domenica 28 novembre 2010
Bioregionalismo, alimentazione e riciclaggio.... Progetto altoatesino per riciclare le bucce di mela
Rita De Angelis: "Progetto tecnologico ecologista realizzato già in Alto Adige per riciclare la buccia della mela per produrre carta e non inquinare..."
Essere buoni ed ecologici con la nostra terra: con le mele si può!
Nel nostro paese essere ecologici sembra attualmente quasi una “moda”, mettere in mostra tutto il nostro estro e la creatività per cercare soluzioni non inquinanti ed alternative, alle nostre esigenze di vita, visto che cominciamo ad essere in molti sulla terra, le esigenze si moltiplicano la “mondezza” pure, (vedi Napoli e dintorni).
Ma si può cominciare per davvero pensando per esempio alla carta, che può essere riciclata, derivante dagli scarti della lavorazione industriale delle mele. Un progetto venuto in mente già dal 2004 all’ingegnere altoatesino Alberto Volcan, e con il sostegno della provincia di Bolzano. Da diversi anni l’ingegnere si dedica allo studio di soluzioni innovative ed efficaci, quindi son solo per fare “tendenza”, per lo smaltimento ecosostenibile dei rifiuti, e per limitare l’impatto dell’uomo e delle attività dell’industria sull’ambiente, ottenendo brillanti risultati e riconoscimenti nel suo campo.
Il suo progetto partito già dal 2004 denominato “Cartamela”, prevede un procedimento di essiccazione per gli scarti di mela, sottoposti a disidratazione, raffreddamento e macinazione, in modo da bloccare il decadimento e la fermentazione, mentre rimane inalterato il contenuto sia degli zuccheri che della cellulosa, elementi indispensabili per la produzione della carta. Da questo processo si ottiene un composto, una farina bianca, che al suo interno contiene circa il 65% del totale di cellulosa, elemento indispensabile per la produzione di ogni materiale di origine cartacea.
Una scoperta veramente innovativa che ha il pregio di contribuire notevolmente ad abbattere il costo effettivo dello smaltimento dei rifiuti, cosa di cui oggi si parla sempre di più. Gli scarti della mela infatti sono classificati tra i “rifiuti speciali” una smaltimento differenziato che ha costi molto elevati. Cartamela è quindi un progetto che ha riscosso notevole successo nella patria indiscussa della mela, visto che l’Alto Adige è uno dei maggiori paesi produttori in Europa di mele.
Utilizziamo quindi i nostri prodotti italiani usufruendone nella rete italiana, tuteliamo l’ambiente e potenziando anche una vera e propria industria basata sul riciclo, si può da vita ad uno sviluppo sostenibile del territorio, creando anche nuovi posti di lavoro per i giovani.
Rita De Angelis - ritadeangelis2@alice.it
Altri articoli di Rita De Angelis:
http://www.circolovegetarianocalcata.it/?s=rita+de+angelis
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