lunedì 23 agosto 2021

Afghanistan. Dove non arrivò la guerra ci arriva la crisi umanitaria...

 


...come già è dato di vedere da una stampa che, raggiunto il fondo sull’Afghanistan durante i vent’anni di “democrazia” afghana, definita da bombe, devastazioni, predazioni della cosiddetta “società civile” collaborazionista, oggi scava nella cloaca maxima delle fake news all'affannosa ricerca di un ribaltamento almeno morale...

Gli altri che hanno perso e, a forza di balle, non vogliono farsene una ragione. Nato e i suoi eroi in Afghanistan: Italia, Germania, Francia, Regno Unito, Canada, Spagna, Australia, un po' riserve dell'Impero, un po' sua carne da cannone, hanno imposto all'Afghanistan occupato, colonizzato e abusato dalle ONG (collaterali laici e religiosi di ogni colonialismo), la metà della media dei 60.000 soldati presenti (escludendo i numeri del "surge" di Obama). Vi hanno lasciato decine di miliardi sottratti al benessere dei propri cittadini, 3.596 propri morti (Italia 54), a complemento delle incalcolate (non ne vale la pena) centinaia di migliaia di vittime "indigene", servite alla depopolazione del paese (operazione che ora continua con la deportazione dei "collaboratori", o che si fanno passare per tali).

I buffoni di corte di questi stati fornitori e clienti, si ritrovano rasi a terra da una masnada di pastori di capre, magari con laurea, ma nemmeno cristiani, all'ombra del corpaccione imperiale appeso a un elicottero in fuga, con la corona rotolata tra le montagne del paese. "Paese dei giusti, tomba degli imperi", qualche storico lo aveva chiamato. E cosa fanno? Fanno quel che sanno fare i buffoni, prima allegroni, ora piagnoni. Smarriti e angosciati corrono di qua e di là, alla ricerca del trono nel vuoto di una corte che non c'è più. Il rantolo degli sconfitti: ma 'sti Taliban sono nemici o complici?


Senza pudore. Come si fabbrica una crisi umanitaria

Così tutti a precipitarsi sull'aeroporto di Kabul, costruirvi spettacoli strazianti e scoprire immaginarie (ma domani utilizzabili) forze di resistenza. Crisi umanitaria creata a fini propagandistici dagli USA (con relativi unici morti nel paese), quella della sceneggiata all'aeroporto, finalizzata a oscurare una crisi umanitaria determinata davvero da vent'anni di "democrazia" a forza di stragi bombarole, di narcotraffico a controllo CIA e di malversazioni ONG. Volete qualche altro "effetto avverso" del vaccino "democrazia, emancipazione, sviluppo" regalato dai nostri militari e dalle ONG alla benedetta "società civile"?

Fulvio Grimaldi - https://fulviogrimaldi.blogspot.com/



2 commenti:

  1. Commento di J.E.: "Intanto il ministro di maio mette le mani avanti: In Italia arriveranno almeno 2500 afghani che hanno collaborato con le forze italiane” lo riporta il sito Sputnik. Il solito ricatto etico-morale. Poveri collaboratori afghani... ci hanno aiutato e noi ora abbiamo l'obbligo morale di aiutare loro... Per questi nobili ascari saranno clementi sia la Meloni che il governista Salvini, salvo qualche protestina di ruolo. Nè Green Pass nè controllo doganale, per loro, allo sbarco dagli aerei di Stato. E poi accoglienza, assistenza, e un lavoro sicuro. Sono gli afghani "buoni"..."

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  2. Commento di F.G.: "...sono convinto che la globalizzazione e il Grande Reset richiedano stavolta di approfittare della crisi afghana per sradicare qualche decina di migliaia di “collaboratori”, magari giovani, professionisti, preparati e formati, da sottrarre al nuovo governo (che li ha tutti amnistiati!) e da fare protagonisti della de-identificazione/omologazione delle nazioni tutte."

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