sabato 20 agosto 2022

Povera UE e povera Italia... le sanzioni contro la Russia funzionano al contrario!



Se guardiamo i dati effettivi dei primi 6 mesi del 2022 confrontandoli con le “previsioni” della UE, scopriamo che come al solito i burocrati di Bruxelles (e i draghiani di Roma) per alimentare la propaganda di guerra hanno raccontato frottole (probabilmente in modo consapevole).





















In estrema sintesi:
- l’export russo cresce del 37% al contrario delle farlocche stime UE che davano un -30%;
- l’import russo cala del 6,5% contro un -35% stimato dalla UE;
- la bilancia commerciale è schizzata in alto con un +262% contro un -21% stimato dalla UE.
I dati del mondo reale sono chiari, le sanzioni sono assolutamente inutili, anzi controproducenti!
Principalmente per 3 motivi:
1. non hanno praticamente nessun effetto sulla stabilità economica della Russia, quindi non c’è alcuna possibilità che possano fermare la guerra;
2. inflazione, prezzi dell’energia, prezzi delle materie prime e calo dell’export italiano verso la Russia stanno distruggendo quel che rimane del nostro tessuto produttivo, oltre ad aggravare la crisi delle famiglie italiane;
3. le sanzioni hanno spinto la Russia ancor più verso il mondo asiatico, dividendo di fatto il mondo in due, occidente contro oriente, riportandoci così in una nuova guerra fredda che questa volta potrebbe diventare molto “calda”.
Ovviamente sugli organi di informazione di regime non troverete niente di tutto questo, la narrazione è: “la Russia sta per fallire”. Ma non è così!

Come era prevedibile le sanzioni non ci stanno minimamente avvicinando alla pace, che si raggiunge solo con la diplomazia, ma stanno anzi aumentando le tensioni militari e distruggendo l’economia europea. Siamo ostaggi di una propaganda di guerra che ci sta trascinando inesorabilmente e pericolosamente verso lo scontro frontale.

Paolo Giuliodori, deputato marchigiano di “Alternativa”



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