domenica 4 settembre 2022

Gas a che prezzo...?

 


Hanno sostanzialmente spinto, anzi quasi costretto, la Russia a chiudere i rubinetti del gas.

Il G7 e poi l'UE hanno pianificato di imporre un tetto massimo al prezzo del petrolio russo e poi del gas, mentre è ancora incerta la riapertura del Nord Stream 1. La Russia ha fatto ciò che era ovvio facesse, davanti a tale minaccia.

Quale produttore avrebbe accettato di vendere delle materie prime ben al di sotto dei prezzi di mercato?

Ma sono stati i paesi occidentali a forzare questa decisione. E difficilmente si è trattato d'improvvisazione. Sapevano bene quale sarebbe stata la mossa conseguente di Mosca.
L'Unione Europea in tutto ciò è solo uno sciocco esecutore masochista, senza nessuna autonomia e potere decisionale. Gli ordini e la trappola vengono da Washington.

Gli Usa vogliono sostituire la Russia nel mercato dei combustibili nel Vecchio Continente e vendere, a carissimo prezzo, agli europei il loro gas liquefatto (GNL). Questa è la partita in corso.

Le sanzioni, la proposta del tetto massimo e poi la chiusura indotta dei gasdotti russi sono stati degli strumenti suggeriti dallo Zio Sam per raggiungere tale obiettivo.

Omar Minniti











Integrazioni:

Accese polemiche in Germania per le dichiarazioni del ministro degli Esteri, Annalena Baerbock. Quest'ultima ha detto che "in autunno e inverno ci saranno dure proteste in Germania contro gli alti prezzi dell'energia". Tuttavia, la rappresentante dei Verdi rifiuta ogni ipotesi di cambiamento in politica estera, sulla questione ucraina, "nonostante la pressione delle piazze".
In sostanza, gli impegni assunti con la Nato e il regime nazista ucraino sono più importanti delle opinioni del popolo tedesco.

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ULTIM'ORA: Nord Stream è stato sospeso a tempo indeterminato, ha annunciato Gazprom. Sono stati rilevati malfunzionamenti sull'ultima turbina rimasta, Gazprom ha inviato una lettera a Siemens sulla necessità di riparare la turbina. (Fonte: Ria Novosti)

Commento di Carlo Bonomi, presidente di Confindustria:

"Senza il gas russo si spegne un quinto dell'industria italiana, spegnere il sistema industriale italiano vuol dire mettere a rischio migliaia di imprese, migliaia di posti di lavoro"



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