domenica 25 settembre 2022

Proteste cattive e proteste buone... La doppia morale occidentale...

 


All'Occidente piacciono le proteste, anche violente, se queste si svolgono in Iran, Russia, Cina o in quei paesi non allineati al consenso Washingtoniano. Quando invece le proteste, anche forti, ci riguardano allora tiriamo fuori quell'armamentario reazionario di etichettature che ci porta a stigmatizzare i facinorosi come pericoli pubblici, nemici dello Stato, della democrazia e persino della civiltà.


È già successo con movimenti sacrosanti che in ogni parte d'Europa sono stati bastonati per aver chiesto lavoro, aumenti salariali, città più sicure e dignità. I manganelli hanno rotto le teste quasi ovunque, da Roma a Parigi, senza che nessuno si indignasse più di tanto. Le botte liberali sono formative. Ma presto ne vedremo delle belle. L'Europa, come ha fatto presente Putin, ha deciso di autodistruggersi con le sanzioni che oggi portano la bolletta energetica a livelli non sostenibili. Dovranno derubare i cittadini per farvi fronte e lo stanno già facendo.

Divamperà il malcontento e lorsignori democratici non esulteranno come quando quattro scemi, spesso pure prezzolati dalla CIA o da ong USA, fanno di tutto per farsi arrestare sulla piazza rossa, in una via pechinese o a Teheran. Tutt'altro. Invocheranno il pugno duro contro i sovversivi che si lamenteranno rumorosamente per il carovita a causa di una guerra voluta solo da politici lacchè della NATO e traditori del proprio paese.

A questi farabutti ricordiamo che la loro doppia morale non li salverà a lungo dai duri fatti, i quali, prima o dopo, prenderanno il sopravvento sulle parole. Sappiamo perfettamente che la jacquerie non ha mai una direzione e può essere depistata come si vuole e quanto si vuole.

Tuttavia, in quel brodo culturale dove nascono istinti feroci, potrebbero arrivare un giorno a pescare i gruppi giusti. Non sarà importante, almeno inizialmente, cosa penseranno ma quello che faranno ai marci e servili che hanno rovinato la nazione. In seguito, si potranno fare i conti anche con i primi ma abbiamo innanzitutto bisogno di un'opera di spiazzamento radicale del presente. Come affermò Salvemini, chiunque lo faccia avrà fatto qualcosa di utile per il Paese e parimenti Bordiga disse Bordiga: che la fradicia impalcatura statale italiana... chiunque avesse distrutto [quest'ultima] avrebbe fatto una cosa positiva.

Eccoci avvicinarci, mutatis mutandis, ai vecchi tempi, dai quali verranno i nuovi.

(Gianni Petrosillo - Profilo superstite)

Femen desnude



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