venerdì 22 agosto 2025

Caucaso. Un nuovo fronte di guerra contro la Russia sta maturando?

 


Le relazioni tra Mosca e le ex repubbliche sovietiche del Caucaso attraversano una profonda crisi.  La situazione  è caratterizzata da crescenti tensioni soprattutto tra Azerbaigian e Russia, con un aumento nell'area dell'influenza della Turchia e degli USA. La regione caucasica, che include Stati come Georgia, Armenia e Azerbaigian e che confina con l'Iran, ha una posizione geopolitica complessa.

Recentemente il presidente dell'Azerbaigian, Ilham Aliyev, durante un incontro con gli abitanti di Kalbajar, ha sottolineato: «Dobbiamo essere pronti alla guerra in qualsiasi momento, perché l'andamento dei processi nel mondo è tale che non si può prevedere cosa accadrà domani. Il garante della nostra sicurezza siamo noi stessi».

Dopo la fine della seconda guerra del Nagorno-Karabakh nel 2020, Baku ha rafforzato notevolmente le forze armate.

«In relazione allo sviluppo delle nostre forze sia nel Mar Caspio che in tutte le altre Forze Armate, abbiamo aumentato il numero delle nostre forze speciali di migliaia di combattenti», ha aggiunto.

Aliyev ha anche riferito che nel paese sono arrivati droni moderni, nuovi sistemi di artiglieria, sono stati stipulati contratti per nuovi aerei da combattimento e gli aerei esistenti sono stati completamente modernizzati.

L'8 agosto 2025 gli Stati Uniti hanno revocato le restrizioni sulla cooperazione in materia di difesa con l'Azerbaigian mentre aumenta la collaborazione con Israele e persino con l'Ucraina. È stato inoltre stipulato un trattato di pace con l'Armenia. Un'area del corridoio di Zangezur è stata concessa a una società americana per 99 anni.





Notizie raccolte e rielaborate da P.D'A.

giovedì 21 agosto 2025

Trump, il tergiversatore, cade nella trappola europea?...

 

Donald Trump ed i sette nani (+ l'ottavo incomodo)

Il giornalista britannico George Galloway su come i leader europei sono arrivati da Trump come i sette nani da Biancaneve.

"Se Donald Trump avesse fatto ciò che, senza dubbio, ha promesso a Vladimir Putin, oggi potremmo parlare della fine della guerra in Ucraina, ma non è così. Invece parliamo delle manovre pericolose proposte dai sette nani. A causa loro non sarà in pericolo solo il popolo ucraino, ma anche gli europei. Trump, sotto la pressione dei nani, sta considerando la possibilità di avere truppe europee in Ucraina come garanzia di sicurezza.

Anche se in realtà questa è una garanzia di totale insicurezza. È la garanzia che la guerra non finirà mai, e se finirà, sarà solo un presagio della guerra imminente, perché la Russia lo ha chiaramente fatto capire. Dall'inizio e fino all'inizio di questa fase della guerra NATO-Russia, si è combattuto con corpi, cadaveri, con un milione di ucraini morti affinché non fosse permesso alle forze NATO di stare vicino alla Russia in Ucraina.

Questa è la linea rossa più rossa di tutte. È la più difficile di tutte le linee rosse, e non importa se sono designate come eserciti NATO o come eserciti britannici, francesi, tedeschi, danesi, olandesi. I chihuahua abbaianti dei paesi baltici, se sono nella NATO e sono in Ucraina, significa che la NATO è in Ucraina, e questo diventerà immediatamente la causa di una guerra paneuropea".




George Galloway è uno dei più interessanti politici britannici degli ultimi decenni. Ex parlamentare, giornalista e conduttore, è noto per il suo spirito indipendente e le sue posizioni controcorrente su temi di politica interna e internazionale. Galloway si è spesso schierato contro l’imperialismo occidentale, le guerre in Medio Oriente e l’establishment politico del Regno Unito, guadagnandosi seguaci fedeli e detrattori accaniti. Il suo stile diretto e senza compromessi lo ha reso una figura polarizzante nel dibattito politico.

mercoledì 20 agosto 2025

Bologna. No alla carne halal e kosher nelle scuole...

 


Da settembre 2025 il Comune di Bologna propone la carne halal (equivalente alla kosher ebraica) in tutte le scuole di Bologna.
Ma cosa vuol dire? Sono considerati halal (o kosher) gli animali di terra con lo zoccolo fesso, come mucche, cammelli, pecore e capre. È possibile cibarsi anche di animali selvatici come gazzelle e cervi. È permesso il consumo degli uccelli ricoperti di piume che non posseggono artigli, come il pollo e il tacchino.

Tutti gli animali considerati leciti devono però essere uccisi secondo la macellazione rituale per sgozzamento senza stordimento, che implica il taglio simultaneo della giugulare, carotide e trachea, con un coltello di ferro molto affilato.   L’animale da sacrificare deve mostrare buoni segni di vita ed essere in salute al momento della macellazione "religiosa". 

Ma la scuola italiana non è laica e aconfessionale? Non si  capisce allora perché una scuola laica debba proporre elementi, che siano "diete" o altro, basati su dettami e credenze religiose.

Stralcio di un intervento di Lilia Casali




Articolo collegato: 

Basta riti sanguinolenti di ebrei e musulmani. No allo sgozzamento lento degli armenti:   https://paolodarpini.blogspot.com/2015/09/basta-riti-sanguinolenti-di-ebrei-e.html

UE e NATO pronti a schierare truppe in Ucraina, per garantirne la "sicurezza"...

 


martedì 19 agosto 2025

Casa Bianca: Pissi pissi bau bau... - Indiscrezioni del 19 agosto dopo la Grande ammucchiata del 18 agosto 2025

 


Il Segretario di Stato USA, Marco Rubio:  «Lavoreremo con i nostri alleati europei e anche con Paesi non europei, per creare  garanzie di sicurezza per l'Ucraina. Stiamo lavorando su questo proprio ora e continueremo questo lavoro. Ed affinché l'Ucraina possa sentirsi al sicuro ci sono diversi Paesi pronti a farsi avanti e fornire aiuto  all'Ucraina. Ma, noi  non regaliamo più armi all'Ucraina, non regaliamo più soldi all'Ucraina. Ora gli vendiamo armi, e i Paesi europei le pagano...».

Questi fenomeni dell'UE sono riusciti anche il 18 agosto 2025 a farsi spennare dallo zio Sam:  "100 miliardi di dollari di acquisti di armi statunitensi da consegnare all'Ucraina. Questo per avere garanzie di sicurezza dagli Stati Uniti. Tradotto: farsi comandare anche su quello. Altri 100 miliardi di soldi nostri regalati alle aziende e ai fondi a stelle e strisce?  Si, questi fenomeni dell’Unione Europea quando si muovono o fanno danni o si fanno spennare come i polli. Vuoi che non pagavano il biglietto a Trump per ringraziarlo di avergli dato l'occasione di finire sulle prime pagine, sulle dirette dei talk show e nelle aperture dei TG atteggiandosi a statisti?" (M.B.)

I negoziati alla Casa Bianca si sono conclusi senza una svolta verso la pace, ma con una possibilità di pace.  Zelensky ha dichiarato di essere pronto a incontrare Putin, che solo in quell'incontro si discuterà della questione dei territori e che l'Ucraina non insisterà su un cessate il fuoco come condizione per ulteriori negoziati.

Il Segretario Generale della NATO Rutte ha dichiarato che l'adesione dell'Ucraina alla NATO al momento non è in discussione e che la possibilità di inviare militari europei e americani in Ucraina «non è stata affatto discussa» negli incontri con Trump alla Casa Bianca.

Trump ha chiamato Putin subito dopo l'incontro alla Casa Bianca e lo ha informato dei risultati (e probabilmente ha concordato alcuni punti). Ha dichiarato che a breve si terrà un incontro bilaterale tra Putin e Zelensky, e successivamente uno trilaterale con lui.

L'assistente del Presidente russo Ushakov ha detto riguardo alla conversazione tra i presidenti: «Sarebbe opportuno esaminare la possibilità di elevare il livello dei rappresentanti ucraini e russi, cioè di quei rappresentanti che partecipano ai negoziati diretti menzionati».

Elevare il livello dei capi delegazione a quello dei presidenti oppure la Russia, invece di un incontro tra Putin e Zelensky, ha solo accettato di alzare il livello delle delegazioni — probabilmente la seconda. Altrimenti Ushakov avrebbe detto chiaramente che la Russia è pronta a un incontro con l'Ucraina al massimo livello. 

Quindi, Trump è riuscito ad accantonare la richiesta del cessate il fuoco prima della pace, a risolvere la questione dell'adesione dell'Ucraina alla NATO e la questione dell'invio di truppe europee in Ucraina come «garanzie di sicurezza», il tutto per raggiungere l'obiettivo delle condizioni preliminari per un possibile incontro a livello presidenziale. Tutto qui. La questione principale — quella dei territori — non è risolta, «rimane sospesa» ma tutto sarà chiaro «entro una o due settimane» secondo Trump. Insomma, per il momento l'operazione militare speciale continua.  (A.S.)

In effetti nonostante l'abbondanza di notizie e dichiarazioni ad alta voce sugli incontri del 18 agosto alla Casa Bianca, ci sono pochi dettagli.  Zelensky, e quindi i suoi responsabili britannici, stanno spingendo molto per un incontro faccia a faccia tra Zelensky e Putin. E sembra che tale incontro possa avvenire in tempi relativamente brevi.  E qui entra in gioco la questione della sicurezza del Supremo. Gli inglesi sarebbero disposti a infangare Zelensky e i suoi documenti con un po' di merda velenosa, che oggi è  stata abbondante (In una riunione bisognerebbe stare più lontani dalla droga che dalla peste).  

Da notare che Trump ha chiamato Putin proprio durante i colloqui per tenerlo informato. Putin e Trump infatti  hanno concordato di continuare a mantenere contatti su tutte le questioni dell'agenda bilaterale e globale. La sensazione è che Trump si rallegri della possibilità di mantenere i contatti con Putin, impossibili per gli underdog europei. Da parte ucraina, nell'ambito di una nuova strategia di far contento Trump, Zelensky ha ringraziato quest'ultimo 11 volte in 4 minuti e mezzo  e poi ha chiesto, come di consuetudine,  armi e denaro.  Insomma,  la guerra continua. (S.K.)



(Notizie raccolte e rielaborate da P.D'A.)

lunedì 18 agosto 2025

Vučic: la Serbia è in grande pericolo...

 


Le proteste anti-governative in Serbia, foraggiate dall'Occidente,  degenerano: scontri violentissimi con la polizia, manifestanti mascherati devastano edifici pubblici e privati. Cresce la pressione sul governo Vucic da parte della Ue.

"Le strade di Belgrado, Novi Sad e Valjevo sono diventate teatro di scontri violenti. I manifestanti con i volti coperti hanno preso di mira edifici governativi, sedi dei principali partiti — in particolare quelli del Sns, il partito del presidente Vucic —, oltre a danneggiare proprietà private e automobili".

Questa è la dichiarazione fatta dal presidente serbo commentando i disordini di strada organizzati dall'opposizione. Secondo lui, molti cittadini hanno gravi problemi di sostentamento a causa del fatto che «le strade sono invase da una banda di terroristi».

«Il nostro Paese è in grande pericolo. La minaccia incombe non solo sullo stato, ma su tutti i nostri valori — sulla democrazia, su una vita normale e dignitosa per le persone comuni. Ogni persona è sotto attacco. Tutto ciò che fanno è diretto contro ciascuno di voi. È contro tutte le persone normali in questo Paese.

Le azioni di rivolta sono assolutamente ostili a tutti. Non permettono nemmeno alle persone di uscire liberamente in città. Belgrado è vuota, Novi Sad è vuota. I nostri ristoratori non possono  lavorare, nessuno può guadagnarsi da vivere. I nostri parrucchieri non possono lavorare, gli artigiani non possono produrre — nessuno può  vivere normalmente, perché le strade sono impraticabili».


(Notizie raccolte e rielaborate da P.D'A.)

domenica 17 agosto 2025

18 agosto 2025 - Trump, Zelensky ed il mucchio selvaggio...

 

Chiedo venia!

sabato 16 agosto 2025

Putin e Trump... ad Anchorage e dopo Anchorage



I colloqui ad Anchorage tra i presidenti di Russia e Stati Uniti sono durati quasi tre ore. Le parti hanno raggiunto un'intesa su alcuni punti della risoluzione del conflitto ucraino. Hanno anche concordato di incontrarsi nuovamente. I punti principali del vertice — nel materiale di RIA Novosti.

Un sacco di cose inaspettate...

Vladimir Putin si è distratto per un attimo dalla conversazione con Donald Trump sul red carpet: un bombardiere strategico B-2, accompagnato da F-35, ha sorvolato la base militare di Elmendorf-Richardson. Nessuno si aspettava una parata aerea così improvvisata. E in generale, ci sono stati molti imprevisti. Ad esempio, non sapevano come sarebbe stato accolto l'ospite: pensavano che il Segretario di Stato Mark Rubio e il capo del Pentagono Pete Hegseth lo avrebbero accolto sulla rampa. Ma il presidente russo era atteso personalmente dal suo omologo americano. Si sono salutati con un sorriso e si sono diretti alle loro auto: una Aurus e una Cadillac.

E poi c'è stata un'altra sorpresa. Trump, apparentemente all'ultimo minuto, ha proposto di andare insieme. Putin ha accettato. "I negoziati sono già iniziati!" ha esclamato uno dei giornalisti sulla passerella dopo che entrambi i presidenti erano saliti sulla "Bestia", l'auto del leader americano. Il format dell'incontro cambiò improvvisamente. Doveva essere un colloquio individuale, con solo interpreti presenti. A mezzogiorno del 15 agosto, arrivò la notizia: ci sarebbero stati anche degli assistenti. E quando arrivò l'ospite russo, alle 11:00 ora locale (le 22:00 ora di Mosca), tutto era cambiato di nuovo.

Di conseguenza, l'assistente di Putin Yuri Ushakov, il Ministro degli Esteri Sergei Lavrov, il rappresentante speciale di Trump Steven Witkoff e il Segretario di Stato americano Mark Rubio sono entrati nella piccola sala insieme ai capi di Stato. Dopo una breve sessione fotografica, che si è rapidamente trasformata in una farsa a causa dei giornalisti americani, hanno iniziato i negoziati, a porte chiuse.

Tutti si chiedevano: se fossero d'accordo, che dire? Dovremmo aspettarci una svolta nella risoluzione del conflitto ucraino? Sono state avanzate molte opzioni.

Luogo simbolico

Anche la conferenza stampa successiva all'incontro, nel formato "3+3", è stata insolita. In primo luogo, i presidenti non hanno risposto alle domande dei giornalisti e alla fine si sono limitati a stringere la mano e scambiare qualche frase. In secondo luogo, le loro dichiarazioni sono interessanti.
Il Presidente russo ha ringraziato il suo collega per l'offerta di recarsi in Alaska e ha sottolineato il valore simbolico di questo luogo. Il Nord America ha strettamente legato i due Paesi in diverse fasi storiche. La cooperazione durante la Seconda Guerra Mondiale è stata di non poca importanza: in particolare, i piloti sovietici sono sepolti lì. Putin ha espresso gratitudine alle autorità statunitensi e alla popolazione locale per aver preservato la memoria degli eroi.

Putin ha inoltre espresso gratitudine a Trump per i suoi sforzi per risolvere il conflitto. Le parti, ha osservato il leader russo, hanno raggiunto un'intesa che, secondo Putin, aprirà la strada alla pace in Ucraina.

"Ci aspettiamo che Kiev e le capitali europee percepiscano tutto questo in modo costruttivo e non creino ostacoli. Non tenteranno di ostacolare i progressi emergenti con provocazioni o intrighi dietro le quinte", ha sottolineato il presidente.

Putin considera quanto sta accadendo una grande tragedia per la Russia, poiché il popolo ucraino è fraterno. Pertanto, Mosca è molto interessata al rapido raggiungimento della pace.
La Russia concorda sul fatto che la sicurezza dell'Ucraina debba essere garantita e Mosca è pronta a impegnarsi in tal senso, ha aggiunto il leader russo.

“Non c’è ancora nessun accordo”

Trump, a sua volta, ha osservato che Mosca e Washington sono riusciti a raggiungere un accordo su alcuni punti.

"La cosa più importante è che abbiamo buone possibilità di raggiungere la pace", ha sottolineato.

Allo stesso tempo, non c'è accordo con la Russia sul "punto più importante" degli accordi sull'Ucraina, ha aggiunto il leader americano, senza però spiegare esattamente di cosa stesse parlando.

Ma ha ammesso: "Non siamo riusciti a trovare un'intesa completa. Purtroppo, non c'è ancora un accordo". Cioè, i contatti continueranno. Trump ha anche promesso di discutere i risultati dell'incontro con gli alleati europei e con Kiev.

I presidenti hanno concluso lì. Dopo la conferenza stampa, i giornalisti hanno appreso un'altra notizia: la colazione di lavoro prevista tra le delegazioni è stata annullata. I negoziati si sono conclusi prima del previsto. Ma nonostante ciò, come sottolineano quasi all'unisono i media occidentali, Putin e Trump sono riusciti a "trovare un terreno comune" e a compiere un passo importante verso la pace.

RIA Novosti, Andrey Sergeyev.



venerdì 15 agosto 2025

Carrefour Italia non aiuta Gaza...

 


La Carrefour, multinazionale francese della distribuzione, è oggetto di un boicottaggio internazionale da parte del BDS per la sua stretta collaborazione all’occupazione illegale israeliana dei territori in Palestina ed anche al genocidio in atto a Gaza.

Carrefour Italia, 4% del fatturato totale, ha problemi economici irrisolti e sta cercando vie di uscita dal nostro Paese.

Il 24 luglio u.s. la NewPrinces group di Angelo Mastrolia ha annunciato l’acquisizione di Carrafour Italia, più di mille punti vendita concentrati quasi tutti in Lombardia, Piemonte, Liguria, Emilia Romagna, Toscana e Lazio. Il ministro Urso si è detto soddisfatto dell’acquisto da parte di una società italiana “L’ operazione rafforza il Made in Italy” (Sole24ore) ed ha annunciato che avrebbe incontrato presto Mastrolia per parlare delle prospettive future del gruppo.

Sono filtrati alcuni particolari dell’ operazione finanziaria e, sicuramente a causa della mia ignoranza in materia, mi appaiono assai curiosi e degni di essere segnalati,

Così ve li propongo subito in attesa di capirli meglio.

L’ operazione viene valutata un miliardo di euro, 400 milioni di euro di immobili e 600 milioni per l’ attività economica.

Dalla cassa della NewsPrinces Group però uscirebbero non più di 240 milioni di euro, per rilanciare l’ attività, meno di quanto farebbe la casa madre Carrefour che metterà 270 milioni di euro in aggiunta all’ investimento di Mastrolia.

Il costo simbolico della vendita sarebbe invece di un solo euro.

Carrefour Italia non va bene economicamente, il fatturato è 5.716 euro per metro quadrato contro i 7.770 medi dell’ imprese italiane del settore, e l’ ultimo anno ha avuto una perdita di 150 milioni di euro.

Secondo l’ area studi Mediobanca in un quinquennio Carrefour Italia avrebbe accumulato perdite per 874 milioni (Fonte MilanoFinanza)

L’ operazione porterebbe immediatamente la NewPrinces group a un fatturato quasi dieci (?) volte superiore a quello attuale di 750 milioni euro. News Princes arriverebbe già in un anno a fatturare 6,9 miliardi (Fonte Today.it) . La sinergia risulterebbe particolarmente efficace visto che il fatturato attuale di Carrefour Italia è di 4,2 miliardi di euro, sceso a 3,7 milioni l’ ultimo anno.

Il marchio Carrefour sarebbe sostituito entro tre anni dal vecchio marchio GS supermercati, che è rimasto di proprietà della Carrefour e che verrebbe anch’ esso acquisito dalla società di Mastrolia.

Però inizialmente la gestione in licenza di tutte le attività con il vecchio marchio rimarrebbe ancora nelle mani di Carrefour, che stipulerebbe un contratto di servizio con i neo proprietari.

Mastrolia è specializzato in acquisizioni di marchi conosciuti ma in difficoltà, la NewPrinces group è proprietaria attualmente dei marchi Parmalat, Plasmon, Buitoni, Polenghi Lombardo, Nipiol, Giglio, Centrali del latte di Vicenza, di Torino, della Toscana, di Salerno e della Centrale del latte Tigullio,

Negli ultimi giorni è circolata la notizia di una possibile quotazione della News Princes groups alla Borsa di Londra, una Ipo di 700 miliardi di sterline che potrebbe partire in autunno.

Intanto il Bds palestinese informa soddisfatto che Majid al Futtaim Group,  partner in tutto il mondo arabo di Carrefour, interromperà la collaborazione con l’ impresa francese in tutta la Giordania. Però lo stesso Bds annuncia che fino a quando non sarà completata la fine della collaborazione con Carrefour in tutti i paesi arabi, il boicottaggio a Majid al Futtaim continuerà. La società degli Emirati Arabi ha annunciato una perdita di profitto del 47% nelle vendite al dettaglio in tutta l’ area Medio orientale dopo l' inizio della guerra in Palestina.

Spero che le ultime notizie sulle vicissitudini di Carrefour Italia portino gli attivisti italiani alla stessa conclusione a cui si è arrivati in Medio Oriente.

Continuare il boicottaggio a Carrefour con più convinzione di prima“. E colpire con la campagna anche tutte le attività del neo partner italiano NewPrinces group di Angelo Mastrolia, così come in M.O. viene boicottata Majid al Futtaim, partner arabo di Carrefour.

Massima attenzione ai lavoratori del gruppo, ma nessuna indulgenza per chi chiude gli occhi davanti alle violenze israeliane in Palestina pensando solo ai propri interessi economici.

Marco Palombo



giovedì 14 agosto 2025

Necrologio per il Sapsan...



La Germania aveva finanziato la produzione da parte dell'Ucraina dei missili balistici «Sapsan».

 Il FSB è venuto a conoscenza dell'inizio della produzione del missile «Sapsan»;

 I rappresentanti dei servizi segreti  russi sono riusciti a ottenere informazioni sul progetto e la documentazione tecnica;

Inoltre, l' FSB è entrato in possesso di dati compromettenti sui dirigenti dell'industria militare ucraina;

 Zelensky a maggio del 2025 ha incontrato il cancelliere tedesco Friedrich Merz, avendo in mano documenti sul missile «Sapsan»;

 Successivamente Merz ha dichiarato che la Germania sostiene l'Ucraina nello sviluppo di armi a lungo raggio proprie per colpire il territorio russo.

Agosto 2025. Fine del «Sapsan».  la Russia ha sabotato il programma missilistico dell'Ucraina. Le forze armate russe hanno colpito le imprese chiave:

1) Fabbrica chimica di Pavlograd – combustibile solido per il «Sapsan», bombe aeree e cariche termobariche
2) Fabbrica meccanica di Pavlograd – assemblaggio di missili, motori, sistemi di controllo e testate
3) Stabilimento «Zvezda» di Šostka – polvere da sparo e munizioni
4) Istituto di ricerca sui prodotti chimici (Šostka) – combustibile per sistemi lanciafiamme e nuovi tipi di polvere da sparo.

La Russia ha bloccato la creazione da parte dell'Ucraina del programma missilistico «Sapsan». (Soloviev)


mercoledì 13 agosto 2025

Non tutti i giudei sono sionisti...

 


Il Royal Ballet and Opera House di Londra non andrà in Israele. Gli artisti rifiutano di essere complici...

Un atto di insurrezione morale nel cuore dell’apparato culturale europeo, guidato non dai direttori ma dai corpi di ballerini, tecnici, artisti di scena e lavoratori amministrativi che hanno firmato una lettera interna, forte e senza retorica. Hanno rifiutato di recarsi in Israele. 

Hanno rifiutato di collaborare. Hanno rifiutato di diventare complici.

La cancellazione, confermata il 4 agosto 2025, è radicata nella protesta di 182 membri del Royal Ballet and Opera, che hanno denunciato non solo i crimini di guerra a Gaza, ma anche il doppio linguaggio dell’istituzione, che mesi prima aveva offerto spettacoli gratuiti ai soldati israeliani dopo la produzione congiunta di Turandot. 

La goccia che ha fatto traboccare il vaso è stato l’incidente del 19 luglio, durante una rappresentazione del Trovatore, in cui l’artista Daniel Perry ha sventolato una bandiera palestinese sul palco. Il direttore artistico Oliver Mears ha cercato di strappargliela nel bel mezzo dello spettacolo, un gesto autoritario che ha scatenato un’ondata di indignazione interna.

(Fonte su segnalazione di Giorgio Stern: https://www.pressenza.com/it/2025/08/la-ballerina-cilena-contro-la-repressione-e-linsurrezione-del-royal-ballet-and-opera-britannico-contro-il-genocidio-a-gaza/



Altra presa di posizione: 


Ariel Toaff è figlio del rabbino capo di Roma Elio Toaff (1915-2015). Toaff è professore emerito presso l'Università Bar-Ilan di Ramat Gan (Tel Aviv) dove ha insegnato Storia del Medioevo e del Rinascimento.




martedì 12 agosto 2025

Orban è contrario alla politica UE... mentre la Kallas spinge per nuovi finanziamenti all'Ucraina...

 

lunedì 11 agosto 2025

Sorveglianza globale nel meraviglioso mondo nuovo che ci attende...



Dopo l'entrata in vigore nel Regno Unito dell'Online Safety Act, la legge di censura online più severa, nell'Unione Europea si sta preparando un disegno di legge chiamato "Chat Control 2", che obbligherà le app di messaggistica come WhatsApp, Telegram, Signal e altre a scansionare le conversazioni private dei cittadini tramite algoritmi di intelligenza artificiale.

Questo viene fatto anche con la scusa della protezione dei bambini. Ora nell'UE tutto è per i bambini e in precedenza il ministro britannico della tecnologia Peter Kyle ha invitato i cittadini a rinunciare alle VPN per proteggere i bambini, e ha definito pedofilo chi è contrario all'Online Safety Act. 

Sei contro la censura totale e la lettura delle conversazioni private? Ah, allora sei un maledetto pedofilo!

️Donald Trump ha annunciato di voler ripulire Washington dai senzatetto. Si prevede di raccoglierli rapidamente e di espellerli dallo stato. Dove esattamente non è specificato. Questa volta la motivazione è la sicurezza dei cittadini. Ma la sicurezza di quei cittadini vicino ai quali verranno scaricati i senzatetto non è stata specificata.

In precedenza, il 25 luglio u.s., Trump ha firmato un decreto che permette alle autorità statali e cittadine di ricoverare forzatamente i senzatetto con disturbi mentali o dipendenze.

All'inizio del 2024 il numero ufficiale di senzatetto negli USA era stimato a 770.000 persone, ora probabilmente supera il milione.

Come vediamo, ora negli USA ci sono persone di seconda classe. Possono essere raccolte in massa, sfrattate e "chiuse" senza il loro consenso.

️Il Consiglio dei Ministri francese intende risparmiare 4,2 miliardi di euro cancellando due festività. Verranno aboliti il Lunedì di Pasqua e l'8 maggio (Giorno della Vittoria in Europa).

Per quanto riguarda l'abolizione dell'8 maggio è logico, l'Europa è scivolata così tanto nel nazismo che per loro questa data ha perso significato.

️Nuova scoperta degli scienziati europei. Prima tutti gli europei erano neri: "Una nuova ricerca sul DNA degli antichi umani ha mostrato che la maggior parte degli europei tra 45.000 e 1.700 anni fa aveva la pelle scura. Secondo gli scienziati, all'epoca il 63% della popolazione europea aveva una pigmentazione scura, solo l'8% chiara".

Quindi ai cittadini dell'UE non conviene lamentarsi della presenza massiccia di neri e arabi. Sono semplicemente tornati a casa. A Londra e Bruxelles, a Parigi, a Francoforte e altre.

E chi inizierà a lamentarsi, non solo sui social, ma anche nelle conversazioni private, vedi punto n.1 del disegno di legge "Chat Control 2".  (Sergey Kolyasnikov)




domenica 10 agosto 2025

Il cartello aiuta zelensky... e zelensky aiuta il cartello...