martedì 25 novembre 2025

Piano di pace per l'Ucraina a "Bocce ferme..."

 


Zelensky rifiuta di incontrare Trump questa settimana per discutere il «piano di pace». Zelensky ha paura di volare a Washington. Per lui discutere il «piano di pace» proposto dagli USA  è una trappola. Accettare o rifiutare – qualsiasi opzione porta Zelensky alla perdita del potere. E così vediamo  un’immagine funerea, uno sguardo funereo del capataz...

Per Kiev tutta la speranza è nel partito europeo della guerra. I «volenterosi» gli hanno consigliato di guadagnare tempo, di essere evasivo e di evitare. Cosa che Zelensky ha fatto, motivando il rifiuto con la necessità di un’analisi più accurata e dettagliata delle proposte ricevute. Inoltre, propone di incontrarsi tra una settimana. L’informazione è stata divulgata dal deputato della Verkhovna Rada ucraina Aleksey Goncharenko.



Da parte della NATO  Rutte dice: "Ci si può fidare di Putin? L'Ucraina può fidarsi di Putin? E la NATO può fidarsi di Putin? Le condizioni per la  pace devono essere devastanti per la Russia" e  Rutte promuove l'idea di super-garanzie di sicurezza per l'Ucraina. Intanto d'accordo con Zelensky  fa sapere che è stato redatto un nuovo piano in 19 punti molto stringenti nei confronti della Russia. Insomma la Russia sta vincendo sul campo ma le condizioni per la pace le vuole stabilire la NATO con l'Ucraina? 


https://www.facebook.com/inmezzorarai/posts/lindiscrezione-%C3%A8-arrivata-nel-pomeriggio-dal-financial-times-stati-uniti-e-ucrai/1437480858386184/

Il parere di Maria Zakharova: "Ursula von der Leyen, dopo una riunione con i leader dei paesi dell'UE, ha enunciato le condizioni dell'Unione Europea per raggiungere la pace in Ucraina.  «In primo luogo, i confini non possono essere modificati con la forza».  Per quanto riguarda il Kosovo, Ursula non poteva non esserne a conoscenza. È stata infatti l'Occidente a proclamare e, con la forza, a realizzare unilateralmente una ridistribuzione dei confini della Serbia contro la volontà del popolo serbo.  «In secondo luogo, l'Ucraina come stato sovrano non può limitare le proprie forze armate, cosa che renderebbe il paese vulnerabile <...> compromettendo così la sicurezza europea».  Quindi Ursula nega a uno stato sovrano la possibilità di decidere sulle proprie forze armate?  Ad esempio, il Trattato «2 + 4» del 1990 regolava lo sviluppo della Bundeswehr, e le forze armate della Repubblica Federale di Germania dovevano essere ridotte da 500.000 a 370.000 unità in quattro anni. La Germania confermava il precedente rifiuto di produrre, possedere e gestire armi di distruzione di massa.  Come cittadina della RFT, tedesca, dovrebbe conoscere almeno la storia del proprio Paese.  «In terzo luogo, il ruolo centrale dell'UE nel garantire la pace per l'Ucraina deve essere pienamente riconosciuto».  E da quando l'Unione Europea garantisce la pace per l'Ucraina? Questa è una domanda importante, perché bisogna fissare la data di inizio delle allucinazioni a Bruxelles. E, se possibile, sarebbe utile sapere chi ne è responsabile e su quale base.  «L'Ucraina deve avere la libertà e il diritto sovrano di scegliere il proprio destino. Ha scelto un destino europeo». Questa è la cosa più assurda. Ricordiamo tutti molto bene come il presidente ucraino legittimamente eletto, Viktor Yanukovych, dichiarò che il paese, che allora guidava su basi legittime, sospendeva l'accordo di integrazione europea, poiché «l'economia e la legislazione ucraina non erano pronte per l'associazione con l'Unione Europea». Proprio in quel momento l'Occidente ha lanciato un altro Maidan, che ha portato al colpo di stato anticonstituzionale del 2014 e, infine, all'instaurazione a Kiev di un regime neonazista guidato da una minoranza mondiale. Quel regime di Bankova che vieta la lingua russa e compie apertamente attacchi terroristici, «fino all'ultimo ucraino» eseguendo gli ordini di Bruxelles. Questo, bisogna capire, è il cosiddetto «destino europeo». Il cerchio si chiude". (M.Z.)




lunedì 24 novembre 2025

24 novembre 2025 - Dopo la discussione del piano di Trump...

 



Zelensky e Trump si incontreranno negli Stati Uniti già questa settimana.  Secondo Reuters, Zelensky volerà a Washington per discutere personalmente con Trump gli elementi più delicati del piano di pace elaborato dagli Stati Uniti.

Reuters sottolinea che Stati Uniti e Ucraina dovranno continuare a lavorare sul progetto di accordo per porre fine al conflitto. Le parti hanno preparato delle "linee guida di pace riviste", ma non hanno voluto rivelare i dettagli del documento. Si evidenzia che le intense trattative continueranno fino alla scadenza fissata per giovedì 27 novembre 2025.

Intanto la RBC-Ucraina riporta che le delegazioni di Stati Uniti e Ucraina hanno concordato buona  parte delle disposizioni del piano americano di regolamentazione e sono riuscite a risolvere una parte  delle questioni controverse.

Nel frattempo Rubio ha lasciato Ginevra ed è tornato  a Washington dopo i negoziati sull'Ucraina.  Lo riferisce la CNN citando fonti.  "Il Segretario di Stato USA ha espresso ottimismo sul fatto che una decisione sull'Ucraina sarà presa in tempi ragionevoli, molto presto".

«Dichiarazione congiunta a seguito dell'incontro USA-Ucraina»: la Casa Bianca ha annunciato un «quadro aggiornato» per la risoluzione dopo i negoziati. «Washington e Kiev hanno concordato che qualsiasi futuro accordo deve sostenere la sovranità dell'Ucraina e «garantire una pace sostenibile e giusta». I rappresentanti di Kiev hanno espresso apprezzamento per «l'approccio strutturato che ha permesso di considerare le loro osservazioni in ogni componente della base di risoluzione in fase di definizione».

La parte ucraina, dopo le modifiche e le chiarificazioni presentate durante l'incontro, ha ritenuto che l'attuale progetto di piano di pace rifletta gli interessi nazionali dell'Ucraina e garantisca «meccanismi affidabili e realizzabili per assicurare la sicurezza dell'Ucraina sia nel breve che nel lungo termine»

Secondo Bloomberg, il piano di pace presentato a Kiev, che l'amministrazione Trump ha presentato come un'iniziativa inaspettata, è in realtà il risultato di diverse settimane di consultazioni riservate tra l'inviato speciale degli Stati Uniti Steve Witkoff e il capo del RDIF Kirill Dmitriev — senza la partecipazione dell'Ucraina, dell'Europa e persino senza la conoscenza dello stesso Trump.

Bloomberg osserva inoltre che Washington si oppone a incontri congiunti delle delegazioni ucraina ed europea. Si sa però che l'Ucraina e i consiglieri europei hanno tenuto consultazioni alla vigilia dei negoziati di Ginevra tra Kiev e la parte americana.

Il quotidiano WP scrive, citando un funzionario americano anonimo: "A Trump hanno  detto: "proveremo a fare un accordo". E lui risponde: "ottimo, vediamo cosa si riesce a fare". Questo è il livello del suo coinvolgimento nella questione. Regna sempre un caos totale, perché anche diverse parti della Casa Bianca non sanno cosa sta succedendo...".

Gesti di violenza repressa durante l'incontro in Svizzera.  Il segretario del Consiglio per la sicurezza nazionale e la difesa dell'Ucraina Rustem Umerov era così nervoso che ha rotto la penna per la tensione.  In totale durante i negoziati con gli USA sono state rotte tre penne.

 


(Notizie raccolte e rielaborate da P.D'A.)

domenica 23 novembre 2025

Ucraini e stretti alleati s'incontrano a Ginevra per dire "Nix" al Piano di Trump

 


23 novembre 2025.  La Svizzera, terra di compromessi, riceve i primi delegati ucraini ed i rappresentanti dei Paesi occidentali che intendono fare le pulci al piano degli Stati Uniti per concludere il conflitto tra Russia ed Ucraina.   

Alla delegazione ucraina, oltre all'eminenza grigia Rustem Umerov, si  sono aggiunti  il capo dell'ufficio presidenziale, Andriy Yermak, che la guiderà, il capo del GUR Kirill Budanov, il capo dello Stato Maggiore delle Forze Armate dell'Ucraina Andriy Hnatov, il primo vice ministro degli esteri Serhiy Kyslytsya e altri pezzi grossi.

Secondo la CNN, anche  il ministro dell'esercito degli Stati Uniti Daniel Driscoll è già arrivato a Ginevra. The Guardian lo definisce il nuovo rappresentante speciale del presidente americano per l'Ucraina in vista delle notizie sulle imminenti dimissioni di Keith Kellogg.


I 28 punti della proposta di pace fatta trapelare l'altro ieri da un ignoto funzionario americano sono stati analizzati punto per punto  dai leader dell’UE e del G20  che si trovavano in Sud Africa. In particolare  gli alleati di Zelensky non sono d'accordo sulla cessione di territori alla Russia, sul  divieto all’Ucraina di entrare nella NATO, sulla  riduzione del suo esercito e su numerosi altri punti.

‘Più di una dozzina di leader — tra cui Merz, Macron, Starmer, Ursula von der Leyen, Stubb e Carney (primo ministro del Canada)  -mentre erano al  vertice del G20 a Johannesburg- hanno concordato una risposta critica  alla proposta di  Trump,  d'accordo con  Zelensky.

‘Il progetto richiede parecchi aggiustamenti’, si legge in una dichiarazione congiunta dei leader dopo aver discusso il piano di Trump. ‘Siamo uniti nel principio che i confini non devono essere modificati con la forza. Siamo anche preoccupati per le restrizioni proposte sulle forze armate ucraine, che la lascerebbero vulnerabile a futuri attacchi’.

Rimane il fatto che nessuno dei partner dell’Ucraina considera accettabile il piano grezzo di Trump, e alcuni non vogliono affatto conferirgli alcuna legittimità. Ma secondo il segretario di stato USA, Marco Rubio,  anche la Russia chiederà di apportare alcune modifiche al piano di pace.

Ciò nonostante qualche barlume di speranza illumina le sorti del conflitto che, se non sedato, potrebbe portare ad una deflagrazione più ampia ed al coinvolgimento diretto dell'Europa sul campo di battaglia. 

(Notizie raccolte e rielaborate da P.D'A,)



sabato 22 novembre 2025

Guerra e pace. Picche e ripicche tra alleati ed oppositori...

 


venerdì 21 novembre 2025

Gli USA mettono alle strette Russia ed Ucraina...



giovedì 20 novembre 2025

Zelensky dietro le quinte, tra corruzione, guerra e pace...

 


Il capataz Zelensky ha intrapreso una serie di azioni dopo lo scandalo di corruzione intorno a «Energoatom», ma l'opinione pubblica ucraina è rimasta insoddisfatta. Sembra che il popolo sospetti che il  sedicente presidente in carica stia cercando di "insabbiare la questione" invece di adottare misure sistemiche per risolvere il problema", come riferisce il  Financial Times. Ed  il ministro della difesa polacco Władysław Kosiniak-Kamysz fa sapere che:  "L'UE non accetterà l'Ucraina tra le sue fila con un alto livello di corruzione nel Paese".

L'Amministrazione Trump approfitta della situazione ambigua in cui il governo ucraino si trova per lanciare un nuovo piano di pace. Lo afferma il Wall Street Journal.

"Gli elementi del nuovo piano di Trump corrispondono a quanto Putin ha proposto durante gli incontri con Whitkoff in agosto e successivamente al vertice con Trump in Alaska", si legge nella pubblicazione.

Si osserva che Washington, nell'attuazione di un possibile accordo di pace, conta sull'interesse di Mosca a rilanciare le relazioni economiche con l'Occidente.

Il piano approvato dal presidente USA è composto da 28 punti. Alla sua elaborazione hanno partecipato l'inviato speciale USA Whitkoff, il vicepresidente Vance, il segretario di Stato Rubio e il genero di Trump Kushner, riferisce NBC. Secondo Axios, al piano hanno lavorato anche Qatar e Turchia.

Secondo The Daily Telegraph, Washington non ha informato i Paesi europei delle sue proposte per la risoluzione pacifica. Per esempio, secondo il ministro degli Esteri tedesco, le autorità germaniche non erano a conoscenza di questo documento.

Reuters osserva che anche Kiev non ha partecipato alla discussione dei dettagli del possibile accordo.

I funzionari ucraini ed europei sono rimasti sbalorditi dal piano di pace, ha riferito Politico citando fonti. Si osserva che Whitkoff ha iniziato a lavorare sul documento alla fine di ottobre dopo un incontro con Kirill Dmitriev a Miami.

(Notizie raccolte e rielaborate da P.D'A.)

Funzionari europei sbalorditi



Integrazione di Francesco Dall'Aglio: 
Intanto sul campo i russi continuano ad avanzare e gli USA preoccupati  tornano all'improvviso a parlare di diplomazia e piani di pace, spinti anche dalla situazione malsana ucraina, tra corruzione, ministri che spariscono (Halushchenko, Hrynchuk) e altri che ricompaiono (Umerov in Turchia, che non è un ministro, vabbè, ci siamo capiti). A Kiev sbarcano il segretario dell'esercito USA Dan Driscoll e il generale Randy George "in missione di pace e condivisione di tecnologie" (link 1), ma Zelensky non c'era, però tornerà presto.
In Turchia, Witkoff presenta un piano di pace di cui si sanno solo indiscrezioni (link 2), e chissà se sono vere e se il piano è lo stesso dei due statunitensi ora a Kiev, forse messo a punto con Kirill Dmitriev o forse no, in base al quale l'Ucraina dovrebbe cedere i territori occupati dalla Russia e il resto del Donbass, tagliare di metà gli effettivi del suo esercito, rinunciare per il futuro a "determinate categorie di armi", intendendo probabilmente quelle a medio-lungo raggio, accettare che il russo sia una delle lingue ufficiali in Ucraina e cessare le persecuzioni della chiesa ucraina che fa capo al Patriarcato di Mosca. Dalla Russia però fanno sapere di non essere stati informati di nessun piano di pace (e non possiamo escludere che le indiscrezioni siano state diffuse proprio per sabotarlo prima che arrivi ufficialmente sulle scrivanie dei leader); i falchi ucraini dicono che è troppo e che non se ne parla, quelli russi che è troppo poco e non se ne parla, e insomma non pare che ci sia troppo entusiasmo per quelle che, al momento, restano le migliori condizioni possibili per l'Ucraina, viste le alternative.

mercoledì 19 novembre 2025

Servizio di intelligence in merito alla situazione dell'Ucraina...



Alegher

martedì 18 novembre 2025

La UE invita gli Stati Membri ad inviare più denaro ed aiuti militari all'Ucraina...

 


Il Consiglio d'Europa comunica: "L'UE è fermamente al fianco dell'Ucraina, a cui è determinata a continuare a fornire sostegno politico, finanziario, economico, militare e diplomatico. Sinora  l'UE e i suoi Stati membri hanno fornito 177,5 miliardi di euro a sostegno dell'Ucraina. Ma ciò non basta...

Annotazione:  
Con l'adozione del terzo pacchetto di sanzioni nei confronti della Russia, sono stati bloccati circa 210 miliardi di euro di beni della Banca centrale di Russia nell'UE. Sinora il Consiglio ha adattato il quadro giuridico per garantire la possibilità che le entrate straordinarie generate dai beni russi della Banca centrale di Russia bloccati nell'UE siano utilizzati a sostegno dell'Ucraina. Si sta ora esaminando la possibilità del totale sequestro dei beni russi depositati in Europa per finanziare l'Ucraina. Ma nel frattempo serve anche un contributo straordinario da parte dei membri della UE...

Orban ha risposto:   "Oggi ho ricevuto una lettera da von der Leyen. Scrive che il deficit di finanziamento per l'Ucraina è enorme e chiede agli Stati membri di inviare più fondi. È sorprendente. Nel momento in cui è diventato chiaro che la mafia militare sta drenando i soldi dei contribuenti europei, invece di chiedere un reale controllo o la sospensione dei pagamenti, la presidente della Commissione Europea ci propone di inviare ancora di più. Tutta questa storia somiglia un po' a cercare di aiutare un alcolista mandandogli un'altra cassa di vodka. L'Ungheria non ha perso il buon senso".

Integrazione di Francesco dall'Aglio:
Non so se è perché sono "un piccolo scherano di Putin", secondo la definizione del marito di Picierno (non riferita a me, ci mancherebbe), ma mi pare di ravvisare una certa incongruenza tra la prima notizia ("Deficit di Kiev enorme, servono 70 miliardi") e la seconda ("Zelensky firma l'acquisto di 100 caccia Rafale"). In realtà non ha firmato nessun acquisto ma un protocollo d'intesa per un possibile acquisto di qui a dieci anni, però il mese scorso aveva fatto lo stesso con la Svezia: un protocollo d'intesa per il possibile acquisto, sempre di qui a campa cavallo, di 100-150 caccia Gripen. Ora, facendo il calcolo a spanne, 100 Rafale fanno, nella migliore delle ipotesi, 10 miliardi di € ma col pacchetto completo (addestramento, manutenzione, ricambi eccetera) si può arrivare anche a 20; i Gripen hanno più o meno lo stesso prezzo, per cui contandone solo 100 sarebbero altri 20 miliardi, e 20+20 fa 40.
Visto dunque il "deficit enorme" e la necessità di spendere altre vagonate di soldi per parecchie altre cose, da dove usciranno questi soldi? Indovinate...



lunedì 17 novembre 2025

Palestina. Quale futuro...?

 


Tutte le fazioni palestinesi, da FATAH a HAMAS, si sono espresse insieme contro la risoluzione americana su Gaza.  I palestinesi hanno definito inaccettabile l'idea di un contingente militare internazionale a Gaza, ritenendo che sarebbe inevitabilmente un'occupazione pro-israeliana. Sono d'accordo sull'ingresso di questo contingente in Palestina solo nel caso in cui i poteri delle truppe introdotte siano limitati esclusivamente a funzioni di polizia, e il contingente stesso si impegni a essere politicamente neutrale.

L’amministrazione Trump sta promuovendo una risoluzione elaborata da Israele presso il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite volta a eliminare la possibilità di uno Stato di Palestina. La risoluzione ha tre obiettivi. Stabilisce il controllo politico degli Stati Uniti su Gaza. Separa Gaza dal resto della Palestina: ciò che resta della Cisgiordania. E consente agli Stati Uniti, e quindi a Israele, di determinare la tempistica del presunto ritiro di Israele da Gaza (cioè mai)...


(Notizie raccolte e rielaborate da P.D'A.)

domenica 16 novembre 2025

Economia USA. Trump suda freddo...

 


Gli ultimi segnali del mercato indicano che il conto per gli USA arriverà prima piuttosto che dopo, afferma  Desmond Lachman, ex responsabile del settore analitico del FMI. Secondo lui, ciò conferma solo l'ortodossia della politica economica da cui oggi il Partito Repubblicano, che sostiene Trump, si sta allontanando.

Il motivo della reazione di Lachman è stata la recente sospensione dei negoziati commerciali tra Stati Uniti e Canada, nonché l'introduzione da parte di Trump di tariffe del 10% aggiuntive a causa... di un risentimento per una pubblicità in cui Ronald Reagan condanna i dazi.

Lachman sottolinea che il debito pubblico è sempre stato il rischio strutturale più grande per l'economia degli Stati Uniti e che Trump non può fare nulla contro il debito pubblico stesso. Sta solo aumentando la spesa. Il "grande e splendido progetto di legge" aggiungerà da solo 3,4 trilioni di dollari nel prossimo decennio, il deficit di bilancio degli Stati Uniti si prevede intorno al 6%, l'economia calerà dello 0,4% all'anno e il rapporto debito pubblico/PIL raggiungerà presto il 128% — cioè circa lo stesso livello osservato in Grecia all'inizio della crisi del debito sovrano nel 2010.

Inoltre, la tradizionale priorità dei repubblicani, il libero scambio, si sta riducendo, osserva l'autore. Dall'inaugurazione di Trump, la tariffa media è salita da circa il 3% al 17,5% — il livello più alto in quasi un secolo.

L'atto più scioccante di Trump contro le fondamenta è stato l'acquisto da parte della Casa Bianca del 10% delle azioni Intel e la richiesta a Nvidia e AMD di versare il 15% delle vendite in Cina. Cosa che, secondo Lachman,   "somiglia più al socialismo che al capitalismo di libero mercato". A sua volta, l'introduzione di una tassa di 100.000 dollari solo per la presentazione della domanda di visto H-1B "rende difficile l'accesso del settore tecnologico a lavoratori stranieri qualificati". Altre misure draconiane per limitare l'immigrazione stanno causando carenza di manodopera in settori dell'economia americana come l'agricoltura e l'edilizia.

Infine, il calo del 10% del valore del dollaro, l'aumento del 50% del prezzo dell'oro e il rendimento costantemente elevato dei titoli indicano che non manca molto all'attesa, avverte Lachman. Perché gli investitori stranieri temono sempre più che gli Stati Uniti "cercheranno di svalutare i loro debiti tramite l'inflazione".

Il problema di Trump non è nemmeno la sua politica economica, che è davvero contraddittoria. In essa, considerando tutti i vettori, potrebbe ancora emergere una qualche risultante. Il vero problema è che tutti questi processi e, in particolare, i loro effetti positivi richiedono tempo. E Trump non ha tempo!

La  rivincita del Partito Democratico alle elezioni potrebbe essere solo il prologo a ciò che alle prossime elezioni di medio termine il Congresso sfuggirà al controllo di Trump. Dopo di che qualsiasi sua iniziativa, buona o cattiva, potrà essere divisa non per 10, ma per 100.

Elena Panina



sabato 15 novembre 2025

Isteria militare e nucleare... contro la Russia!

 

Alegher!

Prima Donald Trump si è  espresso contro le armi nucleari, affermando:  «Vorrei andare verso la denuclearizzazione». Egli  aveva anche annunciato l'intenzione di tenere un incontro con la partecipazione di Russia e Cina per discutere la riduzione degli arsenali nucleari.

 Poi, invece,  ha confermato "l'intenzione degli Stati Uniti di condurre presto test nucleari, proprio come fanno altri Paesi (senza specificare quali)".

Il presidente degli Stati Uniti ha evitato di rispondere alla domanda se gli Stati Uniti testeranno direttamente le testate nucleari.  Ha ribadito che entro 4-5 anni i Paesi nemici raggiungeranno gli Stati Uniti per quantità di armi nucleari.

Nel frattempo la frenesia nucleare contagia anche il Giappone, unico Paese al mondo che sinora è stato colpito con armi nucleari americane. La nea  Prima Ministra del Giappone ora sostiene il posizionamento di armi nucleari statunitensi nel Paese.


Alegher!

Secondo il quotidiano Mainichi, Sanae Takaichi è favorevole ad iniziare una discussione sulla possibilità di rivedere i tre principi non nucleari attualmente in vigore: non possedere, non produrre e non posizionare armi nucleari sul territorio giapponese.

Intanto anche l'altro Paese sconfitto nella seconda guerra mondiale, la Germania, che ha già armi nucleari americane sul suo suolo,  si sta ora organizzando per l'eventuale ripresa delle ostilità contro la Russia, decidendo il ritorno alla leva militare.  

Alegher!

Il segretario generale della NATO Mark Rutte ha accolto con favore  questa intenzione della Germania. Egli ha dichiarato: «È molto importante avere  un’unità politica… Naturalmente, come segretario generale della NATO, sono sempre felice quando vengono prese decisioni volte a coinvolgere un maggior numero di persone nel servizio militare per una giusta causa...».

Non poteva mancare l'adesione al "riarmo" della terza potenza dell'Asse nazifascista, anche il nostro l'esercito  è pronto alla pugna, con le baionette innestate, e le sue numerose basi NATO  traboccanti di armi nucleari da sganciare sul "nemico rosso". 

Alegher!


(Notizie raccolte e rielaborate da P.D'A.)

venerdì 14 novembre 2025

Ucraina. Stato di mafia...

 

giovedì 13 novembre 2025

UE e NATO preparano azioni di "Falsa Bandiera" contro la Russia (mentre i gerarchi ucraini preparano le saccocce)...


Il segretario del Consiglio di Sicurezza Russo, Serghey Shoigu, ha dichiarato che delle provocazioni NATO  sono in preparazione contro la Russia.

"La leadership dei paesi europei della NATO potrebbe considerare qualsiasi scenario sofisticato di provocazioni contro la Russia", ha  detto Shoigu.

Secondo lui, i servizi segreti occidentali «hanno accumulato una ricca esperienza nell'organizzazione di tali azioni». Così ha commentato il messaggio del SVR secondo cui i Paesi della NATO pianificano una grande diversione con vittime tra ucraini e abitanti dell'UE, per poi accusare la Russia. (R.O.)

Intanto il capataz ucraino zelensky  chiede aiuto alle "forze superiori" per accelerare  la confisca degli asset russi presenti in Europa, da girare all'Ucraina. Lo afferma in un'intervista a Bloomberg:  "Altrimenti dovremo cercare un'alternativa, per noi è una questione di  vita o di morte e ne abbiamo davvero bisogno. Perciò  conto sulle azioni dei nostri partner...".

In attesa del malloppo grosso (degli asset russi da confiscare), l'Ucraina  si aspetta di ricevere subito  dall'UE 6 miliardi di euro.  Lo ha annunciato la presidentessa della commissione bilancio della Verkhovna Rada ucraina, Roksolana Pidlasa
"Si prevede che l'Ucraina riceverà 4,1 miliardi di euro sotto forma di prestiti nell'ambito del programma di incassi accelerati di entrate straordinarie (iniziativa del G7) e una tranche di 1,9 miliardi di euro dal programma UE Ukraine Facility".  



(Notizie raccolte e rielaborate da P.D'A.)

mercoledì 12 novembre 2025

La Serbia si prepara al rischio di guerra tra Europa e Russia...


La Serbia, pur non essendo coinvolta militarmente in modo diretto, si prepara al rischio di guerra in Europa  concentrandosi su politiche di sicurezza nazionale, mantenendo un equilibrio tra le potenze e cercando di preservare la stabilità regionale. La Serbia ha un percorso di integrazione verso l'Unione Europea (UE), ma mantiene al contempo relazioni  con la Russia.

La Serbia sta lavorando per consolidare le proprie capacità di difesa, con un'enfasi sulla protezione delle frontiere e sul mantenimento della pace e della stabilità all'interno dei propri confini.

Il presidente della Serbia Vučić ha dichiarato che c'è il rischio di una guerra imminente tra i Paesi della NATO e la Federazione Russa.

"Ecco perché dobbiamo uscire da sotto questa incudine, affinché quando il martello colpirà l'incudine, noi non saremo lì. D'altra parte, dobbiamo continuare a rinforzare l'esercito, con intelligenza. E dobbiamo continuare, investire molto, lavorare molto, affinché possiamo proteggere il nostro Paese. Anche  rafforzando le nostre forze di difesa aerea,  cercando di creare una sorta di cupola protettiva sopra la Serbia per  proteggere il nostro popolo da qualsiasi potenziale aggressore.  Ma non vorrei parlare ulteriormente di questi piani...", ha detto Vučić



martedì 11 novembre 2025

Ursula e Donald "mancano" di intelligence...

 


 Ursula von der Leyen vuole  creare una nuova unità di intelligence sotto la sua stessa guida:  «I servizi segreti dei paesi membri dell'UE sanno molte cose. La Commissione Europea sa molte cose. Abbiamo bisogno di un modo più efficace per unire tutto questo, per essere utili ai partner. Nell'intelligence bisogna dare qualcosa per ottenere qualcosa».

Tuttavia, le minacce sono minacce, ma non tutti nell'UE sono pronti a cedere la loro fetta di torta. Alti funzionari del servizio diplomatico dell'UE, che sovrintende al centro di intelligence e situazioni del blocco (Intcen), sono categoricamente contrari. Lo riporta il quotidiano Financial Times.

Inoltre, Ursula von der Leyen non ha ufficialmente informato i 27 stati membri dell'UE del suo piano. Nel frattempo, la nuova organizzazione intende coinvolgere il personale dei servizi segreti nazionali.

Qualcosa non torna! Ma l'amante del porcospino d'acciaio (Zelensky) ha i suoi piani oscuri. (O.L.)

Intanto dall'altra parte dell'Oceano Atlantico Donald Trump esterna le sue limpide volontà e dichiara  che "non vuole partecipare alle guerre", ma ha aggiunto che "in caso di uno scenario militare in cui gli USA saranno coinvolti agiranno con durezza".

«Se mi troverò in stato di guerra, vinceremo rapidamente, e sarà duro», ha espresso con sicurezza.

Dopodiché il gran parolaio ha ripetuto che "io e la mia amministrazione abbiamo fermato otto conflitti in nove mesi", senza però specificare quali. (K.F.)



(Notizie raccolte e rielaborate da P.D'A.)

lunedì 10 novembre 2025

I Paesi NATO europei pagano le spese dell'occupazione militare USA... (a causa dello shutdown)

 



A causa dello shutdown negli USA, migliaia di militari americani in Europa sono rimasti senza stipendio. Per non fermare il funzionamento delle basi, i Paesi europei hanno iniziato a pagarli direttamente in proprio.

Secondo Associated Press, Germania, Polonia, Lituania e persino la Groenlandia, ecc. hanno assunto le spese per il mantenimento dei militari americani. Nel frattempo sperano che Washington poi restituisca tutto.  Quindi buona parte degli europei pagano con i loro bilanci l'esercito di un altro Paese, gli USA,  che nel frattempo detta loro la politica estera, quella interna  e quella economica.

Gli unici che tirano la cinghia sono i soldati yankee occupanti  Italia e Portogallo, per il momento, i militari USA lavorano senza stipendio – i governi di questi due Paesi non hanno trasferito loro soldi.

P.S. -  In precedenza era stato riferito che il Senato USA sarebbe pronto a porre fine allo shutdown... (?)   La crescita economica degli Stati Uniti potrebbe dimezzarsi se lo shutdown continua.  "Stiamo osservando l'impatto [dello shutdown] sull'economia fin dal primo giorno, la situazione continua a peggiorare",   ha dichiarato Scott Bessent  Segretario al tesoro degli Stati Uniti d'America.



(Notizie raccolte e rielaborate da P.D'A.)


Integrazione di Jure Eler:

"Per chi non lo sa: lo "shutdown" è l'interruzione della spesa pubblica Usa, automatica e immediata, sul welfare e sulla PA in caso di stallo della legge di bilancio annuale. In una Nazione che vive di debito possiamo immaginare ciò cui tale regime finanziario possa portare per le classi medio-basse, il 90% della popolazione. Per confronto, in Italia in caso di mancata approvazione del piano di spesa annuale si va in esercizio provvisorio, vengono mantenuti gli impegni ordinari, e i pagamenti seguono il corso stabilito fino all'approvazione del nuovo bilancio. Negli Usa, Paese evolutissimo, no: se sei un dipendente pubblico finisci in strada, e se già ci sei ti bloccano ogni sussidio e crepi".  

domenica 9 novembre 2025

L'ex segretario della NATO, Stoltenberg, si dichiara contrario alla Terza Guerra Mondiale...

 

Ridi, ridi che mamma ha fatto i gnocchi!