martedì 13 settembre 2011
Spiritualità Laica: "Per un momento di silenzio...."
In questo momento storico in cui assistiamo ad un “clash! fra varie culture, mi son trovato a mediare le opposte visioni e le opposizioni che si creano fra esseri umani. La tendenza è sempre quella di separare nel nome di una ideologia, di una religione. Ciò che avviene in medio oriente fra ebrei e musulmani, avviene anche nel resto del mondo, le contrapposizioni ideologiche si manifestano a livello planetario.
Buddisti contro scintoisti, cristiani contro pagani, destri contro sinistri, etc. etc.
In Italia e nel mondo oggi c’è un grande fermento pseudo-religioso, da una parte alcuni si arroccano sulla difesa del cattolicesimo come ultima ratio di civiltà, altri fanno di tutto per dimostrare che invece è proprio lì il marcio, altri ancora si rivolgono a religioni più soft e ragionevoli o verso lo yoga o tendenze new age e neopagane.
Di queste nuove espressioni di pensiero ne abbiamo già discusso in precedenza, ed io cerco sempre di accogliere tutto bonariamente con spirito laico e sincretico, ma in questi giorni in cui spesso ho ricevuto email collettive, sul tema religioso, ho notato a tratti alcune devianze un po’ deliranti.. in cui le accuse verso "altre" religioni o posizioni "di spiritualità laica" erano anche motivo di separazione e di spaccatura nel significato di comune appartenenza della specie umana (che spesso è il discorso anche di parecchi cosiddetti “razionalisti” oltre che di "credenti" ben definiti...)
Tempo fa nel nostro gruppo teatrale, il Cinabro di Calcata, stavamo facendo le prove di tre atti unici di Jean Tardieu, un autore dell’assurdo, ed io mi trovavo a dover incarnare la parte folle e pretenziosa di un professore che ha fatto dell’istruzione libresca e della cultura una sorta di roccaforte per ergersi al di sopra dell’umanità… Questo succede a tutti coloro che si arrogano il diritto di insegnare un “loro” vangelo ed è ciò che fanno pedantemente tutti gli assuntori di una religione od ideologia, i padri della chiesa, i maestri della fede ed i docenti supremi della verità.
Ecco la mia riposta ai professori della fede (o della non fede): Cari professori, non sarete mica fessi (nel senso di spaccati), spero..! Queste idee separative della specie umana, basate su un pensiero, su un concetto religioso (o ateo), non hanno senso alcuno, come si può separare quello che non è mai stato diviso dalla natura e non è nemmeno divisibile? Prendete un cristiano, se lo accoppiate con un’animista prolificano; prendete un ebreo se lo accoppiate con una taoista, prolificano; prendete un musulmano se lo accoppiate con una atea, prolificano….
Tra l’altro i musulmani, che sono furbi, l’avevano già affermato “indirettamente” che non c’è differenza alcuna, infatti hanno insegnato che tutti i figli nati da un musulmano sono musulmani (anche se hanno un genitore diverso) e tutte le donne che si accoppiano con un musulmano vengono assorbite nella “religione”.
Le religioni e le fedi sono solo etichette messe lì da “satanasso” a creare scompiglio fra gli uomini, soprattutto fra quelli che amano pensare in termini separativi…. e che non hanno nient’altro da fare se non vedere differenze fra se stessi e gli altri… ed in questo ovviamente sono bravissimi anche i cristiani, i musulmani, gli ebrei, gli atei, i nazisti, i comunisti, i flippatisti… e tutti quelli che spaccano l’umanità in nome di un “nome”
Sursum corda….. Esseri Umani
Paolo D’Arpini
Comitato per la Spiritualità Laica
Vicolo Sacchette 15/a - Treia (Macerata)
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