San Beppe Grillo
Sul sito “ebraismo e
dintorni” si sono lamentati per le dichiarazioni antisioniste
pronunciate da Beppe Grillo durante un'intervista rilasciata la
scorsa estate a Menachem Gantz, corrispondente del quotidiano Yediot
Aharonot, e non avrebbe potuto essere altrimenti.
Il comico genovese,
prestato alla politica e leader del Movimento 5 Stelle, si è
“scagliato a ruota libera contro lo Stato ebraico e ha intessuto
invece sperticate lodi per il suo nemico numero uno: l’Iran.”
(parole loro).
Secondo Grillo non è un problema che il presidente iraniano Ahmadinejad proceda nell’arricchimento dell’uranio. Grillo dice: “Non penso che voglia davvero smantellare lo Stato ebraico: lo dice e basta”, visto che, sempre secondo Grillo, l'Iran “si sente sotto attacco perché gli sono stati ammazzati scienziati nucleari ed è stato preso di mira da virus informatici” (e di tutto ciò chi è responsabile, se non Israele?).
Inoltre il
comico ipotizza che le parole del leader iraniano non siano ben
tradotte, infatti, “anche quando uscivano i discorsi di Bin Laden,
mio suocero iraniano - la moglie di Grillo è l'iraniana Parvin
Tadjik - m'ha spiegato che le traduzioni non erano esatte...”.
E secondo Beppe Grillo,
sempre a detta di “ebraismo e dintorni”, dietro a tutti i
malanni c’è sempte la solita “lobby ebraica” che controlla
l’Europa riguardo “tutto quel che sappiamo su Israele e
Palestina”, attraverso la celebre agenzia internazionale Middle
East Middle Media Research Institute (MEMRI), dietro alla quale “c’è
un ex agente del Mossad”. E Grillo cita come prova di quanto
asserisce il fatto che l’ex sindaco di Londra, Ken Livingstone,
abbia usato traduzioni “indipendenti”, che avrebbero dato
risultati completamente diversi sulla questione mediorientale.
Insomma le idee di Beppe Grillo sullo Stato ebraico non sono affatto apprezzate dai sionisti, come spiega il giornalista Menachem Gantz: “Grillo sottolinea che Israele è dietro a molte decisioni USA, che noi italiani siamo sotto occupazione dell'America, colpevole di parte della crisi economica europea”.
Grillo conclude l'intervista affermando che “parlare d'Israele è un tabù, come parlare dell'euro: appena lo tocchi, subito ti dicono che sei antisionista e razzista”.
Sarà vero quel che dice
Grillo o quel che dicono i sionisti di “ebraismo e dintorni”?
Ovvero che gli ebrei sono democratici innocenti vittime del
terrorismo musulmano e che non è vero che le finanziarie ebree
controllano l'economia mondiale?
Staremo a vedere cosa
succede dopo le elezioni del 24 e 25 febbraio 2013... Se Grillo viene
fatto secco dalle lobbies sioniste significa che aveva ragione lui,
se invece viene lasciato libero di vivere e prosperare, senza
ritorsioni di sorta, allora avranno ragione loro...
Paolo D'Arpini
Israeliano controcorrente
PER COMPRENDERE L'INTIMA CONNESSIONE EBRAISMO INTERNAZIONALE=SIONISMO=GEOPOLITICA USA occorre leggere il libro recente: Giuliana IURLANO ( prof. Storia Contemporanea Uiv Lecce) " sion in america" 1654-1917. In questo testo si documenta la nascita del sionismo in USA e la conseguente complicità con la geopolitica di dominio universale sionistica-USA.
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