"I diritti di Madre Natura", di Nicola Nardella, è il racconto di una presa di coscienza. Una inesorabile presa di consapevolezza relativa all’importanza dei temi ambientali. La crisi dei rifiuti, l’intreccio tra la mala politica e le ecomafie, i grandi interessi economici in gioco, la regione Campania divenuta discarica a cielo aperto. Tutto ciò è il prodotto di un modello dissennato di sviluppo. La produzione di beni e merci necessita di immense discariche ambientali.
Ciò non è un fatto isolato, ma ovunque stanno pian piano emergendo i segni di una nuova era: l’antropocene. Il libro è la storia di questi fatti, ma è anche la riflessione sulla possibilità di uscire da questa crisi. La proposta che ne viene fuori è inaudita: riconoscere soggettività giuridica alla Natura.
Altrove nel mondo, le battaglie ambientaliste hanno condotto a questo approdo. La meravigliosa Costituzione dell’Ecuador ne è un esempio. I sistemi giuridici possono essere armonizzati a nuovi principi che abbiano la loro fonte primaria nell’Universo, inteso come spazio in cui si manifestano le forme del vivente.
* Nicola Nardella è nato a Napoli dove vive. È un avvocato penalista, ma anche un attivista sensibile ai temi dell’ecologia. Da sempre ha coltivato il suo amore per l’ambiente attraverso lo studio dei sistemi normativi a difesa della Natura.
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