“Volevate continuare a fare del male alla Russia e starvene tranquilli e impuniti? Volevate vederla stramazzare al suolo, fatta a pezzi con le sanzioni. Le fate la guerra con armi e sanzioni, il male da voi causato non colpisce solo il popolo russo, ma anche il vostro proprio popolo. Sono gli italiani a pagare più dei russi le conseguenze della vostra follia. I vostri giornali già preparano mentalmente il popolo a risolversi i problemi economici e sociali che avrà quest’inverno. In Russia luce, gas, legna e acqua a volontà e a buon prezzo, ma in Europa è già emergenza su prezzi e occupazione. La causa non è Putin, ma dell’ottusa politica Ue-Usa-Nato e di chi l’ha sostenuta”.
I politici italiani hanno risposto a Medvedev con insulti, forti nella convinzione che gli italiani sono disposti a fare sacrifici pur di fare la guerra alla Russia, e lo dimostreranno alle elezioni, smentendo Medvedev che li incita a far valere il voto:
“I voti degli elettori sono una potente leva di influenza anche sui politicanti più amorali. Quindi agite, vicini europei! Non tacete. Chiamate i vostri deficienti a rendere conto! E noi vi udiremo. Il vantaggio è evidente: l’inverno in compagnia della Russia è molto più caldo e confortevole che in un altezzoso isolamento con i fornelli del gas spenti e i termosifoni freddi”.
Dmitrij Medvedev
Commento di Giovanni Fazio: “No alla guerra, no alle sanzioni. L’Europa è malata. Un focolaio cronico di guerra nel proprio territorio agisce come un focus malefico che, col tempo, tende ad espandersi e a coinvolgere l’intero continente in una guerra che i popoli europei non desiderano affatto. Tanto meno la vuole il popolo italiano che, in contrasto con le dichiarazioni euforiche di Draghi e di una casta dirigente irresponsabile, sente già i morsi dell’inflazione e dei rincari abnormi dei prezzi...”
Commento di Rete Ambientalista: "...non si capisce a chi Medvedev intenderebbe fare propaganda elettorale, considerando che, a proposito di sanzioni, tutti i partiti di sistema erano con Draghi, Meloni compresa..."
Mio commentino: "Beh un'alternativa c'è: Italia sovrana e popolare.
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