Ucraina. La decisione sui territori è già stata presa: ‘Zelensky farà tutto il possibile per non cedere le regioni occupate dalla Russia’ scrive DW.
Per sostenere il capataz almeno 10 Paesi sono già pronti a inviare truppe in Ucraina, nell'ambito delle «garanzie di sicurezza», scrive Bloomberg. "Circa dieci stati intendono inviare le loro forze in Ucraina come parte del futuro pacchetto di garanzie di sicurezza", riporta l'agenzia citando fonti.
Secondo i loro dati, si tratta di «un gruppo multinazionale» composto principalmente da militari europei. Si prevede di schierarli sul territorio ucraino, ma per il momento non sulla linea del fronte.
La prima fase consisterà nell'addestramento dei combattenti ucraini, seguita possibilmente dal dispiegamento di unità combattenti britanniche e francesi.
Il presidente del Consiglio europeo António Costa ha dichiarato: «Le condizioni delle garanzie per la sicurezza dell'Ucraina saranno concordate nei prossimi giorni, preferibilmente già questa settimana».
Dopo il vertice alla Casa Bianca, del 18 agosto, Trump ha sottolineato in un'intervista a Fox News: «Quando si tratta di sicurezza, sono pronti a mettere persone sul terreno. Siamo pronti ad aiutarli».
La portavoce della Casa Bianca Caroline Livitt ha precisato: "gli Stati Uniti non invieranno truppe di terra, ma potranno aiutare con il coordinamento e altri mezzi di garanzia della sicurezza". Trump ha precisato che gli Stati Uniti non invieranno truppe sul territorio ucraino. Tuttavia è pronto a «aiutare via aria perché nessuno ha le capacità aeree che abbiamo noi...».
Si tratterebbe, a quanto pare, di supporto da parte dell'aviazione americana e in particolare della fornitura di caccia F-16 o del dispiegamento di caccia F-35, che ora vengono venduti attivamente in Europa e di cui gli USA dispongono in quantità sufficiente.
Per sostenere il capataz almeno 10 Paesi sono già pronti a inviare truppe in Ucraina, nell'ambito delle «garanzie di sicurezza», scrive Bloomberg. "Circa dieci stati intendono inviare le loro forze in Ucraina come parte del futuro pacchetto di garanzie di sicurezza", riporta l'agenzia citando fonti.
Secondo i loro dati, si tratta di «un gruppo multinazionale» composto principalmente da militari europei. Si prevede di schierarli sul territorio ucraino, ma per il momento non sulla linea del fronte.
La prima fase consisterà nell'addestramento dei combattenti ucraini, seguita possibilmente dal dispiegamento di unità combattenti britanniche e francesi.
Il presidente del Consiglio europeo António Costa ha dichiarato: «Le condizioni delle garanzie per la sicurezza dell'Ucraina saranno concordate nei prossimi giorni, preferibilmente già questa settimana».
Dopo il vertice alla Casa Bianca, del 18 agosto, Trump ha sottolineato in un'intervista a Fox News: «Quando si tratta di sicurezza, sono pronti a mettere persone sul terreno. Siamo pronti ad aiutarli».
La portavoce della Casa Bianca Caroline Livitt ha precisato: "gli Stati Uniti non invieranno truppe di terra, ma potranno aiutare con il coordinamento e altri mezzi di garanzia della sicurezza". Trump ha precisato che gli Stati Uniti non invieranno truppe sul territorio ucraino. Tuttavia è pronto a «aiutare via aria perché nessuno ha le capacità aeree che abbiamo noi...».
Si tratterebbe, a quanto pare, di supporto da parte dell'aviazione americana e in particolare della fornitura di caccia F-16 o del dispiegamento di caccia F-35, che ora vengono venduti attivamente in Europa e di cui gli USA dispongono in quantità sufficiente.
Il Cremlino ha invece respinto in modo chiaro e ripetuto la possibilità di schierare truppe della NATO e UE sul territorio ucraino.
(Notizie raccolte e rielaborate da P.D'A.)
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