sabato 12 novembre 2022

La censura non dorme mai...

 


Una satira spietata dell’ondata oscurantista, questa volta proveniente da sinistra, contro la letteratura del passato, accusata di razzismo, sessismo, classismo e di quant’altro; un desiderio di censura, questa volta “progressista”, che ricorda tempi andati e da cui non si salva nessuno dei capolavori del passato, neppure Shakespeare

blocco studentesco censura odisseaImparo qualcosa ogni giorno -va beh, diciamo “a giorni alterni”. Questo perché leggo sempre i giornali -ok, diciamo che li leggo “occasionalmente”. A ogni modo, oggi ho appreso che tra le opere più bersagliate dagli aspiranti censori statunitensi ci sono "Il buio oltre la siepe" di Harper Lee, "Uomini e topi" di John Steinbeck e "Il giovane Holden" di J. D. Salinger. Confesso che non vado pazzo per nessuno di queste classici. D’accordo: il libro di Harper Lee ha difeso accoratamente dagli intolleranti sia un senso di giustizia elementare sia il movimento per i diritti civili -tutto questo, poi, in un’epoca in cui la segregazione era ancora in auge- ma il suo stucchevole sentimentalismo mi ha sempre dato il voltastomaco. Ogni accademico radicale contemporaneo che si rispetti, peraltro, non potrebbe esimersi dal ravvisare nel libro di Lee un razzismo e un sessismo lampanti, in quella che è una celebrazione patriarcale del “salvatore bianco”.

Anche in Steinbeck le motivazioni alla base dell’opera sono quantomeno sospette: il suo breve romanzo rappresenta senza pudori la violenza sulle donne, sfoggia epiteti razzisti e si dimostra insensibile rispetto al tema della disabilità mentale. Per quanto riguarda il leggendario adolescente di Salinger, Holden Caulfield, invece, dico solo che quel ragazzo è talmente alienato da avermi sempre dato sui nervi.

Stephen Eric Bronner 

https://www.sinistrainrete.info/cultura/24233-stephen-eric-bronner-pensieri-censurati.html

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