"Tutto
è Dio e tutto viene da Dio, ma nel confino dello spazio tempo anche
la parte di Dio divenuta materia trova il limite della materia della
relatività, della luce e della sua assenza, del calore e della sua
assenza, della ragione e della sua assenza dell’amore e della sua
assenza. Ma l’assenza delle proprietà di Dio nel mondo della
materia che ha bisogno della parola per essere e per comunicare trova
la creazione anche del non essere diventano essa stessa qualcosa.
Tutto nasce dalla parola (in principio era il Verbo, ed il verbo era
presso Dio ed il vera Dio). Il vuoto è assenza di materia ma nel
momento che ha un suo “nome” diventa esso stesso una entità
definita e creata non tanto da Dio ma dall’uomo che non è altro
che il dio ad immagine e somiglianza, il Dio che crea se stesso,
dando una dimensione definita nel mondo dello spazio tempo di entità
fuori dalla “comprensione” come lo spirito nella anima, del
tempo nell'eternità
e
dello spazio nell’infinito. Non avrebbero senza razionalmente
concetti cosi immensi se non avessero anche la proiezione di essi in
quello che è lo spirito e la mente dell’uomo Dio ma solo se
accetta di esserlo...."
Giuseppe Turrisi
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