Klaus Schwab ha detto: “Nella quarta rivoluzione industriale i vincitori prenderanno tutto, quindi se sei un first mover del World Economic Forum, sei tu il vincitore”.
Queste affermazioni gravissime hanno due implicazioni: la prima è che “i vincitori prenderanno tutto” e saranno “vincitori” – non è chiaro in quale veste e con il permesso di chi. La seconda è che chi non si adatterà a questa “quarta rivoluzione industriale” si ritroverà estromesso e perderà, perderà tutto, compresa la libertà.
Klaus Schwab, insomma, minaccia i capi di governo dei venti paesi più industrializzati del mondo di attuare nelle loro nazioni i punti programmatici del Great Reset. Questo va ben oltre la pandemia: è un colpo di stato globale, contro il quale è essenziale che i popoli si sollevino e che gli organi ancora sani degli Stati avviino un processo giuridico internazionale. La minaccia è imminente e grave, poiché il World Economic Forum è in grado di portare avanti il suo progetto sovversivo e coloro che governano le nazioni sono diventati tutti schiavi o ricattati da questa mafia internazionale.
Alla luce di queste dichiarazioni – e di quelle di altri non meno deliranti di Yuval Noah Harari, consigliere di Schwab – capiamo come la farsa della pandemia sia servita da pallone di prova per imporre controlli, misure coercitive, limitare le libertà individuali e aumentare la disoccupazione e la povertà.
I prossimi passi dovranno essere compiuti attraverso la crisi economica ed energetica, che è strumentale all’instaurazione di un governo sinarchico nelle mani dell’élite globalista...
Stralcio di un intervento dell'Arcivescovo Carlo Maria Viganò
Pubblicato originariamente in Inglese su LifeSiteNews: ENGLISH ORIGINAL VERSION
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