lunedì 29 settembre 2014

Gli USA si preparino alla loro inevitabile fine....



Il ruolo fortemente prevaricatore degli Stati Uniti nel mondo è ancora alto.
Tuttavia sono passati ormai 70 anni dall'ultima guerra mondiale, circostanza nella quale gli Usa conquistarono una posizione di predominio enorme sul mondo.


Guardando i fatti si deve notare che la potenza relativa a suo tempo quasi incontrastata degli Usa sta attraversando una lunga lenta fase di declino (si noti che la parabola discendente di un macrosistema è lunga, quindi non scompariranno di scena da un momento all'altro, ma conteranno sempre di meno).


Il risultato è che culturalmente gli statunitensi ragionano ed agiscono ancora come se fossero i padroni del mondo, in modo arrogante, violento e prepotente.


Ma oggettivamente non possono impedire la propria lenta decadenza, e naturalmente nel presuntuoso tentativo di impedirla diventano anche molto cattivi, ma, tempo al tempo, il decorso dei fatti oggettivi li costringerà a rassegnarsi, perché i loro vecchi metodi di dominio funzioneranno sempre meno.


Se sono veri i dati forniti dalla direzione della Fed, con due conticini si scopre che già ora il pil cinese è da solo pari ad 8/10 di quello Usa, però, come nel caso dei paesi emergenti, è in crescita più veloce di quello del "primo mondo". E il monopolio finanziario internazionale costituito nel dopoguerra sta andando in frantumi. Che cosa rimane in piedi, ormai, dei vecchi accordi di Bretton Woods? Ormai è avviato persino un nuovo fondo monetario internazionale Brics, alternativo all'Fmi.


Anno dopo anno, la violenta strafottenza internazionale di Washington deve fare sempre più i conti con l'evoluzione della realtà planetaria, e un po' alla volta la prevaricazione cui sono abituati diventerà sempre più impraticabile. Anche l'impero Romano dovette adattarsi alla propria ineluttabile fine.


Quindi, un po' alla volta per loro arriverà anche il conto da pagare, generato dall'odio profondo che gli statunitensi si sono attirati addosso ovunque in mille modi, con il loro feroce e sanguinario tirannico imperialismo internazionale.

Non basterà dire "vi abbiamo fatto fare affari", davanti ai milioni di morti delle inesauribili guerre coloniali inferte praticamente al mondo intero.


Prepariamoci a vivere in un mondo diverso da quello che abbiamo conosciuto: "niente sarà più come prima", ma in senso completamente diverso da quello propagandisticamente annunciato dal criminale internazionale di guerra G.W.Bush.


Vincenzo Zamboni


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Commento di Giacomo Leopardi: "Quando tutto il mondo fu cittadino Romano, Roma non ebbe più cittadini; e quando cittadino Romano fu lo stesso che cosmopolita, non si amò né Roma né il mondo: l’amor patrio di Roma divenuto cosmopolita, divenne indifferente, inattivo e nullo: e quando Roma fu lo stesso che il mondo, non fu più patria di nessuno, e i cittadini romani, avendo per patria il mondo, non ebbero nessuna patria, e lo mostrarono col fatto".

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