domenica 14 giugno 2020

USA. Joe Biden e le criptomilizie dell’élite...

George Floyd, ancora proteste negli Usa. Per il legale della famiglia è  omicidio premeditato. Folla in piazza anche a Londra - Open
...Vi figurano protagonisti eccelsi della ricchezza americana e mondiale, quali la Open Society di Soros, Amazon, America Express, Bank of America, Apple, Barclay’s Bank, BP, Citygroup, Coca Cola, eBay, FILA, Goldman Sachs, Google, IBM, Ikea, Levi’s, Vuitton, Merck, McDonald’s, Microsoft, Nike, Pepsi, Pfizer, Sanofi, Starbucks, Uber, Wall Mart. Complessivamente le 279 maggiori multinazionali e banche Usa, compresi i colossi farmaceutici e compresi alcuni tra i più spietati sfruttatori razzisti del lavoro a basso costo e a pessimo ambiente. All’indirizzo unitario ci pensano i Rockefeller, i Rotschild, i Soros, la cabala che si riunisce come Bilderberg, o a Davos. A volte in Vaticano.
Da come anche  la nostra popolazione italica  si è sottomessa, obbediente e terrorizzata, alle falcidie di libertà, diritti umani e civili, salute, solidarietà sociale, autodeterminazione, commissionata dalla cosca tecnoscientifica internazionale e domestica al Conte Pippo, non dovremmo meravigliarci di come tante brave persone si siano fatte trascinare in piazza da manipolatori di questa risma. Che tutto avevano in testa fuorchè razzismo e fascismo, ma invece l’eliminazione dell’inaffidabile testamatta Trump che, al di là dei toni da sconquasso imminente, mai si decideva ad andar giù davvero pesante con Russia, Cina, Iran, Libia, Siria. Anzi, iniziava a preparare il ritiro delle truppe USA da Afghanistan, Iraq e Germania, tutte indispensabili per la guerra a Putin. E, gravissimo, si faceva beffe dell’apocalisse pandemica e tagliava i fondi ai commandos OMS di Bill Gates.
A questo punto, però, non è dribblabile la domanda di come si siano fatti abbindolare centinaia di migliaia di bravi americani, che avevano assistito rassegnati alla violenza razzista della polizia, cronica sotto tutte le amministrazioni federali e statuali, mentre abbruttiva la società in cui vivevano, riflettendo altre violenze, sociali ed economiche. Come stavolta si siano fatti trascinare a una rivolta che è diventata il clou della campagna elettorale dei nemici di Donald Trump: il partito democratico e tutto l’apparato militar-finanziario-digitale che, dal fallimentare Russiagate, all’epifania di un imbroglione senile, butterato dagli scandali ucraini e altri, come l’impresentabile Joe Biden candidato presidenziale, ha condotto una guerra senza tregua a chi si teme possa rivincere le elezioni.
BrindisiSette News - Brindisi, “L'Italia al tempo della peste": a Brindisi Fulvio  Grimaldi racconta lo sfregio al territorio

1 commento:

  1. Nota aggiunta di Fulvio Grimaldi: "Quanto ai generali Usa che ce l’hanno con Trump perché pensava di mettere i militari in piazza, credere loro è pura minchionaggine. Intanto ci stanno già perché la Guardia Nazionale che imperversa è roba loro. Poi sono dei perfetti ipocriti perché ce l’hanno con Trump perché esita su certe guerre. Basta leggere la nostra stampa, tutta, tranne la Verità, schierata con il Deep State e contro Trump, anche sull’imbroglio coronavirus. E, accanto, deficienti di sinistra che manifestano in piazze convocate dalle Sardine e dalle donne di Soros.
    Il dato rilevante è l’appello del demente farabutto Biden a un intervento militare nel caso che Trump vincesse ancora, ovviamente “con brogli”.
    Stato d’emergenza e golpe militare. Via libera alle guerre, a partire dall’Iran.
    Tutto quello che si oppone oggi a Trump è peggio di Trump." (Fulvio)

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