domenica 15 luglio 2012

La Norvegia ai norvegesi.. e l'Italia agli italiani - Ovvero ad ognuno il suo!

Un mondo fantastico


Hari om Paolo

Pochi giorni fa ho letto sul tuo giornaletto un articolo sulla Norvegia descritto come un paese dove tutto funziona perfettamente perchè c’è poco privato e invece c’è molto pubblico o nazionalizzato implicando che se in Italia fosse lo stesso anche noi potremmo vivere in un paese come la Norvegia.
Quello che invece dovrebbe essere scritto in lettere cubitali è che questo non è possibile perchè in norvegia ci sono i norvegesi e in italia gli italiani.

Tutti gli scandinavi hanno un fortissimo senso civico, gli italiani non ne hanno nessuno, per gli scandinavi il pubblico è proprietà di tutti invece per gli italiani è solo proprietà dello stato, per gli italiani tutti i nostri problemi sono sempre colpa del governo e mai del loro menefreghismo, della loro superficialità, dello loro culto di essere furbi fregando il più possibile il prossimo, della loro immensa inefficienza e inaffibilità e sopratutto della loro ignoranza dato che è un paese dove si legge pochissimo, dove ancora oggi l’uso dei computer è per pochi perchè gli interessi principali sono il calcio, i cellulari ecc..
Per gli italiani è assolutamente necessario che non siano loro a dover risolvere i problemi degli italiani.

Come ho sentito dire a Napoli la raccolta differenziata della mondezza non deve essere un impegno dei cittadini ma bensì solo del governo.
Nei paesi scandinavi tutto è sempre tenuto pulitissimo, per noi in Italia è normale che questo non accada.

Il governo è fatto di italiani uguali a tutti gli italiani, non sono scesi dall’Olimpo con poteri soprannaturali.

La mia lista degli aspetti negativi degli italiani potrebbe riempire molte pagine perchè ho viaggiato per tutto il pianeta non per vacanze di due settimane in estate ma con soggiorni anche di anni, mi rendo conto che continuare questo elenco sarebbe tempo perso perchè io ripeto continuamente questa tiritera e i miei ascoltatori non gradiscono.

Potrei parlare di come stiamo messi con le generazioni di quelli che hanno meno di trenta anni che hanno solo diritti e nessun dovere, potrei parlare dei dipendenti di stato che hanno più di 40 anni e non sanno usare i computer e non vogliono neppure imparare, del fatto che più andiamo verso il sud del paese e più peggiora la situazione.

Per concludere e per farvi conoscere il mio stato d’animo sappiate che ho 78 anni e il 27 di luglio mi trasferisco definitivamente in Sud Africa perchè ne ho abbastanza di dover vivere in questo paese.
Auguri e buona fortuna

Roberto Anastagi

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