mercoledì 22 gennaio 2014

European Consumers e Circolo Vegetariano VV.TT., 26 e 27 gennaio 2014 - Uscire dal vortice dell'olocausto

Comunicato Stampa



Offrire in olocausto è retaggio della cultura patriarcale, pastorale e guerriera. L'offerta di vittime sacrificali al dio, per mezzo del fuoco sull'ara, è infatti descritta come inizio della religione nella stessa bibbia, con le offerte di animali fatte dal pastore Abele al suo dio e conseguente antagonismo e guerra con Caino, rappresentante del mondo agricolo. Secondo i fatti descritti noi discendiamo tutti da Caino in realtà il mito olocaustale di Abele è rimasto come simbolo di "civiltà". Basti vedere l'altro esempio, quello di Abramo che sostituisce sull'ara il capro espiatorio al primogenito.

Nella civiltà patriarcale l'offerta in olocausto è una simbologia inequivocabile della tendenza a dominare, sottomettere ed uccidere le altre specie viventi ed i conquistati per ingraziarsi la divinità. Ad esempio il tempio di Gerusalemme era un enorme macello in cui venivano sgozzati giornalmente centinaia di armenti in modo rituale mentre la parte "olocaustale" veniva poi svolta "in privato" dall'offerente, ovvero la carne già dedicata al dio veniva abbrustolita e consumata....
Quando due culture di matrice patriarcale, con forte aderenza all'origine etnica, si contendono un predominio politico e sociale ecco che ne nasce una competizione cruenta. Ed i più deboli soccombono. Questa è la regola in tutti gli scontri di civiltà descritti nella storia da cinquemila anni a questa parte. E la stessa cosa è avvenuta in Germania durante la prima metà del secolo scorso. I nazisti, grandi cultori della razza ariana, si scontrarono ideologicamente con gli ebrei, definentesi la razza eletta, e la conseguenza fu la persecuzione ed eliminazione fisica della compagine minoritaria. Gli ebrei, ma non solo essi, finirono nei campi di detenzione e lavoro e metodicamente eliminati e "olocaustizzati" nei forni crematori. Questi i fatti che vengono ricordati "nel giorno della memoria" del 27 gennaio. La shoah, insomma, è l'ennesimo episodio di una cultura antropocentrica e violenta protagonista di una continua guerra dell'uomo contro l'uomo e contro ogni altro essere vivente.

Come già proponiamo da alcuni anni, noi di European Consumers e del Circolo Vegetariano VV.TT., vorremmo portare l'attenzione sulla continuazione di questa malefica tendenza a sottomettere tutto ciò che è vita "altra" da noi attraverso criteri "appropriativi" e di sfruttamento sistematico. Vedesi ciò che facciamo ai nostri fratelli animali, rinchiusi in gabbie ed in lager, e poi brutalmente sgozzati e successivamente ceduti per l'olocaustizzazione (cucinatura) agli acquirenti. L'esempio del tempio di Gerusalemme è ormai un fatto universale e magnificato. Migliaia e migliaia, anzi milioni e milioni di animali innocenti vengono brualmente sfruttati e uccisi ogni giorno per soddisfare la nostra sete di dominio ed ingordigia. Per questa ragione sarebbe opportuno e corretto che "il giorno della memoria" ricordasse anche questi sacrifici, in modo da evitare che vengano perpetrati e ripetuti e che pian piano escano dalla consuetudine. L'antropocentrismo e la stupidità umana, sotto qualsiasi bandiera si manifestino, debbono essere superati se vogliamo che la specie umana progredisca ed esca dalla rovinosa barbarie della guerra e della distruzione del pianeta che ci ospita.

Paolo D'Arpini – Circolo Vegetariano VV.TT.
Vittorio Marinelli – European Consumersers

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Spilamberto - Panaro in piena



Per fornire un buon esempio, il 26 gennaio 2014, proponiamo una passeggiata nella natura con visita agli animali che liberamente la popolano. La semplice osservazione sarà sufficiente. Si svolge lungo il Panaro, sul Sentiero Natura, con inizio dalla rotonda di Via Gibellini a Spilamberto (Mo), appuntamento alle h. 14.30. L'indomani, la sera del 27 gennaio (alle h. 20.30), invece offriremo canti e una meditazione silenziosa a cui seguirà la condivisione di un "prasad" vegetariano da ognuno portato.
Per appuntamento ed informazioni: 333.6023090

Proposte e progetti per il rilancio dell'economia



Carissimo Paolo, sono una persona molto attiva e collaborativa nell'individuare e sottomettere alle varie Autorità, soluzioni destinate a migliorare la situazione Paese sulla base delle mie esperienze. Purtroppo spesso si ha a che fare con persone disinteressate a cambiare il sistema attuale perché intacca gli interessi specifici delle lobby che Governano il Paese.

Fra le ultime offerte di collaborazione e sviluppo dell'occupazione, trasmetto uno degli ultimi messaggi inviati all'Associazione Assolombarda dalla quale non ho ricevuto alcuna risposta. Neanche un grazie per il tempo perso, eppure Essi rappresentano una miriade di Ditte di cui alcune prossime alla chiusura. Disinteressamento, menefreghismo, oppure la volontà di far fallire il Paese per ragioni a me ignote.

Per tua informazione, allego alla presente il Messaggio inviato all'Assolombarda e al Corriere e ti autorizzo a farne l'uso che ritieni più opportuno. Il punto dolente si manifesta sulla speculazione dell'Informazione, se paghi la pubblichiamo senza considerare che il protrarsi della crisi porterà alla chiusura parecchi Giornali e Media di informazione.

Sarei curioso di ricevere le Tue più imparziali critiche per fermarmi nel perdere il mio tempo dietro a baracconi Nazionali in condizioni fallimentari e dirigere i miei interessi verso l'Africa e il Medio Oriente.

Un abbraccio, Anthony Ceresa.

Milano, 23 Dicembre 2013.
CORTESE ATTENZIONE DEL PRESIDENTE di ASSOLOMBARDA -
DOTT. GIANFELICE ROCCA. assolombarda@assolombarda.it

CORTESE ATTENZIONE DELL’AUTORE DELLA RECENSIONE SUL CORRIERE DELLA SERA -
Mr. GIANGIACOMO SCHIAVI. gschiavi@rcs.it

Oggetto: Riferimento alla recensione apparsa sul Corriere della Sera del 19 Dicembre 2013 a cura di Giangiacomo Schiavi – relativa ad una iniziativa di Assolombarda su Come Far Volare Milano e Insieme L’Italia.

Fa piacere notare nonostante la situazione Politico Economica senza vie di uscita che attanaglia il nostro Paese da qualche anno, riscontrare persone che si staccano dal gruppo dei pessimisti, tentando di ribaltare con una visione coraggiosa e decisa, come evidenziato in oggetto, promossa dal Presidente Gianfelice Rocca di Assolombarda, il quale mira a raggruppare e sviluppare una cinquantina di Progetti Innovativi, unitamente ad una selezione di arditi Imprenditori per la rinascita della città di Milano, e per effetto estesa all’intero Paese.

Onore al Presidente, al Giornalista e agli Organizzatori. Personalmente avrei optato per un solo progetto che secondo la mia visione di uomo di mondo rappresenta la soluzione più importante:- il Paese necessita di una completa rivoluzione del sistema Politico Economico e Industriale, iniziando dalla vetta sino al bidone della spazzatura. Dobbiamo convincerci che nulla funziona a dovere in questo Paese, dove Imprese grandi e piccole di tutto rispetto, sono costrette ad operare esclusivamente sui mercati esteri per ragioni di sopravvivenza, perdendo il mercato interno.
La Fiat è il nostro più valido esempio.

Il grande problema Italiano, rappresentato dal costo della Politica, dalla Corruzione, dalle troppe ingiustizie pregresse e soffocate dall’informazione, dalla insaziabile libertà Politica, da un sistema di industrie di Stato tutte fallimentari le quali frenano lo sviluppo Privato, dai Sindacati quasi inesistenti in attesa di poter occupare un seggio privilegiato nel Governo del Paese, dalla Politica che assorbe con tono mafioso più di chi produce, riversando sulla crisi tutte le malefatte della mala-Politica di svariati anni di Regimi falsamente costruttivi.

A mio parere continuando per questa strada non faremo altro che aggiungere toppe su toppe al sistema denudando ulteriormente il Paese, per proseguire un altro mese o un altro paio d’anni, mentre il resto del mondo, soprattutto i Paesi sotto sviluppati, hanno già cambiato Politica guadagnando punti favorevoli con un divario sempre più irraggiungibile.

Il punto di vista dei Saggi con esperienze Internazionali, definiscono il nostro Paese suddiviso su due strade dipendenti e disastrate che viaggiano parallele, quella della Politica dello struzzo che prima o poi l’uomo o la Natura saranno obbligati a modificare, a costo di ingoiare Roma con tutti i Filistei, e quella della Produzione interna distrutta dalla Politica e dalla Globalizzazione.

Per riavviare l’ingranaggio Produttivo e Occupazionale Nazionale, programmato con maestria da Lobby di interessi personali, trascinando il Paese in una guerra interna ed esterna di rivendicazioni, dove al più presto possibile, è necessario renderci indipendenti dalle importazioni primarie di prodotti e materiali soggetti a speculazioni Internazionali, fra le quali al primo posto l’ENERGIA: Solida, Liquida e Gas, con sistemi più economici interni suffragati da nuove tecnologie innovative già disponibili, per poter concorrere liberamente con i nostri prodotti soprattutto nel mercato Nazionale conquistato da produttori esteri, e come seconda ipotesi i mercati esteri.

Nel nostro Paese il settore più sofferto oltre la Politica è rappresentato dall’Energia, dominato dalle Lobby di Stato, Regioni, Province e Comuni con tariffe, accise e diavolerie varie che moltiplicano i costi, frenando qualsiasi soluzione di cambiamento per renderci più concorrenziali.

Assolombarda, come Associazione di oltre cinquemila Ditte, rappresenta un Impero di Imprenditori e Produttori da convergere nello sviluppo di soluzioni di fattibilità industriale innovativa, tenendo presente il freno creato dalla Politica attuale, che in mancanza di cambiamenti, sfiancherebbe qualsiasi azione predestinata alla ripresa, destinando le Imprese Italiane all’espatrio o alla chiusura.

Personalmente, ho avuto il piacere di servire importanti gruppi Internazionali in qualità di Progettista Brainstorming in diverse tecnologie produttive, che mi hanno arricchito di esperienze aggiuntive con mansioni manageriali nei cinque continenti, dandomi la possibilità di realizzare progetti futuristici attualmente disponibili, fra i quali una nuova scoperta nel campo dell’Energia Primaria, la quale potrebbe dare quella spinta iniziale necessaria al Paese.

1)      PROGETTO NUMERO UNO: –
La presente soluzione proposta relativa allo sfruttamento di una nuova scoperta per la produzione di Energia Elettrica, caratterizzata dall’impiego di una nuova fonte di Energia Primaria, disponibile gratuitamente in natura, economicamente e tecnicamente molto più vantaggiosa fra tutti i sistemi attuali, disponibile in continuità giorno e notte, oltre ad essere completamente anti-inquinante.

Il progetto è caratterizzato dalla costruzione di Motori Industriali medi e grandi, funzionanti con la nuova Energia Naturale in modo assai più conveniente, abbinati a Generatori di Energia Elettrica di Potenza, in sostituzione degli Impianti tradizionali, compresi quelli alternativi rappresentati da Aerogeneratori e Fotovoltaici di scarsa efficienza, riducendo considerevolmente l’inquinamento atmosferico ai danni della salute e dell’ambiente, oltre a promuovere migliaia di nuovi posti di lavoro in modo continuo, ed alleggerire il peso Economico Sanitario che per conseguenza dell’Inquinamento prodotto dai sistemi tradizionali, grava sull’Ente Nazionale Malattie e Patologie fondamentali dell’organismo, provocate dall’inquinamento atmosferico e alimentare.

Il presente progetto prevede un risparmio del 90% sui costi dell’energia elettrica sul posto di consumo, dove la differenza potrebbe essere destinata ad abbattere i costi produttivi per un maggiore respiro Industriale, o allo sviluppo di altri progetti destinati a promuovere lavoro continuativo per migliaia di addetti, riducendo il peso non indifferente della disoccupazione che grava ulteriormente sulla Comunità.

2)      PROGETTO NUMERO DUE: -
                 Il presente progetto è caratterizzato dalla Fabbricazione di Moto-Generatori Elettrici Standard di potenza: piccoli e medi a turbina, compatti e silenziosi, funzionanti a GPL o a Idrogeno a giri costanti con limitati accumulatori di supporto e Motori Elettrici applicati ai differenziali anteriori o posteriori di qualsiasi mezzo di trasporto, aventi lo scopo di ridurre considerevolmente l’inquinamento, i costi di esercizio, produrre occupazione e risanare le entrate Tributarie dello Stato.

3)        PROGETTO NUMERO TRE: -
Il presente progetto abbraccia il settore della Nautica da Diporto sia Motorizzato che a Vela, il quale fa a pugni in un mercato internazionale quasi saturo in condivisione con una quantità di concorrenti internazionali con prodotti similari a condizioni più vantaggiose, in conseguenza dei costi del lavoro meno gravosi.
Segue su pagina 3………………….
In questo settore vi sono infinite disponibilità innovative che permetterebbero di guadagnarci accresciuti spazi commerciali a livello mondiale, usando nuove tecniche di avanguardia nella sicurezza degli scafi con disegni innovativi, resistenti alle condizioni più impervie del mare a costi molto più concorrenziali nelle diverse classifiche: -
·       Navi da Diporto con scafo superiore ai 24 metri.
·       Imbarcazioni da diporto con scafo compreso fra i 10 e i 24 metri.
·       Natanti da diporto con scafi pari o superiore ai 10 metri.
(Tutti provvisti con doppia motorizzazione sia a combustibile sia a Vento senza Vele).

4)      PROGETTO NUMERO QUATTRO: -
Il Settore Aeronautico in grande espansione a livello internazionale nella classifica Militare come in quella privata. Il presente progetto è caratterizzato dalla costruzione di Elicotteri di nuova concezione con maggiore sicurezza per usi militari o Privati senza pale rotanti e motorizzazioni silenziose.

Restando a Vostra disposizione, qual’ora i Progetti sopra elencati fossero di interesse di sviluppo per la ripresa del Paese.

Cordialmente,

Anthony Ceresa – Milano Italia –

FINE TRASMISSIONE.


martedì 21 gennaio 2014

USA. Federal Reserve - Occupazione dei posti di comando da parte di chi comanda


Taci il nemico ascolta 

Usa: ex governatore banca d'Israele sarà nuovo vice-presidente Federal Reserve. L'ex governatore della banca d'Israele Stanley Fischer viene indicato con tutta probabilità il prossimo vice-presidente della Federal Reserve americana. L'attuale presidente della Fed, Ben Bernanke, dovrebbe lasciare il posto il prossimo 31 gennaio cedendo la poltrona al suo attuale vice Janet Yellen. Come nuovo vice-presidente la Casabianca sarebbe pronta ad affidare l'incarico a Stanley, l'israeliano che come vice-presidente Fed avrà ampi poteri nella determinazione delle politiche economiche e finanziarie statunitensi. Fischer e' stato governatore della Banca d'Israele dal 2005 al 2013. Secondo il secondo canale della tv israeliana che lo dà come favorito per l'incarico, e' stato anche professore dell'italiano Mario Draghi all'università americana MIT. Fischer è stato vice-presidente della banca mondiale dal 1988 al 1990 e consulente del Fondo Monetario Internazionale. 



MA CHI E’ STANLEY FISHER?? Dopo aver lasciato l'FMI, ha lavorato come Vice Presidente di Citigroup; E’ stato membro del GRUPPO DEI TRENTA; E 'membro del Gruppo Bilderberg e partecipato alla conferenza Bilderberg svizzero 2011 a St. Moritz in Svizzera. [http://en.wikipedia.org/wiki/Stanley_Fischer] Collabora con il Council On Foreign Relations: http://www.cfr.org/economics/stanley-fischer-former-bank-israel-governor-former-imf-world-bank-official-joins-cfr-distinguished-fellow/p31332 Ha collaborato per la Commissione Trilaterale [www.trilateral.org/download/file/Fischer.pdf ]; Membro del Peterson Institute for International Economics. L’allora Primo Ministro MARIO-netta Monti, nel suo TOUR di genuflessioni, fece tappa alla corte di Stanley in Israele: https://www.facebook.com/photo.php?fbid=531413673548836&set=a.520445097979027.111271.520400687983468&type=3&theater Ma se Stanley diventerà Vice-Presidente, chi sarà il numero UNO della FEDERAL RESERVE?? Janet Yellen, di origini ebraiche, moglie di George Akerlof (di origini ebraiche). Se verranno rispettate le previsioni la Yellen prenderà il posto di Ben Bernanke [ di origini ebraichehttps://www.facebook.com/photo.php?fbid=552168941473309&set=a.520445097979027.111271.520400687983468&type=3&theater ] che a sua volta prese il posto di Alan Greespan [ di origini ebraiche https://www.facebook.com/photo.php?fbid=547871368569733&set=a.520445097979027.111271.520400687983468&type=3&theater ]. Non è una novità che tutti i Presidenti della Federal Reserve siano stati ebrei (tranne Thomas B. McCabe me lui è l’eccezione che conferma la regola), guarda qui: http://www.youtube.com/watch?v=k_vAcoSwlFQ [Anche lei GRUPPO DEI TRENTA, BILDERBERG ecc., ecc…

OCCHIO, non dirlo a nessuno altrimenti diventi un RAZZISTA

lunedì 20 gennaio 2014

Giù le mani dalla Banca d'Italia. LCI lancia una petizione a Napolitano e Letta




Martedì 21 gennaio 2014 la camera dovrebbe discutere la conversione in legge del decreto 133/2013 che fa un enorme regalo alle banche a spese di tutti gli italiani

Lista civica italiana chiede a tutti gli italiani di mobilitarsi per evitare la conversione in legge del decreto n.133 del 30 novembre che è già stato approvato dal Senato e che martedì 21 gennaio va in discussione alla Camera. Si tratta dell' “Atto Camera: 1941- Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 30 novembre 2013, n. 133, recante disposizioni urgenti concernenti l'IMU, l'alienazione di immobili pubblici e la Banca d'Italia" (approvato dal Senato). Illustri economisti e esperti di diritto, oltre che la BCE, sono già intervenuti per segnalare la necessità di rivedere radicalmente e con più calma il contenuto del provvedimento.

A questo scopo Lista civica italiana invita i cittadini a scrivere al Presidente della Repubblica affinché non promulghi la legge e al Presidente del Consiglio affinché stralci dal decreto almeno la parte relativa alla Banca d'Italia. Il link al sito della petizione é:
http://www.change.org/it/petizioni/presidente-della-repubblica-napolitano-presidente-del-consiglio-letta-camera-dei-deputati-presidente-non-firmi-la-conversione-in-legge-del-decreto-133-2013-presidente-letta-stralci-dal-decreto-la-parte-relativa-alla-banca-d-italia?utm_source=guides&utm_medium=email&utm_campaign=petition_created

Innanzi tutto Lista civica italiana ritiene incostituzionale che il Governo, che ai sensi dell'art. 77 della Costituzione può decretare d'urgenza solo in casi eccezionali, “infili” in questo decreto sull' IMU anche il tema della Banca d'Italia e dell'alienazione degli immobili. Quale è l'urgenza? La sensazione è che si voglia fare l'ennesimo regalo alle banche senza affrontare invece l'urgente necessità di tornare alla “saggia” divisione tra banche commerciali e banche d'investimento.

Le banche private hanno infatti acquisito al proprio patrimonio quote di Banca d'Italia per le quali non hanno mai sostenuto alcun esborso e, oggi, grazie al decreto n. 133 la Banca d'Italia acquisterà da loro la parte eccedente il 3% del capitale ad un prezzo altissimo, frutto della rivalutazione del capitale.

Il PD e Renzi che si propongono come un partito dalla parte dei cittadini devono spiegare agli italiani dove sta il bene comune in questo provvedimento.
Lo stesso interesse della finanza pubblica si può perseguire molto meglio con una pubblicizzazione di Banca d’Italia, con una devoluzione di una maggiore quota degli utili da signoraggio alloStato rispetto a quanto hanno deciso le banche private azioniste in questi anni, coerentemente con quanto avviene negli altri Paesi, e non attraverso la rivalutazione della quota delle banche private azioniste che restano proprietarie. Men che mai trasformando un istituto di diritto pubblico che gestisce un bene pubblico come i proventi del signoraggio in un istituto solo nominalmente pubblico, ma nelle mani di aziende private.

Lista civica italiana ritiene che si debba procedere con grande cautela quando si tocca la Banca d'Italia, istituzione che detiene il patrimonio di tutti – ribadiamo “di tutti” - i cittadini italiani. Parte del patrimonio aureo della Banca d'Italia nasce infatti dai tempi del fascismo in cui le famiglie italiane si privarono dell'oro per cederlo allo Stato o è il risultato dei proventi di quando la banca batteva moneta e dell'attività monetaria che oggi ancora esercita nell'ambito dell'Eurosistema per conto della collettività dei cittadini e ne reinveste gli utili. Purtroppo, dopo la privatizzazione del 1990 le banche (di diritto pubblico) che detenevano legalmente le quote di Banca d'Italia sono diventate “private” e ciò oltre a generare una situazione di illegalità è fonte di un forte conflitto di interessi perché nel consiglio d'amministrazione della Banca d'Italia, che decide la destinazione degli utili agli azionisti, siedono appunto gli azionisti stessi...

E' ora di sanare questa anomalia italiana. Fermiamo il decreto-legge!


Note:L'art 77, comma due della Costituzione recita:
Quando, in casi straordinari di necessità e di urgenza, il Governo adotta, sotto la sua responsabilità, provvedimenti provvisori con forza di legge, deve il giorno stesso presentarli per la conversione alle Camere che, anche se sciolte, sono appositamente convocate e si riuniscono entro cinque giorni.

domenica 19 gennaio 2014

"Le mie esperienze spirituali..." di Marco Bracci



A parte tutte le idee e ragionamenti che possiamo fare, da bravi uomini (altrimenti non saremmo uomini), io parto da un presupposto che molti contesteranno: io credo in Dio.
Credere in Dio per me significa credere nella sacralità della Natura, dell’Uomo, dell’Universo..... perché Dio è, appunto, tutto questo, non un qualcosa o qualcuno seduto su un trono chissà dove e intento solo a mandar disgrazie o punizioni a questo o a quello o su questo o quel pianeta.

Quale Dio? Essendo nato in una nazione cattolica, ho fatto tutta la trafila dei sacramenti (mal ne colga a chi me li ha imposti, non dico ai miei ignari genitori, ma ai preti che sanno e non dicono) e dai quali ho comunque chiesto ufficialmente di cancellarmi, scoprendo che i i tanto caritatevoli preti, con la vocina così suadente, non mi hanno annullato i sacramenti., ma solo apposto una postilla a fianco del mio nome, nei registri, che io li ho rifiutati. Se fossi stato avvisato prima, avrei strappato le pagine quando me le hanno fatte vedere e invece son rimasto imbambolato.

Ma torniamo all’argomento. All’arrivo della fatidica maggiore età, ho pensato bene di non accontentarmi più dei bla bla bla da catechismo, delle messe e di tutto l’apparato ecclesiastico, con gli sgarri alle leggi dai preti in primis, che venivano spostati dalla mia diocesi ad un altra, causa eccessivi adulteri (spero non anche per pedofilia) e sono diventato, per così dire, ateo.

Ma il tarlo rodeva, perché non riuscivo ad accettare che fossimo nati per caso; il concetto di “caso” non mi convinceva, nonostante i filosofi greci.

Così ho trovato un giorno (molti giorni e anni dopo) un volantino che parlava di Cristianesimo e Reincarnazione, che nel frattempo era diventato un concetto che mi stava facendo riflettere molto.

Andai ad ascoltare e mi convinsi. Le parole udite erano quelle che cercavo da anni senza saperlo e mi vennero in mente le parole sentite alle messe “le mie pecore mi riconosceranno” e mi convinsi che quella era la mia strada e dopo 25 anni tuttora lo è. Sentire la voce del Padre o del Cristo (anche se tradotte in simultanea) è un’esperienza che non si dimentica e che ti entra nel cuore. Sentire l’autorevolezza e l’energia che scaturisce da esse, sentire che chi parla (il profeta) non ha mai un colpo di tosse, mai un’esitazione, mai un “allora..., un dunque..., un cioè...” che interrompe il discorso, e se ne comincia un altro poi riprende da dove si era fermato con una continuità e fluidità “non umane”, mi fa credere e scrivere che questa è la vera e unica via.

Che tutte le altre sono delle “menar il can per l’aia” che portano solo ad annientarsi o a esaltare il proprio ego, il contrario del vero scopo delle nostre vite, che noi viviamo una dietro l’altra finché non l’avremo annientato, l’ego. Una via pratica, semplice, senza arzigogoli e giri di parole che si prestano solo a fraintendimenti; tutto è chiaro e limpido e semplice e, se sei pronto, lo accetti, senza mezzi termini. Anche se poi le persone fanno errori ed io stesso ne faccio, ma so perché ed eventualmente come fare a rimediare, se lo voglio.

Una delle regole che il Cristo ripete spesso è: “dovresti realizzare ciò che preghi” e allora penso a tutti quelli che vanno alle manifestazioni per la pace, per gli animali, ecc. e poi litigano col vicino o con chi è di un partito diverso, o si mettono nel piatto tutti i giorni carne di manzo o pesce ecc. perché non gli sfiora minimamente la mente che quello sia un animale, essendo degni di tale titolo solo il loro cane o il loro gatto.

Ma capisco che ognuno ha la sua strada e non puoi convincere che un certo colore è rosso e un altro verde se hai a che fare con un daltonico. E d’altra parte ci fu chi rinnegò Gesù pur avendolo conosciuto di persona, figuriamoci quando ne senti solo parlare e addirittura c’è chi dice che non è mai esistito. Siamo uomini, io per primo, ma su una cosa non ho dubbi: questa è la via. Spetta a me, e solo a me, seguirla come dovrei, e nessun altro può farlo al posto mio.
E’ detto: “se viaggi nella carreggiata di sinistra della strada, non è colpa degli altri se ti vengono addosso”. I preti e simili ci insegnano a credere che sia invece colpa degli altri, di Dio addirittura, se finiamo in ospedale e questa è la loro grande furbizia. Se poi si aggiungono le varie paure inculcate, tipo quella della dannazione eterna, e si creano dei diversivi come i partiti (tutti uguali dentro anche se si scannano fuori) il gioco è fatto.

A chi crederà che sono un esaltato, non gliene voglio, ma mi auguro che le mie parole possano servire di riflessione a chi è pronto, senza aver paura di rinnegare ciò in cui ha creduto per anni e decenni. L’Amore non misura il tempo ed accoglie ogni figliuol prodigo che ritorna, a braccia aperte.

Marco Bracci

venerdì 17 gennaio 2014

Ghouta (Siria) - Anche il MIT svergogna Obama ed espone le sue bugie..

Un nuovo rapporto del Massachussetts Institute of Technology contraddice nei dettagli l’amministrazione Obama la quale aveva accusato Assad dell’attacco chimico avvenuto a Ghouta, il 21 agosto 2013. A settembre si era arrivati a un passo dai bombardamenti sulla Siria e per questo lo studio Mit si intitola significativamente Le possibili implicazioni degli errori dell’intelligence statunitense riguardo all’attacco al gas nervino del 21 agosto 2013.
Richard Lloyd (ex ispettore Onu sugli armamenti) e Theodore Postol hanno stimato che la gittata del missile rudimentale trovato dagli ispettori Onu non poteva essere superiore ai due chilometri, e che dunque, sulla base della mappa delle forze in campo presentata dalla stessa Casa bianca il 30 agosto, il punto di lancio si doveva per forza trovare nelle aree controllate dai «ribelli».
Contraddizioni e contraffazioni erano del resto subito emerse dalle centinaia di video scioccanti postati dagli anti-Assad che controllavano l’area. Perfino il numero delle vittime è stranamente rimasto un mistero – le stime vanno da 300 a 1.400, il «dato» degli Usa, stimato sulla base dei corpi apparsi nei video.
Come mai non è andata come con la provetta di Powell che scatenò l’inferno in Iraq nel 2003? Il giornalista investigativo Seymour Hersh ha analizzato il caso sulla London Review of Books , citando fonti militari e dei servizi – tenute ovviamente anonime. Da mesi l’intelligence aveva avvertito la Casa bianca che «anche i ribelli potevano avere e usare il gas sarin». Ma Obama e i suoi «senza portare nessuna prova hanno cercato di vendere un bel sacco di bugie». Hanno cambiato linea quando è stato evidente che un’azione militare era sgradita ai più e le contraddizioni sarebbero state usate dagli avversari politici.
Mesi fa l’analista Sharmine Narwani ha studiato il rapporto degli ispettori Onu da Ghouta: «Alla fine non ci dice nulla su che cosa sia successo a Ghouta, né su come o su chi». Gli esperti militari che abbiamo consultato notano discrepanze fra le analisi dell’ambiente – niente tracce di sarin a Muadamya ad esempio – e quelle sulle munizioni e sulle persone esaminate – positive al sarin, forse portate lì da altri luoghi, dai ribelli che controllano l’area?». Del resto ammettevano gli ispettori stessi che tutta l’ispezione era avvenuta – cinque giorni dopo il fatto – sotto il controllo dei ribelli e con possibili manipolazioni dei reperti e dei luoghi. Un funzionario dell’Onu, anonimo, puntava il dito sull’intelligence saudita, «ma nessuno osa dirlo». Lo ha detto anche, a suo tempo, il sito di opposizione Syriatruth (e anche Sibialiria).
Di recente il New York Times ha di fatto smentito – a pagina 8 e in poche righe – la propria famosa «analisi del vettore» fatta in settembre insieme a Human Rights Watch, analisi a suo tempo così utile a Obama e agli altri interventisti che, come dice Hersh, non avevano davvero altro per le mani). Sarà interessante sentire come si giustifica l’organizzazione umanitaria… Quando ci risponderanno, riferiremo.
Marinella Correggia

giovedì 16 gennaio 2014

Roma, 9 febbraio 2014 - Corsa del ricordo




Non è difficile imbattersi in polemiche, in Italia, quando si devono fare i conti con la Storia, e questo avviene anche quando si tratta di ricordare eventi drammatici come la tragedia delle Foibe e l'esodo delle popolazioni Giuliano-Dalmate. Invece di unire, questi eventi continuano, dopo decenni, a dividere. Fino a non troppi anni fa, l'argomento era, persino tabù sui libri di storia, pochi, pochissimi conoscevano i fatti che hanno insanguinato, martoriato, fino a dover subire l'umiliazione di un esodo, gli Italiani che abitavano quelle terre. 

Infine è stato istituito un Giorno del Ricordo per commemorare quei fatti tragici, e precisamente il 10 febbraio (Legge 30 marzo 2004, n. 92), passi da gigante in nome della veridicità della storia, ma piccoli passi se si pensa che ancora oggi, quello stesso ricordo continua a dividere gli italiani. L' idea di associare quella giornata ad un evento sportivo nasce proprio dall'esigenza e dalla volontà di vivere quella giornata come un momento di unione. 

Per questo domenica 9 febbraio 2014, l'ASI Roma organizzerà una gara podistica, in un quartiere simbolo di Roma, Capitale di tutti gli Italiani, il quartiere Giuliano-Dalmata. La gara podistica, già inserita nel calendario FIDAL, si svolgerà su un percorso di 2,5 km da percorrere due volte, per la non competitiva da percorrere una sola volta, parte delle quote di iscrizione verrà data in beneficenza alle associazioni di esuli. Vi aspettiamo quindi numerosi per vivere un giorno all'insegna dello sport e del Ricordo!

ASI - Provincia di Roma