Con la definizione “Una sinistra con la s minuscola”, vorrei evidenziare il passaggio dell’ex PCI-PDS-DS nel campo del liberismo economico di Soros e della globalizzazione finanziaria.
E la destra? Siamo sicuri che quella parte politica possa continuare a fregiarsi della D maiuscola? che non si sia lasciata contaminare dalla moda globalizzatrice, dal cosmopolitismo d’accatto, dalle parole d’ordine piú ridicole (gender, “muri” da abbattere, “cancel culture”) imposte dai padroni del mondo? che anch’essa non si sia convertita al massacro sociale in nome dell’Europa e dei mercati?
Questo discorso va fatto con la destra che si cela dietro l’etichetta cangiante di “moderata” e che – in sostanza – rappresenta una eterna e vecchissima destra; assai simile a quella che nell’America degli anni ’30 pensava di poter battere la Grande Depressione con le ricette liberiste, con il laissez faire, nella convinzione che i mercati avrebbero trovato da soli la strada per riportare il paese alla normalitá.
La crisi, invece, fu battuta con le ricette di una Sinistra un po’... radicale: nazionalismo economico, statalismo illuminato, economia mista, lotta senza quartiere alla disoccupazione, sostegni alle aziende e alle famiglie rovinate dalla crisi.
MIchele Rallo
...bene spacciato per male e male spacciato per bene...
Non sentimenti di rabbia ma di semplice dolorosa pena per una società in disfacimento morale senza precedenti è quello che si prova alla vista della proposta artistica della Metro Ionio, nel quartiere Montesacro a Roma, presentata come conquista rivoluzionaria per il riscatto da secoli di oppressione di normalità naturale.
Tanto più di fronte alla quotidianità del degrado ambientale, sotto gli occhi di tutti i cittadini, che non ha risposte e soluzioni per responsabilità di chi dovrebbe porvi rimedio.
Bombardati quotidianamente da farisaiche narrazioni che nascondono dietro il falso buonismo invereconde manovre per una improbabile rivoluzione antropologica – in tutta evidenza pilotata nell’interesse di poteri occulti, a cui l’intera classe politica del nostro paese è ormai tristemente e palesemente asservita – quasi non ci rendiamo più conto dell’abbrutimento indotto per fini di condizionamento della mandria sociale da indirizzare a piacimento e tenere, senza scrupoli, sotto controllo.
Se osi denunciarlo è pronta la gratuita condanna all’etichetta di “razzista”, tanto fallace quanto vigliacca, che mal cela rigurgiti di politica - già rigettata dalla storia - con una zeta di meno e un cambio di iniziale.
Se osi reagire - nel nome della propaganda di regime che illumina il Male spacciandolo per Bene - è pronta la censura, fino all’occultamento del Bene additato per Male da denunciare in Procura.
Adriano Colafrancesco
Video collegato: ASL di Bolzano segnala in Procura i medici di questo video - YouTube
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