lunedì 7 settembre 2020

"Giù le mani dai nostri bambini!"



La casta politica che insudicia l’Italia da cinquant’anni non è capace se non di amministrare la propria immondizia… Da troppo tempo il popolo attende una parola di vita..Ci siamo levati soli contro l’immenso potere dei ladri, deglu usurai e dei falsari… le vecchie seggiole sono più vive di loro…” (Gabriele D’Annunzio)

Mutatis mutandis, il discorso di D’Annunzio, in questo caso anche lui bocca della verità, ha un’aderenza perfetta alla realtà della classe dirigente che da almeno mezzo secolo trasferisce ricchezza dal basso in alto, partecipa a guerre e sanzioni stragiste, connive con il terrorismo, schiavizza genti deportate e ci rende schiavi di entità transnazionali che rispondono agli interessi di una cricca sociocida dello 0,0001%, ma padrona della metà dei beni e denari di 7,3 miliardi di esseri umani.

Chi, dopo aver sterilizzato migliaia di inutili donne nell’inutile Terzo Mondo e ora si propone di ridurre la popolazione umana, oltre chè con guerre, fame e morbi, anche iniettando vaccini robotizzanti ai neonati, non poteva che reagire velenosamente a una manifestazione di 5000 mamme e altre persone (quelle radunatesi il 5 settembre 2020 in Piazza Bocca della Verità di Roma) all’insegna di “Giù le mani dai nostri bambini!” A Berlino, in due domeniche e in altre capitali c’erano stati milioni, ma insomma, dopo i 10mila con Sara Cunial a Firenze, diciamo che ce n’est que un debut. E se a Berlino al rettile hanno pestato la testa, qui ci siamo fermati al pestone sulla coda. Per cui ha potuto rizzarsi e sputare tutto il suo veleno...


Mangiare i bambini, o annullarli?

Questi, magari, i bambini non se li mangiano, pasto notoriamente riservato ai comunisti, ma di certo li consumano. Dopo aver istruiti bimbi da zero a 15 anni a sollecitare al consumo coetanei e adulti con inverecondi spot TV per vari cibi e prodotti spazzatura, ritengono che, grazie a un qualche virus da mostrificare, sia venuto il momento di consumare direttamente loro. 

Consumare, nel senso di una candela che si consuma fino a ridursi al lumicino che non illumina nemmeno più se stesso, figurarsi il mondo digitalizzato che lo circonda. E poi si spegne in quanto umanità. Il senso dell’escalation dall’arresto in casa, alla demonizzazione e punizione per un minimo di uscita e vacanza, fino all’isolamento e alla depersonalizzazione a scuola, tra simili inavvicinabili perché pericolosi, è quello: autoconsumarsi fino a ridursi in stoppino spento ed evitare così di evolvere nella classica, storica, generazione in rivolta contro l’osceno esistente. 

Per ridurre l’umanità e per ridurla all’obbedienza, una volta spazzati via gli obsoleti e costosi vecchi, compito prioritario diventa neutralizzare i giovani...


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