“Siamo di fronte, in tutto il mondo, ad una cospirazione monolitica e spietata, basata soprattutto su mezzi segreti per espandere la sua sfera d'influenza. È un sistema che ha reclutato ampie risorse umane e materiali nella costruzione di una macchina affiatata, altamente efficiente, che combina operazioni militari, diplomatiche, di intelligence, economiche, scientifiche e politiche. Le sue azioni non vengono diffuse, ma tenute segrete. (…)….. Signori, sto chiedendo il vostro aiuto nel difficilissimo compito di informare e allertare il popolo!”
Fa correre i brividi lungo la schiena – anche ripensando alle tragiche immagini del suo atroce destino – il riascolto dell’accorato appello di John Fitzgerald Kennedy in un discorso tenuto presso l’Hotel Waldorf-Astoria di New York, il 27 aprile del 1961. E non meno impressione fa il ricordo delle parole da lui pronunciate in quell’occasione, se rivisto alla luce di quelle di Giulietto Chiesa in una intervista - a cura di Mauro Scardovelli, per il sito Byoblu di Claudio Messora - in cui, pochi giorni prima della sua scomparsa, parla di “deep state”, ossia del cosiddetto oscuro “stato profondo” d’America:
“Arriva Trump e dice: ‘questa America che sta di fronte a me, non è l’America degli americani. E’ l’America di una élite che ha costruito il suo sistema imperiale attraverso la finanza’. E cioè la finanza è diventata il denominatore della politica americana, durante tutta la fase Bill Clinton, Bush uno Bush due, Obama uno Obama due. Hanno preso la finanza mondiale, l’hanno messa sotto controllo e attraverso la potenza del monopolio del dollaro hanno dettato legge a tutto il mondo, dall’Europa all’Asia, persino alla Russia fino all’avvento di Putin.
Questa la prima componente. La seconda è la Silicon Valley: Google, Facebook, Microsoft, Yahoo, Twitter, tutto quello che sta dominando la comunicazione mondiale, che è diventato un altro strumento potentissimo, che fa parte del deep state e che potremmo considerare la parte moderna tecnologica, progressista dell’America, ma che in realtà si è intrecciata strettissimamente con i servizi segreti. Facebook, per parlarci chiaro, è un prodotto della CIA, della National Security Agency! Questi sono diventati gli strumenti del controllo.
Quindi questo è il quadro dell’America che ha preceduto Trump: la grande alleanza dei lobbisti, della finanza. Più ci aggiungi Silicon Valley con tutte le imprese di comunicazione e i servizi segreti e hai il quadro dello stato profondo”.
Difficile, se non impossibile - guardandosi attorno nella grottesca “nuova normalità covidiana” in cui siamo oggi calati - non riconoscere le ragioni profonde di quello che sta realmente accadendo nel mondo, in balìa di una torbida emergenza sanitaria su scala planetaria, per la quale non si vedono vie d’uscita nel medio e, a quanto pare, neppure nel lungo termine. Solo l’ingenuità, o peggio ancora la malafede, possono impedirlo.
E’ talmente grave quello che accade, che davvero c’è da chiedersi se non si sia ormai arrivati alla resa dei conti finale con il regno delle tenebre! Nessuno può dirlo! Solo una cosa è comunque certa: “non prevarranno”, anzi ….. andrà tutto benissimo!
Buona visione e, soprattutto, buona lettura
Adriano Colafrancesco
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