sabato 4 settembre 2010

Ecologia alimentare e mistificazioni della carne....

“Dimmi cosa mangi e ti dirò chi sei” (Anthelme Brillatt-Svarin)


Nella stragrande maggioranza dei casi la gente usa consumare carne e prodotti di derivazione animale (salumi, prosciutti, mortadella ecc.) convinta che quando si ha fame, poco tempo e poca voglia di mettersi a preparare qualcosa di più elaborato, mangiare un panino con dell’affettato, o farsi la classica fettina ai ferri, è molto più sbrigativo, sufficiente a placare la fame e ad essere apposto con le necessità nutrizionali dell’organismo, tantoché, ritiene, che avendo ingerito proteine di origine animale sia sufficiente ad avere i nutrienti necessari.

Se consideriamo che un alimento è conforme alle esigenze chimico-biologiche del nostro organismo quando sono presenti tutti i componenti nutrizionali, cioè carboidrati, minerali, vitamine, proteine, grassi, fibra, acqua ed oligoelementi, si può facilmente capire quanto sia lontano un panino con prosciutto, qualunque altro affettato, la coscia di un pollo arrosto o una scatoletta di tonno, dall’alimentazione ideale presa come riferimento: la frutta e la verdura. Senza qui menzionare gli effetti collaterali e tutte le patologie direttamente correlate al consumo di questi prodotti, privi di carboidrati, zuccheri, fibra, vitamina C, enzimi e micronutrienti (tutte le sostanze che mancano all’alimento ingerito vengono sottratte all’organismo), mangiare alla maniera sbrigativa è da suicidio. Basta pensare che bistecche, hamburger, wurstel e simili arrivano ad avere milioni di microrganismi cadaverico-putrefattivi per grammo. Se l’umanità consumasse solo prodotti di tipo McDonald credo che si estinguerebbe nel giro di due mesi. Tutto ciò che ci protegge viene dal mondo vegetale e tutto ciò che ci danneggia dai prodotti del mondo animale.

Anche i cereali raffinati, pane, pizza, pasta e prodotti da forno, risultano anch’essi privi si sostanze vitali antiossidanti distrutte con la lavorazione, la raffinazione e la cottura.

Sarà pure più facile e veloce farsi una fettina in padella, duo uova al tegamino, o mangiare un pezzo di formaggio ma è altrettanto vero che se ne pagano le conseguenze perché ci si sazia ma non ci si nutre e le cellule restano affamate di veri nutrienti.

Basta un minino di buona volontà, di organizzazione e buon senso per preparare ottimo cibo nutriente, ricco di tutti quei componenti necessari al nostro organismo e alla nostra buona salute. I vantaggi sono molteplici primi tra questi la certezza dell’igiene, la sicurezza dei componenti alimentari utilizzati e soprattutto l’amore con cui preparare in proprio una pietanza che nella catena industriale viene sicuramente a mancare. Se poi si adotta un’alimentazione cruda bastano la metà dei cibi per nutrirsi. Con il cibo crudo si risparmia tempo, denaro e lavoro. Non solo, la cottura rende inorganici gli alimenti e un alimento inorganico non è un cibo. Va altrettanto bene un’alimentazione naturale fatta prevalentemente di frutta, verdura, cereali integrali, legumi e semi oleaginosi, che con un pò di organizzazione può diventare non solo salutare ma facile e veloce da preparare: un panino integrale al pomodoro o della frutta fresca o seccata dovrebbero sostituire le micidiali merendine incellofanate, vero e proprio cibo spazzatura.

E’ necessario entrare nella logica che alimentarsi in modo appropriato è una delle cose più importanti della vita; la vita infatti dipende dal cibo e la qualità della vita dipende dalla qualità del cibo. Se il cibo è senza valore nutritivo l’organismo è destinato a deperire. Ciò che ingeriamo costituisce ogni cellula del nostro organismo e dagli alimenti ingeriti dipende non solo la nostra salute fisica e quindi la nostra felicità, ma quella mentale, quella emozionale, energetica e spirituale.

Franco Libero Manco

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http://www.circolovegetarianocalcata.it/category/alimentazione-vegetariana/

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