Con questo libro una delle migliori emittenti libere europee, correttamente pluralista, ma senza nascondere la propria faccia, ora anche casa editrice indipendente, compie un esercizio di temerario equilibrismo dialettico. Operazione consentita, quella delle due campane, e probabilmente anche congeniale, a un organo di informazione libero da padroni, ma che implicitamente sollecita il lettore a schierarsi con la campana che gli suoni meno stonata.
Una volta superato indenni il tunnel degli orrori nella prima metà del volume, si ha modo di rinfrancarsi alla luce che restituisce vita alle ombre. 60 anni di vita e opere tra Israele e Palestina mi conferiscono la presunzione della condivisione. E la certezza dell’onestà.
Stiamo vivendo, a livelli di terrificante esasperazione, un’epitome dell’universale guerra dei ricchi, quelli senza scrupoli di ingiustizia e dominio, contro i poveri e ultimi, quelli primi in assoluto per scrupolo di giustizia e libertà. I rintocchi delle due campane sono voci di questa guerra che sarà decisiva per il futuro di tutti noi.
Dalla Storia sappiamo già chi vincerà. Parafrasando Montale: “Il varco è qui… e io so chi va e chi resta”
Fulvio Grimaldi
"Subito dopo l'armistizio dell' 8 settembre del 1943,, l'esercito inglese, a piedi, in fila indiana, attraversò il mio Paese, sull'Adriatico. Oltre agli inglesi c'erano i soldati della Jugoslavia, armati, col berretto con la stella rossa; i soldati Polacchi, armati, con un vistoso nastrino bianco/rosso in alto sulla manica sinistra; le persone in abito normale, forse non armate, con al collo un fazzoletto bianco con strisce azzurre e, in alto sulla manica sinistra, un nastrino "PALESTINE". A chi chiedeva: "Chi siete?", rispondevano: "Israeliani" (capivamo che quei nastrini azzurri sui fazzoletti disegnavano la Stella ebraica). Da fine agosto 1945, dal "Campo di Transito N. 1" di Bari (ex "Campo di Concentramento Torre Tresca" per prigionieri americani, inglesi, francesi, ecc.) iniziò l'invasione clandestina di "Israele", cioè della Palestina. Operazione sostenuta dall'Agenzia ebraica (con valigette contenenti moneta da mille lire per scafisti, proprietari di imbarcazioni e clandestini).
Sostenendo di essere vittime i sionisti si sono trovati a possedere tutto il territorio della Palestina. Gli mancava Gaza per far scomparire la parola PALESTINA: https://www.facebook.com/photo/?fbid=3002055919931236&set=a.973751999428315
Vito de Russis
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