciato la sospensione «a tempo indeterminato» dell’intesa sul grano sottoscritta a luglio 2022 grazie alla mediazione di Turchia e Nazioni Unite. L’accordo scade il 19 novembre 2022. (https://www.limesonline.com/notizie-mondo-oggi-2-novembre-guerra-ucraina-russia-cereali-serbia-kosovo-missili-corea/129783)



Dietro le quinte: 

Emerge  una duplice responsabilità particolarmente grave da parte dell'Ucraina e delle nazioni della Nato che la spalleggiano:


1) il governo ucraino avrebbe sfruttato l'accordo umanitario, quello sul grano, con corridoi sicuri e smilitarizzati, per compiere operazioni militari contro la base navale russa di Sebastopoli in Crimea, utilizzando droni subacquei per colpire la flotta russa, con la copertura o comunque la complicità di nazioni della Nato; se così non fosse, non è comprensibile come mai le nazioni della Nato non abbiano tirato le orecchie a Zelensky per questo atto di vera e propria pirateria che ha sfruttato corridoi umanitari;

2) dei corridoi umanitari per esportare il grano avrebbero beneficiato, oltre ai droni subacquei ucraini per l'attacco alla base russa di Sebastopoli, soprattutto i paesi ricchi che si sono riforniti di grano con ben 350 bastimenti mentre solo 11 navi sono partite verso le nazioni affamate dell'Africa. 

Quello che doveva essere un accordo per sfamare l'Africa si è trasformato in una cosa completamente diversa, di cui - spiace dirlo - il servizio di informazione pubblico della RAI non ha dato resoconti. 

Un velo di ipocrisia copre una vicenda che è a dir poco vergognosa.

È vergognoso il modo con cui le nazioni della Nato hanno presentato i corridoi del grano per poi fare ben altro. I paesi ricchi stanno gestendo queste operazioni per propri interessi con la scusa di aiutare l'Africa.

Questi "corridoi del grano", più che servire alle popolazioni povere, servono a scopi economici e militari inconfessabili di cui ovviamente non si parla, per non scoprire i retroscena e i secondi fini.

Alessandro Marescotti 
Presidente PeaceLink 


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