Incubo carbonifero
Centrale Enel, ambiente, salute e decisioni: i cittadini pretendono, se non altro, informazioni costanti e puntuali sull’iter in corso.
Abbiamo assistito ieri alla audizione dell'ASL al Comune della Spezia e, in attesa dei verbali e delle copie delle presentazioni, abbiamo ritenuto urgente porre alcune questioni ai nostri "amministratori silenti". Più sotto il testo che abbiamo inviato anche alla stampa.
Insieme alle persone più attive del gruppo, abbiamo riflettuto sulla opportunità di dare maggiore consistenza e coerenza a questa "battaglia" con iniezioni di cambiamenti reali nei nostri stili di vita. Su questo stiamo coinvolgendo i Gruppi di Acquisto Solidali.
Non voglio dilungarmi e quindi pongo la domanda direttamente:
E' normale che la gran parte di noi, che ci spendiamo anche solo con l'atto di una firma a sostegno o con questa logorante attività di resistenza ad una probabile autorizzazione ad Enel a continuare a bruciare carbone... è normale che la gran parte di noi abbia proprio ENEL come fornitore di energia?
Ci siamo posti il problema da tempo (vedi qui 15/9/2011 - L'Energia che vogliamo!) ma ora riteniamo folle continuare una simile battaglia e al contempo finanziare la nostra minaccia.
Ho sin qui cercato di mantenere, nella comunicazione, un profilo personale piuttosto basso ma ora ritengo che ciascuno debba ancora di più impegnarsi in prima persona e pertanto vi chiedo di voler considerare seriamente l'opportunità di uscire e far uscire dai contratti con Enel e fornitori che producono e/o si approvvigionano di energia derivanti da combustibili fossili.
Per qualsiasi informazione e/o supporto di qualsiasi tipo non esitate a contattarmi
p.s. mi scuso per essermi dilungata e mi permetto di segnalare ancora questa rifessione provvisoria http://speziapolis.blogspot.com/2011/11/nuovenergie.html)
un saluto,
daniela patrucco
SpeziaViaDalCarbone - Comitato di Cittadini
Comunicato Stampa n. 28 – 15 Novembre 2011
Centrale Enel, ambiente, salute e decisioni:
i cittadini pretendono, se non altro, informazioni costanti e puntuali sull’iter in corso.
Abbiamo seguito ieri con interesse l’audizione del Prof. Fontana e della Dott.ssa Baldi, rispettivamente consulente e responsabile della Struttura Semplice Dipartimentale di Epidemiologia dell’Asl5 spezzino; l’audizione si è svolta nella sala consiliare del Comune della Spezia, presenti i consiglieri della Commissione Ambiente.
Il Prof. Fontana ha trattato il tema dell’inquinamento ambientale rappresentando anche la correlazione tra concentrazioni particolarmente elevate di inquinanti (vanadio, titanio e cromo sicuramente imputabili all’attività della centrale Enel) nelle zone di PortoVenere e della 5° Circoscrizione spezzina (Canaletto) (fonte: studio sui licheni 1995) e una maggiore incidenza di tumore nelle donne nelle medesime zone (1988-1998).
Sino al 2003 non erano disponibili dati da cui derivare l’incidenza di tumori nella popolazione, disponibili solo quando causa di morte. Come ha spiegato la Dott.ssa Baldi, solo a partire dal 2002 è stato realizzato un Protocollo di studio per l’implementazione di un Sistema di Sorveglianza Epidemiologica per la Provincia della Spezia finalizzato al “monitoraggio sistematico della salute pubblica attraverso la costituzione di un sistema di sorveglianza epidemiologica” mediante “la raccolta sistematica dei dati concernenti lo stato di salute di una popolazione e la diffusione di tali dati, opportunamente analizzati e interpretati, ai vari soggetti responsabili della prevenzione e del controllo delle malattie, della programmazione sanitaria e, più in generale, della politica sanitaria… Tra i suoi compiti possono essere inclusi anche l’identificazione e il monitoraggio delle esposizioni ambientali”
La Dott.ssa Baldi ha presentato i dati relativi alla mortalità per tumori ambiente-correlati nella nostra provincia (1991-2003), comparandoli con la Liguria, il Nord Ovest e l’Italia, rilevando un loro generale, anche se non sistematico, allineamento.
Al contrario, per quanto attiene ai dati dei ricoveri (1999-2008) per malattie polmonari e cronico ostruttive, cardiache, cerebrovascolari, la Dott.ssa Baldi ha messo in evidenza un generale aumento dei casi rilevati nella nostra provincia (in particolare per le malattie polmonari e cronico ostruttive).
Sia la Dott.ssa Baldi che il Prof. Fontana hanno chiaramente espresso la loro difficoltà a mettere in relazione questi dati sanitari con una particolare tipologia di inquinamento ambientale, nella fattispecie quello determinato dalla combustione del carbone nella centrale Enel, per due ragioni evidenti:
1) non sono disponibili dati puntuali e recenti sulla situazione sanitaria spezzina (storia, abitudini di vita, patologie dei cittadini);
2) non sono disponibili rilevazioni esaustive sugli agenti inquinanti, con particolare riferimento all’identificazione delle fonti (“chi inquina” con “quali emissioni”) e alla conseguente possibilità di mettere in relazione le “cause” (esposizione) con gli “effetti” (malattia).
A giudizio del Comitato SpeziaViaDalCarbone, anche l’affermazione testuale del prof. Fontana “Non si possono prendere decisioni sulla base di questi dati” costituisce una richiesta di maggiore attenzione e precauzione a chi è chiamato a prendere le decisioni. In assenza di dati scientificamente validi, infatti, occorre attivarsi in due direzioni: intensificare lo studio e la ricerca adottando, nel frattempo, il principio di precauzione.
Apparentemente, solo recentemente il Comune della Spezia ha preso in considerazione l’opportunità di utilizzare le competenze dell’IST (dip. chimica ambientale) per ottenere una base di informazioni che consenta l’assunzione di decisioni maggiormente consapevoli dei rischi sanitari per la popolazione derivanti dall’inquinamento ambientale, illuminate dalla conoscenza delle fonti di emissioni. “A tutte queste domande può dare risposta un metodo analitico e di elaborazione dei dati messo a punto dai ricercatori del servizio di Chimica Ambientale che, in base alla diversa composizione chimica dei COV, risale alla fonte che li ha emessi, una sorta di “impronta digitale chimica”. (ARS – Oncologia in Liguria – Marzo 2011)
Il Comitato SpeziaViaDalCarbone, che aveva avanzato richiesta in questo senso nel corso dell’Assemblea dello scorso 24 Settembre 2011, segnala un importante recente studio pubblicato a cura dell’Associazione Italiana di Oncologia Medica “Progetto Ambiente e Tumori” che comprende, tra le altre interessanti analisi, un capitolo dedicato a “Grandi Impianti e Rischio Oncologico”. Dalla sezione che riguarda le centrali a carbone, la conclusione del Prof. Franceschi:
“Le centrali a carbone, nelle aree in cui sorgono, causano un’alta percentuale di inquinanti rispetto alle altre fonti di inquinamento. I territori nei quali sono insediate centrali a carbone presentano elevati livelli di inquinamento ambientale, rilevati mediante le metodiche di biodiversità e di bioindicazione lichenica.
Gli studi condotti sulle popolazioni residenti nei pressi di centrali a carbone hanno dimostrato un aumento dell’incidenza di tumori di laringe, polmoni e vescica. Gli studi di stima di impatto ambientale dimostrano uno stretto rapporto fra livelli di emissioni, numero di persone esposte e danni sanitari, compreso il cancro.
Sono inoltre segnalati aumenti dell’incidenza di cancro della cute non melanoma e di cancro dello stomaco.”
Il Comitato SpeziaViaDalCarbone, alla luce del persistente assordante silenzio che accompagna queste settimane di audizioni (Enel, ISS, sindacati, Comitato, ASL, ARPAL) sia in Comune sia in Provincia, si chiede e chiede:
“Se le audizioni in corso non sono solamente una passerella, parallela ad un percorso e a conclusioni già stabiliti; se, al contrario e come auspicabile, i decisori stanno riflettendo su ciò che via via emerge dalle audizioni medesime; allora: come mai non è stata chiesta una sospensione del procedimento di rilascio dell’AIA per portare a termine tutte le audizioni e trarre le opportune conclusioni? Cosa sta succedendo veramente? A che punto siamo del procedimento? Quali azioni (immediate e di prospettiva) e investimenti si stanno attivando per porre rimedio alla drammatica carenza di informazioni circa la situazione dell’inquinamento ambientale nella nostra provincia? E di conseguenza la completa ignoranza circa la sua situazione sanitaria?
Il Comitato SpeziaViaDalCarbone, chiede formalmente alla Regione Liguria, alla Provincia, al Comune della Spezia risposte alle proprie domande e attenta considerazione per quanto sin qui elaborato dai cittadini del Comitato SpeziaViaDalCarbone, quanto testimoniato dai cittadini tutti con le manifestazioni pubbliche svoltesi negli ultimi mesi, con le oltre 2000 firme raccolte, quanto contenuto nella letteratura e negli autorevoli studi sin qui proposti.
SpeziaViaDalCarbone – Comitato di Cittadini
Daniela Patrucco (portavoce)
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http://speziapolis.blogspot.com/p/comitato-speziaviadalcarbone.html
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